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Quando la Luna di Marzo è astigiana...

Si è appena conclusa la “Fiera dei Vini della Luna di Marzo” e già ci si appresta ad osservare un’altra Luna, quella che tra pochissime ore sarà più vicina alla Terra!
Due lune diverse, una che con le sue fasi genera l’alta e bassa marea, segna gli eventi, gli umori, i giorni e le stagioni, batte il Tempo che fa crescere il grano e “imbottigliare il vino”, l’altra è quella Luna piena che sabato 19 sarà più vicina alla Terra di 15 chilometri: poco, impercettibile all’occhio umano, ma sarà il giorno in cui sarà più vicina e chissà se oltre ad influenzare il nostro umore, le condizioni climatiche o gli... eventi, non influenzerà anche l’annata vitivinicola e l’imbottigliamento, ma indubbiamente ha influenzato benevolmente la “Fiera dei Vini della Luna di Marzo”, visto l’enorme successo di questa edizione numero uno! Ma dopo questo omaggio alla Luna astrologica, parliamo di quella che ha influenzato gli umori dei buongustai che hanno potuto apprezzare oltre 400 vini alla Fiera ospitata nella nuova struttura astigiana.

 



Asti, terra di vini e sapori, terra di antiche tradizioni contadine legate alle fasi lunari, ha voluto rendere omaggio al nostro satellite e al vino, da sempre legati in modo indissolubile al mondo vitivinicolo e a quello contadino.
Si chiama “Enofila” la struttura inaugurata in occasione di questa Fiera promossa dalla Camera di Commercio di Asti e inserita nel programma di Golosaria 2011, la manifestazione organizzata dal Club Papillon del noto giornalista Paolo Massobrio.


Vini e distillati, salumi e formaggi, prodotti da forno e pasta fresca, dolci, miele e conserve, hanno trasformato un sito industriale di fine Ottocento in centro fieristico e a tagliare il nastro sono state le autorità accompagnate dalla Banda Musicale cittadina.
Per tre giorni i migliori vini del Piemonte hanno riempito i calici in un percorso enologico a cura della sezione Onav Piemonte, mentre i “ghiottoni erranti”, quelli che “vanno dove li porta il buongusto” sono giunti da ogni parte, alcuni appositamente dall’estero, e hanno combattuto fino all’ultimo bicchiere, all’ultima forchettata, per scegliere i souvenir enogastronomici da portare a casa, e magari in dono agli amici!


L’attesa novità non ha scoraggiato la lunga fila scalpitante di cultori della tavola che hanno potuto godere di uno spazio in più del “Festival delle Sagre” settembrino con un’anteprima che ha sfornato in continuazione quasi ottomila fumanti piatti tipici delle Pro Loco.
Molto bella la struttura, un insieme coreografico con la scenografica facciata esterna della vecchia “vetreria” ottocentesca, storica fabbrica di vetri, trasformata in un exposalone adattabile ad ogni evento espositivo e che ha ospitato questa Fiera come primo evento vinicolo, che diventerà un appuntamento annuale che vuole farsi conoscere a livello nazionale.
Ma gli organizzatori non si limiteranno a trasformare l’ex vetreria in sede per fiere enogastronomiche, ma pensano già di utilizzare gli spazi anche per altri settori, e a settembre all’interno sarà inaugurata l’enoteca permanente dei vini della Douja d’Or.
E allora come cantava la mitica Mina: “Tintarella di luna”, ma che sia color... del vino!

di Alexander Màscàl
foto Matteo Saraggi


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