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EVENTI
(30.5.2007 - 1.6.2007 Spalato) La cucina dalmata: ieri, oggi,
domani
La
Dalmazia, per la sua particolare posizione geografica è da sempre
un crocevia di culture, ognuna delle quali ha lasciato le sue tracce,
anche nei prodotti agricoli e nella cucina tradizionale locale.
Nel periodo di regime comunista, si è registrata una generale mortificazione
dei palati; ne sono testimoni i turisti stranieri che frequentavano le
splendide coste di quella parte dell’Adriatico: “Il mare della
Croazia è il più bello del Mediterraneo. Ma la cucina …”
Le razioni erano scarse, il servizio spesso approssimativo, le materie
prime, anche se ottime, trattate con indifferenza.
Per fortuna, oggi le cose sono molto cambiate (per esempio, vi sono precise
regole per le porzioni minime, e queste sono per lo più …
abbondanti), e cambieranno ulteriormente in futuro. Abbiamo potuto toccare
con mano e degustare delle realtà in continua crescita; la Croazia
in generale e la Dalmazia in particolare si stanno preparando per accogliere
i turisti con strutture sempre più accoglienti e con una cucina
mediterranea che ha diversi risvolti originali, con prodotti tipici della
regione.
Split, una città davvero speciale
Affascinante per le sue origini romane ancora oggi “vissute”:
la “villa” (o cittadella) di Diocleziano pullula di abitazioni
e di negozi.
Split,
o Spalato, è da tempo immemorabile un importante porto marittimo.
Da qui partono navi e traghetti per altre nazioni ma anche per numerose
delle oltre mille isole della Croazia. Di fronte al porto c’è
la stazione ferroviario e la stazione dei pullman: da qui si parte per
l’entroterra, in tutte le direzioni. Per molto tempo Split è
quindi stata considerata un posto di transito: obbligato, magari piacevole,
ma di soggiorni fugaci. Ciò sta cambiando; Split da tre anni si
sta attrezzando per attirare il turismo di classe. E’ notevole il
porto per yacht; sta crescendo il potenziale di alberghi di grande livello
(ci siamo trovati veramente bene al Park Hotel); si possono trovare dei
ristoranti con grandi chef (notevole “Nostromo”, affacciato
al mercato del pesce; serve, per l’appunto, una grande varietà
di ottimi piatti di pesce), e realtà assolutamente da scoprire,
anche dal turista straniero: le Konobe!
In passato, in Dalmazia, quasi ogni casa aveva una sua konoba, una cantina
nella quale si tenevano al fresco i gustosi prosciutti, una delle specialità
della zona, ed altre vivande. E vi si ritirava anche per consumare degli
spuntini.
Oggi le Konobe sono diventate una specie di trattoria rustica, solitamente
una cantina, ma spesso anche con veranda all’aperto. A partire dalle
10.30-11 del mattino per la “marenda”, poi ininterrottamente
fino a tarda sera, vi si possono consumare i piatti tipici della regione,
e la lista spesso comprende trenta o più specialità. Tutte
freschissime: il consumo è elevato e continuativo, il rapporto
prezzo-qualità ottimo.
Ci si siede a lunghe
tavolate di legno, magari su panche, e si sorseggia la “bevanda”,
un vino della zona talmente forte e di color rosso cupo che abitualmente
si mescola con altrettanta acqua. Se in luoghi fuori dalla Dalmazia si
incontrano delle konobe, queste sono comunque gestite da dalmati, con
l’impronta tipica e tradizionale.
Nelle konobe si gusta la vera cucina dalmata, a base di pesce, verdure
fresche (solitamente lessate, qualche volta farcite), zuppe, leguminose,
olio di oliva. Una autentica cucina mediterranea. Come stupirsi del fatto
che gli esperti le attribuiscono il maggior merito per la grande longevità
della popolazione?
