EVENTI I Piceni, gli antichi abitanti della zona che dalle attuali Marche si estende fino a circa metà Abruzzo erano ottimi produttori e degustatori di vini: lo testimoniano i corredi funebri ritrovati nel Picenum, in cui sono stati ritrovati ciotole, olle biconiche e piccoli bicchieri, testimonianza della diffusione della vite e del commercio del vino già nel IV secolo a. C.. Nella "Naturalis Historia", Plinio il Vecchio, parla del vino prodotto dagli Umbro-Sabini come "vino di grande qualità", rivelando come fosse conosciuto anche Oltralpe. Inoltre pare che i Piceni offrissero gustose libagioni con vino a Cupra, dea della fertilità e protettrice della Natura, a cui, nella omonima cittadina delle Marche, sorgeva il tempio dedicatole dagli Etruschi. Questo amore unito a sacro rispetto per il vino deve essere rimasto nel DNA delle genti marchigiane, se è vero che a Ortezzano, un piccolo comune di neppure mille anime, già da quattordici anni si tiene una festa che richiama un numero sempre maggiore di persone, per festeggiare i riti ed i miti di quel Dio che non a caso nell’Italia antica si chiamava anche Libero. Antiche usanze, strumenti enoici, giocolieri, musiche, danze, specialità gastronomiche locali e, naturalmente vino, il tutto mescolato in un gioioso spettacolo che, partendo dalla piazza principale, coinvolge tutto il paese. Una gioiosa rievocazione delle antiche usanze enoiche ed una scuola di buon gusto e di sana amore ai piaceri della vita uniti però al richiamo alla responsabilità, sia perché dal piacere non nasca un dolore, sia perché la dignità del vino e dello sforzo di chi l’ha prodotto non meritano di essere umiliati, trattandoli come volgari prodotti “da sballo”. Ecco il programma: Venerdì 14 settembre Sabato 15 settembre Domenica 16 settembre Informazioni:
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