EVENTI Territorio, uomo e cibo Sintesi Apre la riunione la presidente di ASA, Gudrun Dalla Via che presenta i relatori e invita il Dr Nannini, C.D. di Umanitaria, P. di Arte da Mangiare e V.,P. della Fondazione Ferri a presentare le sue associazioni e i programmi di sviluppo del territorio della Ferri. Fondata nel 1893 da Prospero Moisé Loria, la Società
Umanitaria è nota anche come Fondazione Loira: nasce con lo scopo
statutario di "mettere i diseredati senza distinzione in condizioni
di rilevarsi da se medesimi procurando loro appoggio, lavoro e istruzione". La presentazione di iniziative, finalità e scopi che si concentrano sul protagonismo ultracentenario della fondazione nella relazione tra uomo, lavoro, società si sofferma sulla descrizione della recente iniziativa di intervento sul campo attraverso la Fondazione Ferri. L'obiettivo emerso dall'esperienza degli ultimi due anni: mettere in rapporto diretto ragazzi e giovani con le cascine della Ferri nel comprensorio del cremasco che fa capo a Vailate; un progetto pratico di ricupero di tradizione agroalimentare locale in una delle cascine di proprietà, in stretto rapporto con le autorità locali. Tra la sperimentazione in fase di sviluppo, il ricupero del territorio agricolo con le sue rogge e marcite, l'inizio di un esperimento di allevamento di oche e di ricupero della tradizione locale di ingrasso del fegato, la ripopolazione con animali da cortile e da campo con la biodiversità in uso fino a qualche decennio fa, la sperimentazione di un allevamento stabulare di capre per una verifica di qualità casearia in collaborazione con la scuola di Pandino, il piano di produzione artigianale di formaggio "Salva" di cui è stato costituito a Crema il consorzio, lo stimolo alla frequentazione della campagna da parte dei ragazzi. Formazione, ricupero dei fattori delle tradizioni del territorio e altre esperienze collegate rappresentano l'obiettivo inserito nel programma di intervento culturale della Umanitaria/Ferri senza trascurare l'aspetto divertente di un rapporto con l'arte moderna.
Il secondo intervento è svolto dal Dr Andrea Cancellato, Direttore Generale della Triennale di Milano. La Triennale prende vita dalle esposizioni allestite periodicamente
alla Villa Reale di Monza prima dei '30 dal consorzio dei comuni di Milano
e Monza con Umanitaria, attivo nell'Istituto Superiore d'Arte e sorto
dalle scuole di qualificazione e riqualificazione (meccanica, grafica,
muraria, di falegnameria, oreficeria) per iniziativa dell'Umanitaria.
La Triennale diventa una delle istituzioni più rappresentative
del design milanese. La sede al parco di Milano viene realizzata tra i
1931 e 1933 su progetto di G. Muzio. In essa proseguono le Biennali internazionali
di Monza (la prima è del 1923). Il territorio di riferimento si allarga nello spazio dalla
metropoli per comprendere più province. Indubbio il fitto tessuto
di interdipendenza del triangolo Va- Bg - Mi. Il sistema è arricchito
da 7 università, areoporti, rete ferroviaria integrata in un piano
regionale con quella cittadina; ma restano aperti tanti problemi. Si richiedono
nuove iniziative, nuovi indirizzi e la necessità di individuare
la tendenza della propria identità. Essa va rivisitata tenendo
conto della necessità di mantenere viva la creatività spontanea
della popolazione che va integrandosi con nuovi apporti, molto più
eterogenei del passato. *** Tra i membri del direttivo di ASA . Associazione Stampa
Agroalimentare, il Dr Carlo Valli esperto in materia di comunicazione
e di marketing, presenta una serie di argomenti per il dibattito. Chi provvede a un minimo di coordinamento che eviti sprechi
di risorse e sovrapposizioni di indirizzi? *** Agorà Ambrosiana, presente con il Dr Vincenzo Lo
Scalzo, suo ideatore, cerca lo spazio per proporre un legame tra sviluppo
sociale ed economico del territorio, il suo rapporto con l'alimentazione
e la popolazione. Sono citate considerazioni di 15 anni fa quali: Tenendo in conto il suggerimento di protagonismo della
ristorazione prova ad accostare osservazioni sull'evoluzione di quella
milanese in quel periodo. Lo scenario all'inizio degli anni 2000 è sostanzialmente
modificato, come dimostra La Città Infinita, i progetti della Fondazione
Ferri, gli orientamenti della comunicazione proposta dai mass media. Un progetto di ricupero che risponda alla domanda emergente
dai sondaggi e dalle rare occasioni di riflessione di gruppo è
stato abbracciato da un gruppo di ristoratori e portato all'attenzione
della CCIA di Milano per un contributo alla leva del richiamo turistico.
