EVENTI

Le Giornate Olivicole di Lucinasco
Un incontro nel cuore dell’entroterra ligure sugli oli DOP italiani e sull’olio DOP Riviera Ligure Dal 21 al 23 giugno.

Da Lucinasco, all’inizio degli anni novanta, era partita l’idea che aveva posto le basi per la proposta di legge che tutelasse l’origine dei prodotti e nel 2007 è proprio il Consorzio per la Tutela dell’Olio Extra Vergine di Oliva D.O.P. Riviera Ligure ad organizzare l’importante evento che il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha eletto di livello nazionale, perché organizzato direttamente con il contributo ministeriale.
Da giovedì 21 giugno prenderanno avvio Le Giornate Olivicole di Lucinasco, evento giunto alla ventesima edizione. Il programma prevede una prima sessione di lavori presso la Sala Varaldo della Camera di Commercio di Imperia dedicata ai soci della FEDERD.O.P Olio.
Venerdì 22 alle ore 9.30 si inizieranno i lavori presso il complesso della chiesa di Santo Stefano a Lucinasco. Si tratterà di un workshop a livello nazionale dal titolo: “Gli oli DOP italiani: dalla tutela alla valorizzazione. Esperienze e prospettive”. La giornata di venerdì sarà caratterizzata dalla presenza di numerose personalità di fama nazionale nel campo della DOP . Moderatore della giornata sarà Michele Bungaro, giornalista ed esperto di prodotti enogastronomici.

Durante la giornata ci sarà un’esposizione di oli DOP italiani e della produzione Riviera Ligure, dalle 12.00 alle 13.00 si terranno delle degustazioni guidate a cura di Fabrizio Vignolini, direttore O.N.A.O.O. –Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio d’Oliva.

Sabato 23 giugno i lavori de “Le Giornate Olvicole di Lucinasco” continueranno con il convegno “Territorio e prodotto: quali strategie per lo sviluppo dell’olio DOP Riviera Ligure?”.
L’appuntamento di sabato avrà un taglio decisamente improntato sulla situazione dell’Olio DOP Ligure ed a questo momento di riflessione e dibattito interverranno le massime professionalità presenti sul territorio.

Durante la giornata ci sarà un’esposizione di oli DOP italiani e della produzione Riviera Ligure e le degustazioni guidate saranno svolte dall’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio d’Oliva e dall’Organizzazione Assaggiatori Liguri.

Gli obiettivi della 20ª edizione de Le Giornate Olivicole di Lucinasco sono rappresentati da una serie di elementi che il Consorzio per la Tutela dell’Olio Extra Vergine di Oliva D.O.P. Riviera Ligure si era prefissato:

1. riuscire a riunire gli addetti ai lavori, sia della filiera produttiva che delle istituzioni per cercare di discutere sulle esperienze e prospettive degli oli DOP a livello nazionale e regionale;
2. porre le basi per un confronto continuo e costruttivo a livello nazionale, per delineare un preciso piano di azione frutto di una condivisione dell’analisi e delle strategie da adottare per lo sviluppo degli oli DOP;
3. cercare di riflettere sulle potenzialità di sviluppo della filiera dell’olio DOP Riviera Ligure e sull’importanza di questo settore per l’intera regione.

Durante le Giornate Olivicole di Lucinasco emergeranno nuove tematiche e nuovi dati, a questo proposito invitiamo gli addetti ai lavori a partecipare.

