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EVENTI
Bit 2010: se visitare una città è come leggere un
libro aperto
Il turismo culturale e il fenomeno city break. Sempre più Viaggiatori
scelgono di visitare una città perché ne hanno letto in
un libro. O viceversa, scoprono la letteratura di un paese dopo avere
visitato una città che li ha affascinati. Da sempre promotore dei
contenuti culturali del turismo, Bit dedica particolare attenzione al
connubio tra turismo culturale e city break e promuove un libro dedicato
ad alcune delle più belle case museo d’Italia.
Un innamoramento a distanza che, prima
o poi, capita a tutti noi: leggiamo un libro che ci piace particolarmente,
ambientato in una città dove non siamo mai stati. E subito decidiamo
di andarla a conoscere. Oppure, viceversa, visitiamo una città
che ci affascina – e tornati a casa cerchiamo e leggiamo libri che
ne parlano. Il legame tra cultura e viaggio è di antica data e
risale per lo meno all’epoca del Grand Tour dei geni romantici,
da Goethe a Byron a Shelley. Ma oggi sta vivendo una nuova età
dell’oro grazie a un “elitarismo di massa” che ha reso
accessibili a tutti destinazioni ricche di stimoli culturali. Anche i
dati del Ministero per i Beni e le Attività Culturali confermano
che la domanda di turismo culturale è in crescita: durante le vacanze
dell’Epifania 2010, i primi trenta siti culturali statali hanno
visto crescere i visitatori del +10,82% rispetto al 2008 e anche gli introiti
lordi sono aumentati (+12,82%) raggiungendo quota 172.472 euro.
CITY BREAK: CITTÀ PROTAGONISTE – La città sono le
vere protagoniste di questo fenomeno: Per l’Ipk World Travel Monitor,
oggi i city break – le vacanze brevi a medio raggio alla scoperta
delle città più belle – rappresentano il 40% del totale
dei pernottamenti in Europa e il 20% delle entrate derivanti dal turismo
internazionale. Un trend che rappresenta anche una opportunità
di crescita per le destinazioni: secondo Istat e Federculture il turismo
culturale, in particolare nelle città, ha resistito alla crisi
e si conferma come la forma più destagionalizzata di turismo. Esemplare
il caso di Torino dove gli investimenti nel settore culturale negli ultimi
anni hanno portato a un ritorno quantificato in 1,7 miliardi di euro pari
a oltre il 4% del Pil dell’area (fonte: Conferenza Nazionale degli
Assessori alla Cultura). Le città, dunque, si sposano bene con
la cultura. Qualche esempio? Fedeli lettori di James Joyce visitano Dublino
seguendo passo passo le orme dell’Ulysses e i nostalgici della Mitteleuropa
esplorano Praga alla ricerca di tracce di Franz Kafka. Ma non c’è
solo letteratura: l’archistar Santiago Calatrava richiama visitatori
nella sua Valencia e le visioni surreali di Salvador Dalì attirano
frotte di appassionati d’arte nelle strade di Barcellona, mentre
i colori accesi e le pennellate decise di Vincent Van Gogh fanno la fortuna
di Amsterdam. O, perché no, le fan di Sex and the City ripercorrono
le scorribande delle loro quattro eroine in giro per New York.
UN PARADIGMA: LE CASE MUSEO – E se i moderni trofei di queste versioni
del Grand Tour sono i gadget dei museum shops, i viaggiatori di un tempo
erano anche grandi collezionisti che, con le opere d’arte riportate
in patria, hanno dato vita a splendide dimore d’arte. Che in molti
casi sono diventate oggi straordinarie case museo. Come Gian Giacomo Poldi
Pezzoli fece con il suo Museo che, aperto a Milano al pubblico già
nel 1881, è una delle più importanti case museo in Europa,
esemplare di una tra le più raffinate collezioni del XIX secolo:
dai maestri del ‘400 lombardo (Luini, Boltraffio, Solario) ai capolavori
di Pollaiolo, Piero della Francesca, Botticelli, Mantegna, Bellini e Cosmè
Tura fino ai dipinti del Settecento (Guardi e Canaletto) e alle eccezionali
raccolte di arti decorative.
BIT E LA CULTURA DI SETTORE – Momento di fusione unica tra l’esperienza
personale del viaggiatore e la fruizione collettiva dell’arte e
della cultura, le case museo rappresentano un paradigma di quel turismo
colto che rappresenta un segmento sempre più importante del settore.
Per questo Bit, in linea con la sua storia e la sua tradizione che la
vede protagonista del turismo non solo come luogo di business, ma anche
come momento di incontro e dibattito culturale, in occasione del suo trentesimo
anniversario ha colto l’opportunità di promuovere, in Italia
e all’estero, un piccolo e raffinato volume, Case Museo in Italia.
Nuovi Percorsi di Cultura, che racconta e illustra, con foto di grande
emozione, alcune delle case museo più significative di ogni Regione
italiana. All’iniziativa è stato dedicato uno spazio in Bit
(Pad. 1) che mette in mostra le immagini più belle del volume.
Curato da Rosanna Pavoni, docente di museologia ed esperta di dimore storiche,
e realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, il libro, che si propone di valorizzare i nuovi percorsi che
attraversano i patrimoni della cultura e delle tradizioni della penisola,
si collega idealmente alla missione di Bit che, nell’ambito della
sua identità multinazionale e multisettoriale, rappresenta da sempre
il miglior contesto per dare espressione alle specificità storico-artistiche
di tutte le Regioni italiane. Per informazioni: www.museumartconsulting.com.
La 30a edizione di Bit – Borsa Internazionale del Turismo si tiene
al quartiere fieramilano a Rho da giovedì 18 a domenica 21 febbraio
2010. Per informazioni aggiornate: www.bit.fieramilano.it.
UFFICIO STAMPA DI MANIFESTAZIONE:
Rosy Mazzanti - Fiera Milano S.p.A., tel. 02 4997.7456, e-mail rosy.mazzanti@fieramilano.it
Elisa Vittozzi - Fiera Milano S.p.A., tel. 02 4997.7456 e-mail elisa.vittozzi@fieramilano.it
Flaviana Facchini - Aigo Comunicazione, tel. 02 669927.203 - e-mail
f.facchini@aigo.it
UFFICIO STAMPA UNIONE DEL COMMERCIO
Benedetta Borsani - tel. 02 7750.224, e-mail benedetta.borsani@unione.milano.it
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