EVENTI

Nasce l'Associazione Terre Cortese del Gavi.
"Terremoto" nell'Alto Monferrato piemontese.

Cortese, solo Cortese: non c'è forse altra zona nel Belpaese dove il matrimonio unisca territorio e vitigno altrettanto saldamente, senza deviazioni o sovrapposizioni.
Di questo legame, profondo ed indissolubile, sono fieri i viticoltori di Gavi e dintorni .
Non hanno mai neppure pensato di scalfirlo piantando altre uve bianche, magari migliorative come adesso si usa dire anche nei disciplinari di produzione (come se un gran vino, che nasce appunto dalla sommatoria dei due fattori, avesse bisogno d'interventi migliorativi per conto terzi ! ).
Eppure, come in tutte le unioni felici, le diversità ci sono eccome, e nascono da quei fattori apparentemente meno caratterizzanti in un luogo dove il prodotto è il prodotto.
Queste diversità sono dovute alla rigorosa ricerca della tipicità che, a detta degli interessati, non veniva più garantita dal Consorzio di Tutela del Gavi .
Tipicità che verrà garantita dai controlli e dalle verifiche tecniche - con rintracciabilità numerica possibile da un Codice identificativo - che questa nuova Associazione dichiara di fare, al fine di porsi a tutela, nel segno dell' originalità territoriale di provenienza delle uve, di ognuno che voglia scegliere il proprio Gavi DOCG con cognizione di causa.
La Presidenza di questa " Associazione Terre Cortesi del Gavi " è stata assunta da una giovane imprenditrice della zona Chiara Soldati .
Chiara Soldati, famiglia Soldati, La Scolca. Sinonimo di garanzia.
Se il Gavi è divenuto uno dei bianchi di maggior prestigio dell'enologia italiana, lo si deve alla famiglia Soldati.
Per loro la questione non sta nel detto - sacrosanto, per certi versi - che narra la difficoltà d'essere profeti in patria. Perché per la Famiglia Soldati a Gavi hanno tutti parole di riconoscenza. Vignaioli, imprenditori agricoli, anche coloro che con il vino non c'entrano nulla ( per quanto sia possibile disinteressarsene completamente in un posto che s'identifica con esso ) non hanno dubbi: non ci fosse stata questa la famiglia, è quasi certo che il destino del paese sarebbe stato diverso.
Chissà per quanto tempo ancora le grandi aziende di spumanti d'altre zone del Piemonte e non, avrebbero sfruttato il Cortese senza citare né il nome né tantomeno il luogo d'elezione da cui proveniva.
La fine dell'anonimato ha data ed autore certi: il 1950, che tenne a battesimo il primo Gavi millesimato, proprio a La Scolca. All'epoca è stata una scelta in assoluta controtendenza rispetto a quello che stava accadendo: in quegli anni i contadini, scoraggiati dal misero compenso elargiti dagli spumantisti, avevano ormai riconvertito tutti i vigneti piantando uve rosse (nebbiolo e barbera in particolare), dalle quali ottenevano vini leggeri e destinati per lo più ad essere consumati in proprio o comunque venduti nel mercato locale. Invece no, Vittorio Soldati, cugino dell'indimenticabile scrittore Mario, era convinto che proprio dal Cortese potesse nascere il vino simbolo della zona.
Sono passati gli anni e Gavi è considerata una grande zona per il vino.
Ora la tradizione continua con Chiara Soldati a Presidente di questa Associazione di tutela .

Noi attendiamo "buone nuove ", curiosi come tutti i giornalisti, faziosi come tutti i piemontesi e critici come tutti i degustatori .

Roberto Rabachino



Comunicato Stampa del 16 marzo 2004

Associazione Terre Cortesi del Gavi

In Gavi, fondata "Terre Cortesi del Gavi"

Un progetto e una nuova strategia collettiva a difesa del valore del patrimonio viticolo, è nata una associazione per la valorizzazione del territorio e del vino Docg Gavi. Nel 2004 il vino bianco Gavi Docg compie 30 anni. Presidente Chiara Soldati.

Oltre SETTANTA imprese viticole, vinicole e imbottigliatrici, che rappresentano la produzione di oltre 360 ettari di vigneti Docg Gavi (circa il 40 % del totale ) hanno costituito "TERRE CORTESI DEL GAVI" per la valorizzazione del patrimonio viticolo e la protezione di tutto il territorio.
"TERRE CORTESI DEL GAVI", denominazione in un omaggio al vitigno e all'uva Cortese perché autoctono e perché ha vinto ogni influsso di moda e un riconoscimento alla nobile ospitalità delle dolci terre dell'Alto Monferrato.
La Docg Gavi ha circa 1000 ettari iscritti all'albo(reali dopo la verica catastale) suddivisi in 11 territori comunali, ognuno con caratteristiche e qualità differenti da valorizzare. Un patrimonio collettivo cresciuto velocemente negli ultimi anni che deve essere governato con saggezza e rispetto per consentire ancora sviluppo e redditività a tutte le imprese e soprattutto a tutela dei vigneti di uva Cortese.
Senza mettere in discussione l'attuale disciplinare di produzione che fotografa la diversificazione territoriale e senza contrapposizione, un gruppo di produttori ha deciso di istituire un sistema di controllo dei nuovi impianti e dei reimpianti per valutare i fabbisogni reali e tutelare i diritti acquisiti, di svolgere una verifica delle rese e delle caratteristiche analitiche delle uve e dei vini base atti a dare la Docg, di predisporre una scala economica di valutazione delle uve e dei vini immessi sul mercato per osservare gli aspetti congiunturali, di rilasciare un attestato ai viticoltori e agli imbottigliatori che producono secondo il Codice Viticolo del Gavi (C.V.G.), di creare un osservatorio dei consumi per consigliare la politica di produzione e di imbottigliamento, di verificare la più corretta etichettatura dei vini Docg imbottigliati e, non ultimo, di collaborare con Camera di Commercio, Provincia di Alessandria e Regione Piemonte sul catasto viticolo, sull'ufficializzazione dei prezzi delle uve, sulla programmazione viticola, sul fabbisogno dei contrassegni di Stato e sulla promozione del distretto eno-turistico del Gavi.
Entro il 2004 le oltre 2 milioni di bottiglie di Gavi DOCG prodotte dagli associati sotto controllo e verifica tecnica e rintracciabilità numerica, potranno fregiarsi di un Codice identificativo e collettivo per fornire al consumatore la garanzia della originalità territoriale di provenienza delle uve in modo che possa scegliere il proprio Gavi DOCG con cognizione di causa.

Info : Associazione Terre Cortesi del Gavi - C.P. 51 15067 Novi Ligure (AL) -
Tel. 0143 73381 Fax 0143 320231


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