Segreteria organizzativa:
tel. 019 6898607 fax 019 5293112 info@oatour.net
www.consorziodoprivieraligure.it

Notizie generali sugli Oli DOP Italiani

I consumatori e gli Oli DOP Italiani

Da un recente rapporto nazionale presentato al Sol di Verona (Salone dell’Olio Extravergine di oliva di qualità) da Unaprol –Consorzio Olivicolo italiano che ha il sostegno del Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) inerente gli oli a denominazione di origine protetta (DOP) - è emerso che sono sempre più numerosi i buongustai che richiedono al ristorante gli oli più indicati per le diverse pietanze (più leggero, più fruttato piuttosto che più delicato, ecc) e che in casa utilizzano oli DOP per condire e oli extravergine d’oliva convenzionale per cucinare, abbandonando del tutto gli oli di semi, ecc.
Lo studio focalizza i risultati di un product test svolto su un campione di 150 famiglie e 100 ristoranti ai quali è stato proposto l’utilizzo di 6 oli DOP e IGT con forti connotazioni di tipicità: DOP Riviera Ligure, Umbria, Sabina, Terra di Bari, Valli Trapanesi e IGP Toscano.
Le città interessate dai focus sono state: Milano, Roma, Torino, Padova, Verona e Modena. Dal rapporto è emerso che il 60% delle famiglie conosce la sigla DOP, ma solo il 4% conosce pienamente il valore aggiunto di una DOP in termini di rispetto di un disciplinare di produzione, legame con un territorio specifico, certificazione e controllo dell’intera filiera produttiva.

Anche i test effettuati presso i ristoratori hanno dato risultati soddisfacenti: il 67% dei ristoratori si dichiara propenso ad acquistare gli Oli DOP provati durante i product test. Inoltre il 40% dei ristoratori intervistati hanno dichiarato che frequenterebbero volentieri corsi di educazione al gusto degli oli extravergine di oliva DOP per soddisfare i clienti sempre più esigenti.
Questi risultati ottimistici spingono gli addetti ai lavori a lavorare in modo ancora più entusiastico, visto che le previsioni del 2008 portano a pensare che i volumi di vendita degli Oli DOP supereranno gli 8 milioni di litri. Sono da sottolineare le richieste provenienti dall’estero che contribuiranno ad aumentare i volumi di vendita degli oli di qualità italiani.

Cosa significa la sigla DOP?

DOP = D come denominazione, O come Origine e P come protetta, quindi denominazione di origine protetta.
È un marchio riconosciuto dall’Unione Europea a tutti i prodotti il cui processo di produzione, compreso l’approvigionamento della materia prima, avviene in una determinata e delimitata area geografica. Il prodotto con marchio DOP rappresenta un prodotto unico, in quanto legato indissolubilmente con il suo territorio, le sue tradizioni e la sua storia.

Il legame tra prodotto e territorio viene sancito da un “disciplinare di produzione”, che i produttori devono osservare. Si calcola che ci siano oltre 350 varietà di olive catalogate in Italia, dalle quali si ricavano oli unici e dalle caratteristiche che riconducono alla zona di produzione.

Elementi per l’attribuzione di una DOP
Clima, caratteristiche ambientali, tecniche di produzione tramandate nel tempo, l’artigianalità, i mille sapori dell’olio extravergine d’oliva garantiti attraverso le mille cultivar o varietà delle olive, prodotte in quella determinata zona o sotto zona delimitata nel disciplinare di produzione.

Se in un prodotto compaiono tutti gli elementi sopraccitati allora possiamo parlare di un prodotto DOP.

Le DOP degli Oli Italiani sono 38, le IGP 1 (si veda l’elenco in allegato) e 16 sono le denominazioni di origine all’esame della Commissione UE e del MIPAAF.

Come si fa a riconoscere il marchio DOP su di un prodotto?
Il consumatore potrà all’atto della scelta di un prodotto privilegiare le produzioni sulle quali è presente il marchio, molto facile da identificare: si presenta come un bollino rotondo con una stella blu e gialla nella quale 12 stelle fanno da cornice ad un paesaggio collinare.
La scritta “denominazione di origine protetta” è blu in campo giallo.

Che cos’è il marchio IGP?
Significa “Indicazione di origine protetta”, si differenzia dalla DOP semplicemente per il fatto che nelle IGP almeno una fase del processo di ottenimento del prodotto riguardi la zona di denominazione.
Il marchio dell’Unione Europea è simile a quello della DOP, cambia la descrizione in blu che, naturalmente, riporta la dicitura Indicazione di Origine Protetta.

