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Expo 2015, per il 73,4% degli italiani è un'opportunità da non perdere

I dati emergono da un'analisi effettuata su oltre 16 mila messaggi postati su Twitter nel corso di maggio e giugno 2013 dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Voices from the Blogs

Mancano poco meno di due anni all'inaugurazione di Expo 2015, e tra i milanesi (e gli italiani) cresce l'ottimismo sul fatto che l'evento rappresenti una opportunità da non perdere, soprattutto in un periodo di difficoltà economica internazionale come quello che stiamo vivendo: complessivamente la pensa così il 75,3% dei milanesi (che cinguettano su Twitter) e il 73,4% di italiani, un dato in crescita rispetto a 6 mesi fa (rispettivamente +8% e +10,2%). Tra le regioni limitrofe alla Lombardia, i più ottimisti sono i piemontesi (67,7%), bene emiliani (66,5%) e veneti (65,5%).
Sono questi i dati che emergono da una analisi effettuata su oltre 16 mila messaggi postati su Twitter nel corso di maggio e giugno 2013 dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Voices from the Blogs, spin-off dell'Università degli Studi di Milano che si occupa di analizzare i social media e da una ricerca sull'impatto economico diretto e legacy dell'evento Expo 2015 promosso dalla Camera di commercio di Milano e dalla Società di gestione di Expo 2015.
Ma su quale aspetto puntare soprattutto per il successo di Expo 2015? Qui emergono delle differenze regionali: i milanesi punterebbero soprattutto su internet, tecnologia e conoscenza (per il 33,9%) come anche i veneti (34,4%), mentre sia i piemontesi (42,1%) che gli italiani più in generale (42,1%) scommetterebbero su ambiente, agricoltura e alimentazione, infine gli emiliano sceglierebbero la creazione di città più a misura d'uomo e migliore qualità della vita (42,6%).
Ma Expo 2015 è anche una opportunità: di creazione di nuove partnership internazionali (per milanesi: 18,4% e per italiani: 28,1%), ma anche di business (piemontesi: 25,2%, emiliani: 23,7%), di infrastrutture (piemontesi: 21,4%) e di lavoro per i giovani (emiliani: 16,3%). D'altra parte l'impatto economico di Expo 2015 tra il 2012 e il 2020, a Milano e in Italia è stimato pari a 24,7 miliardi di produzione aggiuntiva con un incremento di valore aggiunto stimato in 10,5 miliardi di euro e 199 mila persone occupate collegate direttamente o indirettamente (unità di lavoro aggiuntive annue) grazie ad investimenti della società di gestione e dei Paesi partecipanti, aumento dei consumi, turismo ed eredità economica che l'evento lascerà in termini di nuove imprese create.
''La percezione intorno ad Expo diventa sempre più positiva - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - e questo è importante mentre ci avviciniamo rapidamente al 2015. Il coinvolgimento nazionale in questo grande evento dà la misura di un impatto economico atteso che va ben al di là dei confini milanesi".
"Come Camera di Commercio, in collaborazione con il comitato promotore di Expo e con i Tavoli dedicati alle imprese in vista di Expo -ha aggiunto- puntiamo proprio a valorizzare le nuove opportunità che verranno create per le nostre imprese. L'impatto più importante è atteso sul turismo, per questo stiamo predisponendo, insieme alla Regione Lombardia e alla società Expo 2015, una nuova agenzia che resti come eredità dell'esposizione universale''. (www.adnkronos.com)

 

 


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