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Onu lancia anno della quinoa, 'super cibo' delle Ande
La quinoa può avere un ruolo importante nell'eliminazione di fame,
malnutrizione e povertà'. Lo ha detto il direttore generale
della Fao, Jose' Graziano da Silva, nel corso della cerimonia ufficiale
per il lancio dell'Anno Internazionale della Quinoia, che si è
svolta nella la sede dell'Onu. Tra i partecipanti ad alto livello alla
cerimonia, il segretario generale Onu Ban Ki-moon, il presidente boliviano
Evo Morales e la first lady del Perù, Nadine Heredia Alarcon de
Humala, che hanno celebrato quello che viene definito il 'super cibo'
delle Ande, prodotto simile ai cereali, altamente nutritivo, ricco di
proteine e micronutrienti. "Oggi siamo qui per arruolare un nuovo
alleato nella lotta contro fame e insicurezza alimentare, la quinoa",
ha spiegato Graziano da Silva, facendo riferimento all'adattabilità
e alle caratteristiche nutrizionali di questa eccezionale coltivazione.
La quinoa è la sola pianta alimentare che contiene tutti gli amminoacidi
essenziali, micronutrienti e vitamine, e che ha la capacità' di
adattarsi a climi e ambienti ecologici differenti. Resistente alla siccità,
può crescere in terreni poveri e con alto tasso di salinità,
e può essere coltivata a livello del mare sino ad un'altitudine
di quattromila metri, con escursioni di temperature da -8 a 38 gradi.
Di fronte alla sfida di aumentare la produzione di cibo di qualità
per una popolazione in continua crescita, in condizioni di cambiamento
climatico, la quinoa offre una fonte di cibo alternativa per quei paesi
che soffrono d'insicurezza alimentare. In Kenya e in Mali la sua coltivazione
sta mostrando alte rese, ha aggiunto il direttore generale della Fao,
e studi preliminari dell'agenzia Onu mostrano che la quinoa potrebbe essere
coltivata anche sull'Himalaya, nelle pianure del nord dell'India, nel
Sahel, nello Yemen e in altre regioni aride del mondo.
"Questo straordinario cereale è stato un punto di riferimento
culturale e un alimento base nella dieta di milioni di persone in tutte
le Ande per migliaia di anni", ha osservato il segretario generale
Ban Ki-moon nel suo intervento: "Adesso è venuto il momento
di dare alla quinoa il riconoscimento mondiale che si merita". Ban
Ki-moon ha messo in evidenza il ruolo potenziale della quinoa nell'ambito
dell'iniziativa dell'Onu 'Sfida Fame Zero', non solo per i suoi valori
nutritivi ma anche perché la maggior parte della quinoa è
prodotta attualmente dai piccoli contadini. "Questa coltura può
essere decisiva nel far incrementare i redditi, elemento chiave della
Sfida Fame Zero", ha aggiunto Ban facendo notare che molti Paesi
in Sudamerica stanno facendo grandi passi avanti verso il raggiungimento
dell'Obiettivo di Sviluppo del Millennio di dimezzare la fame, non solo
aumentando la produzione, ma anche riducendo la povertà e aumentando
l'accesso ad alimenti nutritivi come la quinoa. La quinoa è stata
una fonte importante di cibo per le civiltà andine pre-colombiane,
seconda solo alle patate. I suoi semi vengono tostati e poi macinati in
farina per fare il pane. Può anche essere cucinata, aggiunta alle
zuppe, usata come cereale, come pasta e perfino fatta fermentare per fare
la birra, o chica, la bevanda tradizionale delle Ande. Oggi la quinoa
si è guadagnata un posto nella cucina di chef e buongustai di molti
paesi, ed un ruolo nell'industria farmaceutica. La sua coltivazione si
estende oltre la regione andina, Bolivia, Perù, Ecuador, Cile,
Colombia e Argentina: oggi coltivata anche negli Stati Uniti, in Canada,
in Francia, nel Regno Unito, in Svezia, in Danimarca, in Italia, in Kenya
e in India. (www.agi.it)
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