L’Olio DOP in Liguria

La DOP in Liguria
In Liguria esistono tre menzioni geografiche dell’olio extravergine d’oliva: Riviera dei Fiori, Riviera del Ponente Savonese e Riviera di Levante.

Dal 1997, anno in cui a livello comunitario è stato registrato il disciplinare di produzione della DOP Riviera Ligure, un olio extravergine non può più precisare la sua identità ligure senza sottoporsi alle norme del disciplinare e del piano di controllo del Riviera Ligure e senza contenere in etichetta il marchio comunitario DOP e aver applicato in bottiglia il contrassegno numerato rilasciato dal Consorzio di Tutela.

Il Riviera Ligure con la sua registrazione avvenuta con il Reg. CE n.123 del 1997 è stato il primo marchio in Italia a ricoprire un'intera regione.

L’olio attualmente certificato DOP Riviera Ligure proveniente dalla campagna 2006/2007*
è pari a 3292,97 quintali così suddivisi:
Riviera dei Fiori: 3157,24 quintali (più del 95% della DOP Riviera Ligure)
Riviera del Ponente Savonese: 11,85 quintali
Riviera di Levante (GE): 29,58 quintali
Riviera di Levante (SP): 94,3 quintali
*Dati forniti dalle Camere di Commercio Liguri.

Nel Riviera Ligure tutto il processo viene controllato dall’ente di certificazione partendo dalla verifica dei legami con il territorio di ogni azienda della filiera (azienda agricola, frantoio e azienda confezionatrice) per finire all’esame dei parametri chimici ed all’analisi delle caratteristiche organolettiche.

Le quattro Camere di Commercio liguri attestano l’origine del prodotto, garantendone la rintracciabilità che riguarda tutta la filiera di produzione, dall’olivicoltore fino al confezionatore, comprendendo il passaggio intermedio della molitura.
Ogni movimento di olive e olio, registrato su apposita modulistica, viene monitorato, controllato ed archiviato per costruire il percorso del prodotto dal campo alla tavola.

Il Consorzio si è costituito nel 2001 con lo scopo di tutelare e promuovere l’olio a denominazione di origine protetta Riviera Ligure.


GLI OLI ITALIANI: 38 DOP E 1 IGP


N° Regione Denominazione Tipo
1 Liguria Riviera Ligure DOP
2 Lombardia Laghi Lombardi DOP
3 Trentino A.A., Veneto, Lombardia Garda: Trentino, Orientale, Bresciano DOP
4 Veneto Veneto DOP
5 Friuli Venezia Giulia Tergeste DOP
6 Emilia Romagna Brisighella DOP
7 Toscana Colline di Romagna DOP
8 Toscana Chianti Classico DOP
9 Toscana Lucca DOP
10 Toscana Terre di Siena DOP
11 Toscana Toscano IGP
12 Marche Cartoceto DOP
13 Umbria Umbria DOP
14 Lazio Canino DOP
15 Lazio Sabina DOP
16 Lazio Tuscia DOP
17 Abruzzo Aprutino Pescarese DOP
18 Abruzzo Colline teatine DOP
19 Abruzzo Pretuziano delle colline Ternane DOP
20 Molise Molise DOP
21 Campania Cilento DOP
22 Campania Colline Salernitane DOP
23 Campania Irpino-Colline dell’Ufita DOP
24 Campania Penisola Sorrentina DOP
25 Puglia Collina di Brindisi DOP
26 Puglia Terra di Bari DOP
27 Puglia Terra d’Otranto DOP
28 Puglia Terre Tarantine DOP
29 Puglia Dauno DOP
30 Calabria Alto Crotonese DOP
31 Calabria Bruzio DOP
32 Calabria Lametia DOP
33 Sicilia Monte Etna DOP
34 Sicilia Monti Iblei DOP
35 Sicilia Val di Mazzara DOP
36 Sicilia Val Demone DOP
37 Sicilia Valle del Belice DOP
38 Sicilia Valli Trapanesi DOP
39 Sardegna Sardegna DOP