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EVENTI
Acqua: ogni 17 secondi muore un bambino
Oggi giornata mondiale
''Ogni 17 secondi un bambino muore per le conseguenze di mancanza di acqua
pulita. Nonostante i risultati raggiunti, sono ancora 783 milioni le persone
nel mondo a non avere accesso all'acqua potabile e miliardi di persone
non hanno accesso ai servizi igienico-sanitari''. Lo ricorda Guido Barbera,
presidente del Coordinamento di associazioni Solidarietà e Cooperazione
CIPSI, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua che si celebra
giovedì 22 marzo. Restano differenze notevoli, prosegue, ''tra
le diverse aree geografiche: basti pensare che oltre il 40% della popolazione
globale che non ha accesso all'acqua potabile vive nell'Africa Sub-Sahariana.
Nonostante i recenti annunci sul raggiungimento dell'Obiettivo di dimezzare
la percentuale di persone senza accesso all'acqua potabile, non possiamo
dormire sonni tranquilli di fronte alla tragica situazione ancora esistente.
Tutti i bambini, tutti gli esseri umani hanno il diritto di poter vivere.
Non possiamo fermarci finche' sulla terra anche solo una persona non avrà
accesso all'acqua pulita e sana''. Nel 2010 l'assemblea generale delle
Nazioni Unite ha riconosciuto l'accesso all'acqua potabile e ai servizi
igienico-sanitari come un diritto umano. La Giornata dell'acqua 2012 è
stata dedicata ad ''Acqua e sicurezza alimentare'. ''E' tempo di passare
dalle dichiarazioni ai fatti - commenta Barbera -. Dobbiamo garantire
concretamente l'accesso all'acqua e all'alimentazione ad ogni singola
persona in ogni parte del mondo. I mercanti interessati ''all'oro blu'
non hanno abbandonato il loro obiettivo e il diritto all'acqua è
ancora solo una dichiarazione. Un'utopia per troppe persone, come ha dimostrato
ancora una volta il Forum ufficiale dell'acqua che si è svolto
la scorsa settimana a Marsiglia con l'ennesimo flop, sia per la scarsissima
partecipazione sia per le tante e inutili dichiarazioni d'intenti''. Nel
nostro paese, conclude, ''sono ancora eccessivi gli sprechi di acqua.
In piena crisi economica, vengono sprecati circa 220 milioni di euro l'anno
a causa della cattiva gestione delle risorse idriche. Una famiglia italiana
in media utilizza ogni giorno circa 385 litri di acqua, contro i 285 dei
francesi e i soli 20 di un nucleo familiare africano. Inoltre, secondo
dati resi noti al World Water Forum di Marsiglia, nel 2011 in Italia sono
state consumate 6 miliardi di bottiglie di plastica: siamo i primi in
Europa e terzi nel mondo. Non vogliamo più avere i primati in queste
classifiche! Come per la raccolta differenziata dei rifiuti, educhiamoci
a comportamenti responsabili nell'uso dell'acqua, ritorniamo all'acqua
''del sindaco', del nostro rubinetto e impariamo a non sprecarla''. (com-map/cam/alf
– www.asca.it)
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