*** Auspica una attenzione importante allo stile di vita di
ogni individuo che vi dimori, per una proposta che si accompagni al turismo
da tutti considerato fattore economico primario di appeal del territorio. Il Dr Staccotti, VP di ASA, milanese di ancorata tradizione
familiare, constata che se la ristorazione della città non pone
in atto la pur valida proposta di cucina milanese o ambrosiana
significa
semplicemente che i frequentatori della ristorazione metropolitana non
ne fanno richiesta. Lo scambio di osservazioni e di esperienze su importanti
episodi di divulgazione della cucina milanese e lombarda non scardina
la convinzione che il ruolo di una comunicazione diretta al consumatore
per raccontare e fare conoscere i principi e i valori del "gusto"
sia fondamentale. Lo Scalzo stimola un rientro all'intero tema della tavola rotonda. Osserva che da Hinterland metropolitano milanese si passa al territorio allargato illustrato nella Città Infinita; politicamente da territorio di competenza del Comune a territorio di competenza provinciale; da competenza regionale a territorio interregionale E' solo VA - MI - BG o più esteso? Quale è stata la driving force di coesione sviluppata
dalla intermediazione cattolica della diocesi? I mass media d'oggi trascurano frequentemente la radice culturale alla base delle scelte che l'uomo fa alla domanda di cibo, alla scelta dello stile di alimentazione. Quelli di cinquant'anni fa erano meno frequentemente collegati con strategie globali, di trend, di mode, di accessibilità e competitività ai prodotti, di distribuzione ampia o di ricerca in territori di nicchia. Indipendentemente dal valore. All'estero lo scenario non è differente, ma il numero
dei "giacimenti" è nettamente inferiore a quelli del
territorio italiano, lombardo. A Newcastle ci sono più ristoranti
eccellenti di cucina italiana che inglese, ma il pesce locale
arriva
più facilmente dalla Nuova Scozia che da mare del Nord
o
dalla costa limitrofa. Pizza e sushi sono diffusi nei bar del mondo; soia
e pomodoro sono condimenti disponibili su ogni credenza. E' stata accertata
l'allergia da ristorante cinese, da glutammato. Tipicità alimentare e territorio. Parliamone, innanzi
tutto. *** Valli riprende alcune constatazioni fatte casualmente fuori
Milano, sulla voglia di vero, di genuinità e di memoria: se a Milano
busecca o busecchin sta per milanese, a Firenze è nota la predilezione
per il lampredotto, il panino con la trippa. Alla fine degli anni 80 le
bancarelle erano sparite da tutta la città, alla ricerca di altre
alternative meno popolari, dello snack o della tavola fredda o calda,
dei moderni bar e punti di incontro. Ne erano rimaste solo quattro o cinque.
Una al Porcellino, una a Bareggi fuori dall'ospedale
Il successo dei Mac Donald va fatto anche risalire all'abitudine di moda in quel tempo di portare i bambini ad assaggiare patatine con la rubra a pochi soldi: le mamme li facevano divertire creandone una moda. Occorre fantasia, creatività. Gli interventi proseguono su altri aspetti: apporti di esperienze di operatori della ristorazione a Milano e a Torino; le abitudini di cucina a casa che si diluiscono verso preparazioni che richiedono tempi rapidi; la disponibilità dei cibi pre-preparati della grande distribuzione. Tutte tecnologie emergenti. *** La tavola non imbandita si conclude auspicando nuovi incontri.
