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IL CARDINALE TETTAMANZI INAUGURA LA CASA DEL PANE

Sua Eminenza il Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano, celebrerà l'apertura ufficiale della Casa del Pane, che ha sede negli ex caselli daziari di Porta Venezia, situati in Milano - Piazza Oberdan.

Il complesso della Casa del Pane, monumento pubblico costituito da due corpi architettonici rinati a nuova vita grazie a un sapiente restauro conservativo, è la testimonianza di un grande rinascimento ambrosiano. Luogo comune dove vengono accolte le quattro sfide del prossimo millennio lasciate da Giovanni Paolo II il 'grande' come testamento spirituale nelle mani del Pontefice Benedetto XVI: "Pane, pace, libertà e vita".

Non solo. Anche testimonianza concreta dell'interesse dei Panificatori Milanesi per la conservazione dei beni cittadini e la loro destinazione a un godimento aperto alla cittadinanza. Nell'ex casello est trova sede l'Associazione dei Panificatori e Panificatori Pasticceri con tutti gli uffici e i servizi operativi nonché l'Accademia Europea di Panificazione e Pasticceria; nel casello ovest si trova l'esposizione permanente dell'Accademia della Crusca (l'Istituzione fiorentina che dal 1582 è la custode vigile e rigorosa della purezza della lingua italiana), la Biblioteca Luraschi-Marinoni in materia di cereoagricoltura e scienza dell'alimentazione nonché, prossimamente, il Museo del Pane.

"L'apertura ufficiale della Casa del Pane - ha detto Antonio Marinoni, presidente Panificatori milanesi - è anche l'occasione per testimoniare il valore di un alimento, 'simbolo, nelle parole del nostro Cardinale

Dionigi Tettamanzi, di laboriosità, condivisione e spiritualità'. Ma non solo. E' anche il momento più alto per comunicare ai milanesi il valore del pane come alimento simbolo concreto di 'pace' (Betlemme in antico ebraico significa casa del pane) e di annunciare l'apertura in Betania, come ricorda l'onorevole Mario Mauro, vice-presidente Parlamento europeo, del primo panificio arabo-israeliano".

"I Magi incontrano Gesù a 'Bêt-lehem', che significa in antico ebraico 'casa del pane'. Nell'umile grotta di Betlemme giace, su un po' di paglia, il 'chicco di grano', che morendo porterà 'molto frutto'. Per parlare di se stesso e della sua missione salvifica, Gesù, nel corso della sua vita pubblica, farà ricorso all'immagine del pane. E dirà: "io sono il pane disceso da cielo", "Io sono il pane della vita, "il pane che io darà è per la vita del mondo".

dal Discorso di Giovannni Paolo II per la XX Giornata mondiale della Gioventù (Colonia, agosto 2005)


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