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EVENTI
Lo stato di salute del Vino Italiano
E’ il titolo della tavola rotonda organizzata da FISAR
la scorsa domenica nella gremitissima sala dell’Hotel Garden di
Siena nell’ambito del Congresso Annuale FISAR del 21, 22, 23 ottobre.
In questa occasione qualificati esperti del settore hanno messo sul tappeto
alcuni tra i più importanti problemi del mondo del vino.
Dopo i saluti
di rito da parte della Vice Presidente FISAR Graziella Cescon, il primo
argomento affrontato è stato quello dei tappi di sughero, croce
e delizia di produttori e consumatori. Cifre e fatti hanno illustrato
l’approfondita “biografia” del sughero tracciata da
Carlos Veloso dos Santos, Amministratore Delegato dell’azienda portoghese
Amorim Cork che fornisce i tappi per 3,2 miliardi delle 11,5 bottiglie
tappate ogni anno con il sughero. Infatti, di solito è proprio
il sughero a essere messo sotto accusa per i difetti del vino ma, dati
alla mano, sembra che questi difetti, quando non sono già conseguenza
di una cattiva lavorazione del vino, siano più concretamente da
imputare a problematiche del legno di botti e barriques, inquinato dal
TCA (tricloroanisolo) che a sua volta va a inquinare il terreno a causa
dei pesticidi usati dall’uomo. Una disgraziata catena da interrompere
al più presto, perché da una recente indagine risulta che
i tappi di materiale sintetico lascino passare l’ossigeno all’interno
della bottiglia più di quelli di sughero.
Far conoscere e apprezzare il vino dai consumatori, soprattutto da quelli
più giovani, è un altro argomento di fondamentale importanza,
non solo dal punto di vista commerciale ma anche da quello tradizionale
ed etico. Salvatore De Lio, Direttore dell’Enoteca Italiana di Siena,
ha quindi illustrato tutte le iniziative che dall’Italia fino alla
Cina sono organizzate dall’Enoteca per far sì che il vino
abbia il suo giusto riconoscimento. L’Enoteca si è assunta
questo importante e produttivo compito, dalle informazioni che il consumatore
può trovare già presso l’Enoteca stessa che riunisce
circa 800 delle migliori etichette di tutta Italia, fino ai corsi per
insegnare il bere consapevole e alle enoteche aperte a Shangai e nel resto
della Cina.
Pur se ben tappato e consumato in modo consapevole, il vino ha anche un
lato commerciale che ha un peso ugualmente importante. Giuseppe Martelli,
Direttore Generale Assoenologi e Presidente Comitato Nazionale Vini del
Mipaaf, ha fornito dati precisi su produzione ed esportazione, dati che
consentono di avere il polso dell’attuale situazione del mondo enoico.
Ecco alcuni esempi. Nel 2011 la vendemmia è stata la più
scarsa degli ultimi 60 anni e i consumi del vino sono in calo mentre l’export,
fondamentale per smaltire le scorte e allo stesso tempo realizzare dei
guadagni, per fortuna quest’anno è in ripresa e positivo.
Tuttavia, a frenare il mercato del vino italiano contribuiscono anche
la microestensione della maggior parte delle aziende che porta a un dannoso
individualismo, una classificazione che per il 40% del prodotto italiano
è solo “vino” (vino da tavola), oltre naturalmente
ai ricarichi a volte a dir poco esagerati praticati dai ristoratori.
E non dimentichiamo l’agropirateria che, come puntualmente illustrato
da Giuseppe Liberatore, Direttore di FEDERDOC, è uno dei più
radicati e costosi problemi per l’agroalimentare italiano. A inasprire
ulteriormente le problematiche del nostro vino sono le nuove regolamentazioni
dell’OCM che, oltre ad aver deciso la liberazione degli impianti
entro il 2015, toglie poteri ai Consorzi con inevitabili conseguenze sul
controllo dei prodotti, tanto da indurre alcuni grandi marchi a ritirarsi
dalla Denominazione per procedere in proprio.
A conclusione degli interventi quello dell’Assessore all’Agricoltura
della Regione Toscana Gianni Salvadori, che ha auspicato una stretta collaborazione
tra politica e istituzioni, dando tra l’altro la propria disponibilità
per un tavolo paritario con la politica toscana.
La tavola rotonda, moderata con grande misura da Roberto Rabachino, Presidente
Nazionale ASA, è stata chiusa dal Presidente Nazionale FISAR Nicola
Masiello che espresso il proprio apprezzamento per l’ampio materiale
di riflessione che i relatori hanno portato all’attenzione degli
addetti ai lavori, e non solo.
Enza Bettelli
Nella foto, da sinistra: Nicola Masiello,
Salvatore De Lio, Roberto Rabachino, Graziella Cescon, Gianni Salvadori,
Giuseppe Martelli, Giuseppe Liberatore, Carlos Veloso dos Santos
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