Il territorio della diocesi ambrosiana, che costituisce buona parte della Lombardia, viene considerato dalla comunità cristiana l'estensione del territorio milanese. Dai tempi del famoso vescovo Milano, superati i conflitti e le rivalità con le altre città del territorio lombardo, ha trovato nel Ducato l'espressione politica di maggiore rilievo storico degli ultimi duemila anni. Iniziative che si richiamano con pudore alla tradizione ambrosiana non mancano, da territorio a territorio, da provincia a provincia. Il comune denominatore che manteneva in comunione di usi, costumi e modi di essere è stata la diocesi, a cui fin dai tempi era riconosciuto dalla chiesa il diritto di differenziare il proprio rito liturgico da quello romano. L'esempio per iniziativa del comune di Milano di dare ascolto a un programma di rilancio locale di un rione che un tempo era comune, Baggio, stimola l'ispirazione di Àgora Ambrosiana, la piazza simbolica a cui chiamare a incontro e dibattito le componenti del territorio: il progetto potrebbe essere ambizioso e desidero limitarne l'interesse allo scambio di esperienze e alla formazione storico-culturale-gastronomica del territorio. La tavola rotonda di fine ottobre a Baggio: "da comune a periferia, da periferia a centro" si propose come incontro tra "cittadini, politici, associazioni e organizzazioni dei commercianti"; quella all'Umanitaria sostenuta dalla Fondazione Ferri e da ASA come riflessione sul tema "Territorio, uomo e cibo". L'intenzione di Agora Ambrosiana è di ridisegnare una associazione di interesse culturale agroalimentare sulla alimentazione dell'uomo, in particolare dell'uomo residente nel territorio ambrosiano, e farla diventare un polo di attrazione in qualita' di associazione onlus cerniera di iniziative nell'area. Àgora Ambrosiana avrà come gruppi di lavoro sul campo: "la tavola di...", per il gruppo degli appassionati
e ricercatori di episodi di ristorazione Àgora si reggerà su uno statuto estremamente
semplice e deregolamentato, aperto ai soci desiderosi di accettare la
condivisione di principi, obiettivi e impegni fondamentali, supportati
da un codice di comportamento a cui il socio si impegna. Il codice etico
si basa su principi di autoresponsabilita e autocontrollo tipici di associazioni
culturali e professionali di impostazione liberale e non competitiva. Patrocinio Per informazioni: Territorio, uomo e cibo
"Territorio e alimentazione: tipicità dinamica"
Dal primo brain storming dell'epoca, alcuni spunti meritano
una memoria e sono adattabili anche al contesto del quale la nuova AGORA
AMBROSIANA vuole dedicarsi. 1 - Le modificazioni della struttura industriale e la transizione verso il terziario. La pratica attuazione del fenomeno iniziato alla fine degli
anni '70 ha indotto il trasferimento delle iniziative anche del terziario. Q: Quale stile di alimentazione caratterizza il periodo?
"
i caratteri dinamici sono influenzati da molti
fattori, tra cui
l'inerzia delle strutture fisico-funzionali esistenti
e le sollecitazioni che provengono dalla società insediata
" Q: Negli anni ottanta la ristorazione della città si affranca dal provincialismo e riscopre un ruolo.
Lo stato della città 15 - 20 anni fa suggeriva di indagare alcuni temi: "
la reale dimensione del territorio: fin dove
arriva la città?
" Oggi dobbiamo includere anche l'ambiente provinciale e quello regionale, che nel perido hanno assunto ruoli di notevoli rilevanza e ruolo di progettazione. Q: Il concetto di milanesità assume un ruolo secondario nello stile alimentare cittadino?
