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EVENTI
La Mostra del Chianti a Montespertoli.
Cerimonia di inaugurazione con il sottosegretario al Ministero
per le Politiche Ambientali, Agricole e Forestali Antonio Buonfiglio e
con il senatore Francesco Bosi, membro della commissione difesa.
La 52a Mostra del Vino di Montespertoli, ridente
cittadina di poco più di 11000 abitanti in provincia di Firenze,
ha chiuso i battenti da appena qualche giorno. La manifestazione, divenuta
un appuntamento classico nel panorama enogastronomico regionale toscano,
a detta di molti, ha confermato se non rafforzato il successo delle edizioni
precedenti. Anche quest’anno, dal momento che ne abbiamo avuto l’occasione
e, soprattutto, perché espressamente invitati dall’Ufficio
Stampa del Comune, siamo stati testimoni diretti (fin dalla conferenza
stampa di presentazione) di un momento di festa che ha contribuito a valorizzare
il territorio e del quale ci accingiamo a raccontare solo alcuni dei momenti
salienti.
Neanche il tempo, comportandosi in modo bizzarro e irrequieto, più
da inizio d’inverno che d’estate, in particolare nel fine
settimana conclusivo, sabato 30 e domenica 31 maggio, ha impedito alle
persone di partecipare ai tanti momenti che hanno caratterizzato l’intera
settimana di eventi, tesi a riproporre usi e consuetudini del mondo rurale
e contadino. Eventi molto sentiti che hanno riportano i partecipanti indietro
nel tempo, alla riscoperta di un passato nemmeno tanto remoto, tra un
ballo, un buon bicchiere di vino e un assaggio gastronomico. Un momento
di festa gradito persino dalle giovani generazioni, in contrapposizione
alle tanto sbandierate tesi sociologiche che le vedono avulse e disinteressate
da ogni forma di aggregazione che, a loro dire, “sa di vecchio”.
Il programma, ricco e intenso, fatto di sfilate in costume, di musica,
di balli, di gioco delle contrade, di tanti spettacoli e iniziative, di
brindisi per i 10 anni della Strada del Vino Chianti Montespertoli con
“aperitivo sull’aia” a cura delle aziende vitivinicole
espositrici e dell'Istituto Alberghiero Enriques di Castelfiorentino,
naturalmente dislocati in punti strategici della città, ha visto
un momento importantissimo, però, nel convegno presso il Centro
per la cultura del vino “I Lecci” che si trova in via Lucardese
sulla strada per Tavarnelle Val di Pesa, lasciandosi alle spalle il centro
cittadino.
Significativo il tema trattato dal convegno alla presenza di relatori
qualificatissimi e organizzato in collaborazione con la sezione toscana
dell’Associazione enologi enotecnica italiani: “Nuova OCM
Vino. Presente e futuro del vino toscano”. Sin dalle prime battute
i relatori hanno sottolineato, in attesa di alcuni protocolli di attuazione,
che non è tutto chiaro. Anzi regna una grande confusione. Del resto
la nuova Ocm ha trovato applicazione solo in parte e, per le parti attuate,
mai in maniera omogenea.
Per tornare alla settimana di festeggiamenti, l’ha fatta da padrone
la degustazione e la vendita dei vini, compresa un’asta per aiutare
l’Abruzzo, nei tanti stands aperti nei giorni dell’intera
mostra del vino. Non meno importanti, naturalmente, sono stati i mercatini
dei prodotti tipici locali (che, del resto, qui in Toscana, hanno una
tradizione atavica e che, come in ogni parte d’Italia, sognano di
accorciare la filiera tra produttore e consumatore). Un segno, per alcuni,
per arginare gli effetti della crisi economica di questi mesi. In tal
senso, personalmente, in questo brevissimo resoconto, ci sentiamo di dire
solo che: trent’anni fa la globalizzazione sembrò la soluzione
alla crisi degli anni ‘70, oggi invece il problema sembra essere
proprio la globalizzazione.
L’augurio, in attesa della prossima edizione della Mostra del vino,
la 53a, è che, risolta la crisi economica in atto, gli organizzatori
riescano a coinvolgere meglio e di più produttori e operatori economici
locali ma non solo, pensando a una manifestazione sempre più lanciata
a una dimensione nazionale anche se, come sappiamo, lungo lo Stivale Italia,
il numero di questi eventi abbonda.
Per concludere, da questa pagina, vogliamo salutare il sindaco di Montespertoli
Antonella Chiavacci (nel suo intervento ha lanciato: «Un grazie
sentito a tutti coloro che hanno dato il loro contributo per la buona
riuscita della manifestazione, ed in particolare i viticoltori, la Pro
Loco, il Consorzio Turistico, la Strada del Vino, il Comitato dei Gemellaggi,
il mondo dell’associazionismo di Montespertoli, i paesi gemellati
ed i dipendenti comunali, i quali hanno mostrato come sempre un impegno
ed una dedizione assoluta. Il successo della festa è anche e soprattutto
merito loro») per la semplice ragione che essendo a fine mandato
e non ricandidata, nella sua voce, ed è questo che vogliamo sottolineare
in particolare, abbiamo avvertito una lieve nota di commozione che, non
lo nascondiamo, ci è piaciuta.
Giorgio Iemmolo
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