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EVENTI
DOLCETTO: CONFERENZA ISTITUZIONALE IL 19 MARZO
Si svolgerà sabato 19 marzo 2005 alle ore 16.30,
ad Acqui Terme (AL), presso il Grand Hotel Nuove Terme l´incontro
dal titolo: "Conferenza istituzionale sul vino Dolcetto", organizzato
dall´Enoteca del Piemonte e dal Distretto dei Vini Sud Piemonte,
con il patrocinio della Regione Piemonte.
Tra i relatori Ugo Cavallera, Assessore all´Agricoltura della Regione
Piemonte, Pier Domenico Garrone, presidente di Enoteca d´Italia
ed Enoteca del Piemonte, Flavio Accornero, presidente del Distretto Vini
Sud Piemonte, Michela Marenco, presidente dell'Enoteca Regionale di Acqui
"Terme e Vino" e produttrice di Dolcetto d"Acqui, Paolo
Ricagno, presidente Consorzio di Tutela Vini d'Acqui, Rosanna Stirone,
Amministratore Unico Tenuta La Cannona, Dora Marchi, Enosis e Lorenzo
Tablino, enologo.
A moderare l´incontro sarà il giornalista Roberto Rabachino,
coordinatore nazionale del Territorio di A.S.A. - Associazione Stampa
Agroalimentare, direttore della rivista Il Sommelier e direttore di TG
Gusto Italia Channel.
I numeri relativi alla doc del Dolcetto sono le seguenti: la superficie
vitata è di 4.884,19 ettari (12,38% della superficie vitata piemontese);
le aziende iscritte all'albo vigneti risultano essere 4.970 (12,81% delle
aziende vitivinicole); la produzione del 2003 è stata di 161.935
ettolitri (10% della produzione di vini a denominazione di origine del
Piemonte).
"Il Dolcetto con i suoi 6.400 ha - dichiara Ugo Cavallera, Assessore
all'Agricoltura della Regione Piemonte - costituisce il 3° vitigno
del Piemonte (dopo Barbera e Moscato). Si tratta di un vitigno in grado
di esprimere vini con caratteristiche e peculiarità ben distinte
a seconda del territorio in cui viene prodotto; infatti ben sette sono
i vini a Doc cui da origine (Dolcetto di Ovada, Acqui, Asti, Alba, Diano
di Alba, Dogliani, Langhe Monregalesi).Si tratta di vini che grazie alla
Denominazione di Origine si sono avviati su un percorso di qualificazione
e valorizzazione, che ha permesso anche ad aziende viticole di piccole
e medie dimensioni, in forma singola o associata, di affermarsi sul mercato
dei vini di qualità, espressione di uno specifico territorio. Proprio
grazie a questa evoluzione è stato possibile salvaguardare e consolidare
una valida attività agricola come asse portante dello sviluppo
economico e di presidio del territorio di importanti aree della nostra
regione."
"Il Dolcetto - afferma Pier Domenico Garrone - è uno dei vitigni
tradizionali più diffusi in Piemonte e possiede 7 Denominazioni
di Origine. L'attuale situazione di mercato richiede una verifica qualitativa
del prodotto e un rilancio promozionale dello stesso in funzione del profondo
legame con il territorio. La Conferenza Istituzionale che ad esso viene
dedicata, è come le precedenti su Barbera e Moscato, un'occasione
per sviluppare un concreto confronto e dialogo tra le istituzioni, i produttori
e gli operatori di filiera per ottimizzare la ripartizione delle risorse
e orientare efficacemente i progetti in attuazione".
"Il vitigno Dolcetto - sostiene Flavio Accornero - è sicuramente
da ricondursi alla storicità dell'enologia piemontese, un vitigno
che consente la degustazione di un vino dai quadri armonici intensi, complessi
e accattivanti, a volte penalizzato da un' indicazione che crea confusione
sulle reali caratteristiche organolettiche e dalla molteplicità
delle denominazioni a Doc. Irrinunciabile un suo rilancio facendo emergere
le tipiche biodiversità delle zone di produzione. "
Informazioni : Enoteca del Piemonte - 011/6677667
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