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Cibo, Fava: non dimenticarne il valore storico

"Troppo spesso diamo per scontato il cibo e, così facendo, molto spesso perdiamo di vista quello che è il valore sociale, culturale, storico, ma anche economico degli alimenti. In una fase di crisi abbiamo al contrario dati in controtendenza sull'agroalimentare. E parliamo di segmenti del mercato che talvolta stentano di trovare remunerazione, ma che riescono ad affermarsi con successo in giro per il mondo". È il messaggio dell'assessore all'Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che ha partecipato all'iniziativa "Good Food in Good Fashion", in programma a Milano dal 19 al 24 febbraio e di cui l'assessorato è Regione è sostenitore, insieme all'associazione culturale Maestro Martino, presieduta dallo chef Carlo Cracco.
 
NEL TOP DELLA RISTORAZIONE - L'evento coinvolgerà nove luoghi top della ristorazione milanese, con l'obiettivo di promuovere i prodotti, l'agroalimentare e la cultura enogastronomia lombarda. "L'agricoltura sta vivendo una fase anticiclica, ha contribuito a sostenere le esportazioni che per la prima volta, nel 2013, hanno superato il comparto dell'automotive - ha ricordato Fava -. Bene, partiamo da qui, dalla bontà e dalla qualità dei nostri prodotti, utilizzando tutti i canali della comunicazione. La Lombardia è stata considerata al primo posto in Italia solo per la grande industria. Questo è vero, ma bisogna rimarcare il concetto che è anche la prima regione agricola d'Italia, con una produzione agroalimentare che sfiora il 20% del totale nazionale. Questo ci porta ad essere la prima regione agroalimentare d'Europa, se non del mondo, quando ci riferiamo alla qualità".
 
SOSTENIAMO EVENTO - La Lombardia sostiene, dopo l'esperimento pilota dello scorso autunno, il progetto "Good Food in Good Fashion", anche in ottica di Expo 2015. "Un evento internazionale che non dovrà limitarsi alla fase espositiva - dice Fava - ma che permette alla Lombardia di condividere le proprie strategie sul piano politico per la tutela dei prodotti agroalimentari con tutti i 143 Paesi che ad oggi hanno aderito all'Esposizione Universale".
 
MILANO CAPITALE - Milano sarà la capitale mondiale del cibo e i suoi territori, sostiene l'assessore lombardo, "dovranno essere gli ambasciatori delle risorse del territorio, coniugando la moda, che è la massima sublimazione del gusto, alla storia, la tradizione e la capacità lombarda di produrre alimenti di eccellenza".
 
ESPERIENZA TOTALIZZANTE - Carlo Cracco, cuoco di fama internazionale e presidente dell'associazione culturale Maestro Martino, ha spiegato la missione degli chef, cioè "far capire che il ristorante è un'esperienza a 360°, che mette in tavola il meglio di quel che trasforma, fino al servizio. Vorremmo poterlo fare sette giorni su sette e tutto l'anno".
 
METTIAMO IN RETE FILIERA - Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia, ha fatto i complimenti all'iniziativa sostenuta dall'assessorato regionale all'Agricoltura. "Finalmente - ha dichiarato Prandini - riusciamo a mettere in rete tutta la filiera, dalla produzione fino alla tavola, rivolgendoci non soltanto ai cittadini, ma a tutti i visitatori internazionali. Oggi l'agricoltura torna a rappresentare la tutela del territorio e contribuisce a rimettere al centro il tema della qualità e delle prodizioni agricole territoriali, anche in un'ottica di educazione alimentare".
(www.regione.lombardia.it)



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