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La Lombardia al Vinitaly 2006

Nella sede della Regione Lombardia si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione dei vini di Lombardia alla conquista di Vinitaly: punto di riferimento del settore vinicolo da quarant’anni.
Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia ha aperto i lavori esprimendo il compiacimento per l’iniziativa che porta al Palaexpo della Fiera di Verona 1,000 etichette di 150 aziende della Lombardia che, insieme all’AIS, all’ONAV, alla FISAR e all’ASA, daranno la possibilità di apprezzare le più prestigiose etichette di vini prodotti in una regione che conta 1500 aziende che lavorano una superficie vitata di 23400 ettari che ricade in zone DOC.
Ancora una volta, la tenacia e la lungimiranza tipiche del “ fare lombardo “, secondo Viviana Beccalossi, Vicepresidente e Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, hanno premiato il comparto vitivinicolo in una sinergia che ha consentito di aggregare interessi e punti di vista differenti per fare del “ sistema vino “ della Lombardia un colosso determinato e orientato all’eccellenza.. Un sistema che conta 15.000 addetti operanti nel settore che produce 80 milioni di bottiglie DOC per un fatturato di 700 milioni di euro all’anno con una produzione di 1300 ettolitri di vino all’anno nobilitati da 3 Docg, 15 Doc e 14 igt. Con una produzione di 12 milioni di bottiglie, la Lombardia si conferma come la regione italiana leader nel settore delle bollicine di qualità realizzate con il metodo classico.
Una ricchezza che va valorizzata, ma anche tutelata dalla concorrenza sleale dell’agro-pirateria -continua Viviana Beccalossi confermando l’identità di intenti con ASA, di cui è socia – dalle contraffazioni, o da qualche vino estero che trova complicità in quella sorta di lassismo burocratico a livello comunitario che non tutela né il lavoro delle nostre aziende , né l’eccellenza dei nostri prodotti, riconosciuta e confermata a livello internazionale. Il fenomeno dei vini italiani imitati , è stato quantificato nella grande distribuzione degli USA in 550 milioni di dollari pari al 17% dell’intero mercato del vino statunitense. Chi produce contraffazione – rafforza la Beccalossi scatenata – produce costi sociali e pericoli per l’intera collettività, non classificabili in un’ipotetica voce “ spese “ , ma da considerare a tutti gli effetti detrattori di stabilità al sistema economico e di sicurezza per gli utenti inconsapevoli , che corrono il rischio di venire a contatto con prodotti non controllati e realmente insicuri.
Altro che la favola di un metanolo che, dopo un decennio, qualche sprovveduto detrattore insiste nel ricordare senza considerare l’esiguità di un fenomeno circostanziato ad alcuni incapaci.
Per Piero Mossi, dell’Unioncamere di Lombardia , il Vinitaly si conferma,, per i produttori lombardi, come l’evento più importante dell’anno per la presentazione dei loro prodotti e sempre più come un evento catalizzatore di iniziative diverse per la promozione del territorio nel suo complesso e come momento di confronto e di riflessione sulle problematiche che investono l’intera filiera del vino.
A conferma dell’interesse che la Regione Lombardia riscuote al Vinitaly,è presente il Direttore Generale delle Fiere di Verona: Giovanni Mantovani che precisa che gli espositori della rassegna veronese sono 4.200 su una superficie netta di oltre 80mila metri quadrati. Ben 24mila operatori stranieri sono stati contattati tramite azioni di marketing diretto, in particolare nei settori della ristorazione e della distribuzione, portando, a 9 giorni dalla manifestazione, ad un aumento del 45% di professionisti preregistrati attraverso il sito, lasciando prevedere un incremento del dato generale dei visitatori attesi, che dovrebbe superare sensibilmente quello dello scorso anno.

Giovanni Staccotti
Delegato ASA per la Lombardia
ASA Associazione Stampa Agroalimentare stand D 11- Palaexpo-Regione Lombardia