Un segno della grande vitalità di Spalato: le numerose manifestazioni
che vi hanno luogo, durante quasi tutto l’anno. Tra queste spicca
DELICIJA, giunta quest’anno alla terza edizione. Due giorni nella
Piazza Prokurativa di ispirazione veneziana, con full immersion in molti
eventi in contemporanea:
Tanti stand che presentano, il più delle volte in italiano, inglese
e altre lingue europee, i vini croati, l’ottimo olio di oliva e
specialità gastronomiche ottenute con questo, pesce affumicato,
specialità a base di baccalà, pasta, prosciutti e salumi
di vario tipo, formaggi e molto altro ancora. In una serie di workshop
chef croati (e qualche straniero) preparano e spiegano i loro piatti:
un’esperienza emozionante anche per chi è già abituato
a manifestazioni ad alto livello. Tra presentazioni di prodotti, workshop,
inaugurazioni, premi nonché convegni e tavole rotonde di grande
interesse è veramente imbarazzante operare delle scelte, per non
parlare di mostre, premiazioni, spettacoli musicali, e una cornice naturale
d’incanto.
A tavola in Dalmazia
La cucina dalmata e
isolana segue la tendenza delle moderne norme alimentari. Cibi con leggera
cottura (di solito in acqua o alla brace), molto pesce, olio d´oliva,
verdura, piante selvatiche che si possono trovare sulla costa, ed è
questa la ragione per cui questa cucina si può considerare salutare.
Anche se ogni zona oggi prepara determinati cibi nella propria maniera,
la cucina dalmata rappresenta un mondo separato le cui caratteristiche
sono da tempo conosciute, come la cucina dell´isola di Hvar, Korcula,
Brac (vitalac, cibo preparato dalle interiora dell´agnello insaccato
nelle budella e cucinato sulle graticole), Vis (sarda alle graticole,
come ai tempi dei greci, e impasto con le sarde di Komiza e Vis, un piatto
simile alla nostra pizza). Il pesce fresco (dentice, branzino, orata,
cernia, sgombro, sarda) alla graticola, cotto o marinato; inoltre molluschi
(calamari, seppie, polipi), crostacei (scampi e aragoste) e frutti di
mare (cozze, ostriche e mitili) lessi o nei risotti. Per quanto riguarda
la carne, il prosciutto dalmata non ha rivali - la coscia di maiale pressata,
affumicata e asciugata alla bora (di Drnis) servito con formaggio stagionato
- in generale, di pecora - (famosi sono i formaggi di Pag e Dubrovnik),
le olive salate verdi e nere, capperi e aglio. L´agnello è
molto apprezzato, soprattutto lesso o arrosto a fiamma viva (franjevacka
begovica di Vis o il lopiz di Iz), ugualmente la carne di pecora seccata
(castrato e roastbeaf), il gulash alla dalmata (pasticciada) . Spesso
si mescolano verdure coltivate con quelle selvatiche, condite con olio
d´oliva e aceto di vino o servite con la carne (pasta, minestra
con carne macinata, arambasici - foglie di viti riempite). Nelle zone
con le sorgenti sono famosi i piatti con le rane, le anguille e granchi
di fiume (le valli della Neretva, Trilj, e il bacino di Cetinje). I tipici
dolci dalmati conquistano il cuore per la loro semplicità. I più
elementari ingredienti comprendono la frutta mediterranea, fichi secchi,
mandorle, miele e uova (rafioli, mandulat, smokvenjak, rozata) e l’olio
di oliva.
Vino e altre bevande
La Croazia ha il suo ampio campionario di vini altamente qualitativi (esistono
più di 700 tipi di vino con origine geografica protetta), inoltre
acquavite, succhi di frutta, birra e acque minerali. Al sud le persone
amano bere la bevanda (forte vino rosso ricco di sapore mescolato all´acqua
naturale), in nordoccidente il gemist (vino secco, aromatizzato, mescolato
con acqua minerale gassata). Il vino dalmata così come l´olio
di oliva e le olive sotto sale sono apprezzatio da tempi remoti. Oggi
sono conosciuti soprattutto Grg dell´isola di Korcula e Parc dell´isola
di Hvar. I vini prottetti comprendono il Dingac e il Posip della penisola
Peljesca, Babic di Primosten, Vugava e Pancic dell´isola di Hvar,
e Posip, Grk di Korcula, Marastina di Lastovo, Malvazija di Dubrovnik
ecc.
Gudrun Dalla Via
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