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Turismo termale e buona tavola



Per festeggiare i 40 anni della sua costituzione, l’associazione Ristoranti Regionali-Cucina Doc (www.ristorantiregionali.it) ha scelto la verdeggiante cornice dell’ Hotel Terme Imperial di Montegrotto Terme (Padova), circondato da 30.000 mq. di parco, con spettacolari piscine termali, A guidare la scelta è stato il desiderio di offrire ai ristoratori del gruppo la possibilità di una pausa salutare in una struttura eccellente che offre, accanto all’unicità terapeutica delle acque dei Colli Euganei, già conosciute in epoca romana, una particolare attenzione alla buona tavola. Luogo ideale, quindi, per presentare un incontro enogastronomico realizzato con due convivi Doc: due cene preparate con piatti tipici cucinati da ristoratori provenienti dai luoghi di origine delle ricette, a garanzia della loro autenticità .

Sono state approntate specialità di otto regioni: Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Toscana, Trentino, abbinate a vini adeguati, in un clima di amichevole confronto. Hanno partecipato all’incontro 130 ospiti: ristoratori, giornalisti provenienti da diverse regioni ed anche alcuni turisti svizzeri e tedeschi, che hanno molto apprezzato la cucina tipica italiana e, con la loro partecipazione, hanno realizzato uno degli obbiettivi che da sempre guida l’associazione: promuovere il turismo attraverso l’enogastronomia regionale, che con i suoi diversi sapori esprime la complessa cultura del nostro Paese.

Il convegno si è aperto con due eccellenze dell’enogastronomia: Animante Franciacorta Brut – Barone Pizzini, primo produttore biologico in Franciacorta , dove l’associazione è nata nel 1974, accompagnato da una degustazione di Trentingrana : prodotto di particolare dolcezza, privo di conservanti, ottenuto da latte di bovine alimentate senza Ogm.

La Lombardia è stata rappresentata dai ristoranti: Posta al Castello di Gromo con Delizia del Posta abbinata al Valcalepio Bianco di Medolago Albani; La Trota di Laxolo di Brembilla con Polenta Contadina e il Valcalepio Rosso di Bonaldi; la Terrazza Manzotti di Canonica d’Adda ha preparato Dolcezza alle mele sposata al delicato ed elegante Moscato d’Asti di Bera; la Trattoria del Tone ha proposto Sinfonia di dolci al Cioccolato Icam , abbinata a Soffio di Sole, il passito dal gusto pieno ed avvolgente, ottenuto dalla vendemmia tardiva di uve Vermentino, appassite al caldo sole di Sardegna, prodotto dalla Cantina Santa Maria la Palma di Alghero. Dal Trentino la Lombata di cervo in salsa di Teroldego con pistacchi tostati, tortino di verza brasata e piccolo tortel di patate presentata dal ristorante Da Pino di San Michele all’Adige, accompagnata da Teroldego Castel Firmian del gruppo Mezzacorona
La Toscana ha visto in campo Montecatini Terme con il ristorante Mare Mosso, che ha scelto, in abbinamento al suo Sformatino di zucchine e fiori di zucca su fonduta di pecorino toscano, il Vermentino di Sardegna Doc Blu, ancora della Cantina Santa Maria la Palma di Alghero; Volterra con un gustoso cinghiale cucinato da Genuino Del Duca, titolare dell’omonimo ristorante ed anche produttore del vino in abbinamento al piatto: Marcampo, prodotto nelle vigne alle porte della nota località turistica.

L’Emilia Romagna e le Marche sono state rappresentate rispettivamente da: ristorante La Posada di Rivabella di Rimini con la Scaloppa di Branzino cotta al vapore con tortino di finocchi e pesto di rucola abbinata ad un vivace Pagadebit di Celli e dal ristorante Al Soldato di Ventura di Gradara con i Passatelli in brodo di pesce, sposati al Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC, prodotto da Barone Pizzini nella sua tenuta di Pievalta (Ancona) da agricoltura biodinamica. Molto apprezzata, infine, la Minestra di Scarola, eccellente piatto campano presentato dalla Trattoria Da Peppina di Forio d’Ischia abbinata a Per’è Palummo, prodotto sull’isola dalla Cantina Tommasone.

Un festival di sapori ha festeggiato i primi quarant’anni di un gruppo di ristoratori impegnati ed appassionati. Alcuni di loro hanno passato il testimone alla nuova generazione che lo ha raccolto con entusiasmo e continua, con capacità, il lavoro dei genitori

Marinella Argentieri





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