Il ciclo degli anni 76-80 e 85-86 ha caratterizzato la
transizione italiana di sviluppo da paese trasformatore, privo di materie
prime con prezzi che crescevano meno di quanto crescessero i prezzi dei
prodotti finiti verso una inversione del ruolo che l'economia doveva affrontare. " oggi la città è in ritardo poiché le decisioni sono state prese disgiuntamente da un disegno della città rendendola impotente e perdendo influenza sull'ambiente e sulla città stessa" Q: La ricerca innovativa permea la proposta della ristorazione. Un effetto è la nouvelle cuisine, che alcuni protagonisti milanesi rendono italiana. Nascono nuove mode? 5 - Cosa manca in realtà a Milano? La città non si è mai dotata di un piano
urbanistico
Queste le riflessioni degli studenti nel 1973 Q: La risposta della ristorazione milanese si differenzia tra le lombarde dopo quindici anni. Si verificherà una inversione di protagonismo? Da quali basi di partenza culturali? AGORA AMBROSIANA Il ruolo di AA vuole essere quello di ricuperare lo stimolo al dibattito che AGORA' aveva intrapreso, limitando il proprio obiettivo al tema del rapporto del territorio con l'uomo e la società in un contesto che viene affrontato individualmente ogni giorno: il rapporto con il cibo. Il parallelo tra lo scenario del 1973, quello del 1986 e quello attuale si presta a stimolare una prima ricerca: Fattori che ne hanno caratterizzato l'evoluzione del rapporto territorio-cibo da occasioni storiche e innovative - Definizione del territorio e dei costumi di alimentazione nella "civiltà ambrosiana" - Quale evoluzione? Lo scenario all'inizio degli anni 2000 è sostanzialmente modificato, come dimostrano La città infinita, i progetti della Fondazione Ferri, gli orientamenti della comunicazione. Territorio e cibo Da interland metropolitano milanese al territorio allargato illustrato nella città infinita; politicamente da territorio di competenza del Comune a territorio di competenza provinciale; da territorio di competenza regionale a territorio interregionale E' solo VA - MI - BG o più esteso? Quale è stata la driving force di coesione sviluppata
dalla unitarietà della diocesi cattolica? Quale importanza deriva da Sant'Ambrogio e quale dal Duca e dalla consuetudine con costumi stranieri in rapporto alla interazione tra territorio e il cibo? Oggi mi sentirei - oltre di esporre la tematica - di affermare che l'interazione tra uomo e territorio, tra cibo e territorio sono diventate in entrambi i casi più mobili, più dinamiche. La tipicità di un cibo è ancora caratteristica del territorio, ma si muove con la velocità di sviluppo delle tecnologie alimentari. E' di ieri la seconda edizione della CONFERENZA NAZIONALE SULL'INNOVAZIONE DI PRODOTTO NELL'INDUSTRIA ALIMENTARE A Milano, alle Stelline. I mass media trascurano frequentemente ls radice culturale alla base delle scelte che l'uomo fa alla domanda di cibo, alla scelta dello stile di alimentazione. I mass media cinquant'anni fa erano meno frequentemente collegati con strategie globali, di trend, di mode, di accessibilità e competitività ai prodotti. Anche meno allegate alla pubblicità. A Newcastle ci sono più ristoranti eccellenti di cucina italiana che inglese, ma il pesce locale arriva più facilmente dalla Nuova Scozia che da mare del Nord o dalla costa limitrofa. Pizza e sushi sono diffusi nei bar del mondo; soia e pomodoro sono condimenti disponibili su ogni credenza. E' stata accertata l'allergia da ristorante cinese, da glutammato. A Milano non si contano i locali cinesi e quelli etnici, che si affacciano anche nel territorio regionale accompagnando le migrazioni di gente che lavora, che si inserisce in una società in formazione e che ha accettato a braccia aperte pizza e pasta. Un progetto di ricupero di identità del rapporto
territorio cibo, con il richiamo al cibo della tradizione ambrosiana,
è stato approvato e finanziato in settembre dalla CCIA di Milano
a favore dell'EPAM e l'Associazione Ristoratori. Ne era stata protagonista
la Delegazione di Milano Internazionale della Accademia Italiana della
Cucina, su mia iniziativa. Tipicità alimentare e territorio. Parliamone, innanzi
tutto. La diocesi le ha conservate e lasciate evolvere per 17
secoli.
AGORA AMBROSIANA Sede provvisoria:
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