EVENTI

"Barbera Meeting 2010"
Assessorato all'Agricoltura della Provincia di Asti

Anche il sole ricompare dopo le lunghe nevicate e pare un augurio all'iniziativa "Barbera Meeting 2010" voluta dalla Provincia di Asti con l'Assessorato all'Agricoltura, all'insegna del vino che è l'identità del territorio di Asti, Alessandria e Cuneo.
Sala gremita nella sede dell’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Asti per la conferenza stampa indetta per presentare la manifestazione dedicata alla Barbera.
E' un conto alla rovescia che inizierà l'8 marzo e sino all'11 ospiterà 15 grandi buyer internazionali e 30 giornalisti tra i maggiori rappresentanti della stampa del settore. Dagli Stati Uniti all'Asia, dal Nord Europa alla Germania sino all'Inghilterra si parlerà quindi di Barbera!
Durante la loro permanenza saranno i protagonisti del territorio! Ogni giorno sarà dedicato ad una zona diversa e degusteranno nella Provincia di Asti il Barbera d'Asti DOC, e DOCG, e in anteprima le due nuove DOCG: Barbera d'Asti e Barbera del Monferrato della vendemmia 2008; per la provincia di Alessandria il Barbera del Monferrato DOC e DOCG e Colli Tortonesi Barbera DOC; e nella Provincia di Cuneo il Barbera d'Alba DOC.
Gli ospiti potranno visitare le aziende e apprezzare gli scenari incantevoli del paesaggio, vedere le cattedrali del vino, le chiese romaniche, i castelli e i paesaggi vitivinicoli.
Nella sala dove si svolgeva il meeting si notavano i rappresentanti delle testate giornalistiche locali e non sono mancate quelli tra le più prestigiose a livello nazionale e i rappresentanti della Provincia di Asti e di altri Comuni aderenti all'iniziativa.
A prendere la parola e portare il saluto agli ospiti è stato l'Assessore all'Agricoltura della Provincia di Asti, Fulvio Brusa, che ha sottolineato il forte legame che unisce il territorio astigiano alla vitivinicoltura: fonte di occupazione e reddito degli abitanti, aggiungendo che solo dall'unione dell'intero territorio del Monferrato si potrà promuovere quelle eccellenze
culturali, paesaggistiche, storiche ed enogastronomiche, indispensabili strumenti per favorire il flusso dei turisti dal resto dell'Europa e dai paesi extracomunitari.

Il Presidente della Provincia di Asti Maria Teresa Armosino ha spiegato il progetto di promozione del Barbera, come vino simbolo del territorio: puntare le sinergie di un più vasto territorio che comprenda, oltre alla provincia di Asti, anche le provincie di Alessandria e Cuneo.
"Vogliamo puntare in modo univoco e sinergico sulla promozione valorizzando il vino Barbera insieme ai territori viticoli, ricchi di cultura, tradizioni, paesaggi e di specialità enogastronomiche. E' ciò che siamo impegnati a fare come Provincia, d'intesa con le Amministrazioni Provinciali di Alessandria e Cuneo, e con la Regione Piemonte, con il progetto di candidatura dei nostri distretti vitivinicoli nella lista dei territori patrimonio dell'umanità sotto la tutela dell'Unesco".
Anche il Vice Sindaco Sergio Ebarnabo ha ribadito l'importanza di offrire ai turisti l'immagine del vino Barbera attraverso il paesaggio, la cultura, la storia, l'arte e la gastronomia, annunciando l'intenzione di aprirne una enoteca nel centro cittadino, che rappresenti tutti i vini del territorio.
Tra gli altri oratori vi erano anche i promotori della manifestazione, i Sindaci Giorgio Demezzi di Casale Monferrato, Giorgio Galvagno di Asti e Pietro Giovanni Lovisolo di Nizza Monferrato, ed Enzo Gerbi, Presidente del Consorzio Tutela dei Vini d'Asti e del Monferrato.
Asti, Alessandria e Cuneo, tre Provincie da vedere e da gustare, tre pilastri dell'economia e del turismo del Piemonte, come lo testimoniano le innumerevoli manifestazioni legate al territorio e all'enogastronomia.
Terre da vino e non solo! Terre di storia, cultura, folclore, opere d'arte e paesaggi, ma anche di gastronomia e cucina della tradizione che non lascia spazio alle improvvisazioni di piatti dal nome esotico e dal sapore sconosciuto, preparati da chi pare più un chimico che un cuoco! Qui la tradizione parla ancora di polenta con cinghiale, carne all'albese con tartufo, vitello tonnato, bollito e fritto misto, bunèt e panna cotta.
Tra i vini italiani che meglio identificano un territorio vi sono indubbiamente le tre punte di diamante del Piemonte. Se domandate ad un turista straniero cosa le viene in mente pensando a questa Regione, state certi che vi risponderà: il Barolo, la Barbera e l'Asti Spumante!
Un tempo il turista rendeva noto il suo viaggio agli amici inviando cartoline con scorci paesaggistici, riempiva la valigia di oggetti ricordo, appiccicava al parabrezza dell'auto adesivi delle località visitate. Oggi i souvenir sono i prodotti enogastronomici e per questo promuovere un territorio attraverso il cibo è una carta vincente, ma diventa impossibile se si parla di vino e il turista deve degustare "consumarlo in loco", nei ristoranti o in un tour attraverso il territorio alla scoperta dei produttori: penso ai timori degli autisti che temono di divenire vittime dell'etilometro anche con un solo bicchiere a pasto, un problema che coinvolge anche il degustatore straniero.
Il turismo non è solo conoscere il territorio attraverso le sue bellezze paesaggistiche e architettoniche, ma scoprire le sue tradizioni attraverso la cucina e il buon vino!
Quindi prima di tutto occorrerebbe ristabilire un giusto equilibrio tra vino e consumatore per non rischiare di promuovere un prodotto che non sempre il turista potrà degustare sia durante il pasto che nelle cantine dei produttori, e rischiare di proporre un prodotto che poi non si potrà vendere perchè non degustato... a meno che il guidatore si sacrifichi: sperando che non abbia accanto qualcuno che in vena di sadismo gliene descriva gli aromi e il sapore... altrimenti addio fioretto!

di Alexander Màscàl
foto Matteo Saraggi