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EVENTI
Rievocazione dell’Assedio
al Castello di Monticello d’Alba (Cuneo)
sabato 31 maggio e domenica 1° giugno 2014
Siamo in Piemonte e precisamente a Monticello d’Alba (Cuneo), nelle
terre del Roero dove tutto è storia, leggenda, mistero e a condurmi
in questo maniero è un invito alla conferenza stampa di presentazione
dell'evento "Rievocazione dell'assedio al castello di Monticello
d'Alba" che si terrà domenica 18 maggio 2014 presso il Castello
di Monticello d'Alba (CN).
Il programma prevedeva:
Visita guidata nelle sale del maniero.
Presentazione dell’iniziativa “Rievocazione dell’assedio
al castello” in programma il 31 maggio e il 1° giugno 2014.
Dimostrazione di combattimento medievale con la Compagnia dell’Artiglio
del Drago.
Presentazione della “Fondazione Theodora” a cui verrà
devoluto una parte del ricavato.
Rinfresco presso la “Foresteria Conti Roero”.
Sono intervenuti: la Contessa Elisa Roero di Monticello; il Sindaco di
Monticello d’Alba, Monica Settimo; il Vicepresidente della Fondazione
CRC, Antonio Degiacomi; il Presidente della Ass. Turismo in Langa, Filippo
Ghisi e il Direttore Generale della Fondazione Theodora Onlus, Emanuela
Basso Petrini.
Tra i numerosi ospiti, oltre ai giornalisti locali si notava la presenza
di giornalisti collaboratori di testate giornalistiche e siti internazionali.
Dimostrazione di combattimento medievale con la Compagnia dell’Artiglio
del Drago
Dall’alto della collina il castello
domina la vallata, come un faro ne seguiamo la rotta salendo verso il
Borgo e raggiungendo il piazzale della chiesa antistante l’ingresso.
Il panorama è stupendo e spazia sulle colline vitate. Qui e là
i tetti dei casolari spezzano il verde dei campi delineati da boschi e
vitigni. I campanili svettano sui tetti dei paesi e sulle sommità
delle colline si ergono i castelli, baluardo alle invasioni di barbari
e altri feudi, finchè lo sguardo si perde all’orizzonte dove
le montagne innevate delineano il Piemonte e maestoso si erge il “Gigante
di pietra”: il Monviso.
Le mura del castello si alzano imponenti, maestose in tutto il loro possente
baluardo difensivo, con quelle strane torri inspiegabilmente diverse l’una
dall’altra: la torre simboleggia la potenza, è il simbolo
della colonna che sorregge il mondo, ma anche del potere che domina su
tutto e anche la sua forma ha un significato, ma non sarà solo
questa stranezza a colpirmi e ad incuriosirmi, noterò stranezze
nella Sala di Diana, nel Segno Devozionale lasciato sul monte Rocciamelone
in Valle di Susa, che si sa è un monte magico-misterioso, e in
alcuni altri particolari: ma questo è un altro racconto, seguitemi
nella mia rubrica STORIA, MISTERI, FOLCLORE e scoprirete i mille e un
mistero del Roero, del Castello di Monticello d’Alba e dei Conti
del Roero.
Sinistra: la sala delle armi - Destra: secoli di storia: gli antenati
Dalla piazza della chiesa le mura e il
cancello delineano il Parco e la strada che sale al castello, percorribile
a piedi.
Il campanile batte cinque rintocchi.
Il nostro appuntamento è per le 17, in anticipo per consentirci
di fotografare l’interno del castello senza disturbare il momento
della conferenza e ci incamminiamo pensando di percorre il breve tratto
in una manciata di minuti!
La salita è irta e a curve, difficoltosa per chi, come noi, è...
“diversamente giovane” e arranca faticosamente tra una sosta
e un sospiro compiaciuto davanti allo stupendo panorama che circonda l’altura
su cui sorge il maniero, ma ne vale la pena!
Salendo incrociamo un enorme cane, se non lo avessi accarezzato avrei
giurato che era... un pony e sorridendo lo immagino con la sella!
la Contessa Elisa Roero di Monticello con la figlia
Giunti in cima, davanti a noi un imponente pianta si staglia verso il
cielo e l’altezza è quella del castello: immagino che siano
coetanei! Le radici affondano nel terreno quasi a voler proteggere quel
suolo che ha visto secoli di storia e di battaglie, in un susseguirsi
di generazioni di nobili dame e cavalieri e immagino che ogni radice possa
raccontare storie di vita e di morte, di gioie e dolori, di vittorie e
sconfitte, e come un menestrello narrare di amori di giovani fanciulle
e principi azzurri.
Ed ecco giungere la Contessa Elisa Roero di Monticello. Inconfondibile
figura tra altre presenze, si nota per quella signorilità che contraddistingue
“certi” nobili, ma che contemporaneamente lascia stranamente
trasparire semplicità, direi “famigliarità”,
che mette subito a proprio agio, ma con rispetto! Le sue stesse parole,
nel narrare la storia del nobile casato, confermeranno che questo castello
è diverso da tutti perchè “è vivo”, pur
racchiudendo secoli di storia e nobiltà: più che un feudo
di conti è... una casa!
1. la campana di Chiara - 2. il “Naso rosso” di Theodora
Onlus - 3. si sorride con il cane... coccolone
Il castello “è’ vivo”
e lo dimostrano quelle strane mescolanze su tavoli e mensole, dove accanto
ai quadri degli antenati e alle foto dei nonni, bisnonni e trisavoli,
si notano quelle più recenti del loro matrimonio, delle figlie,
e della loro vita quotidiana!
1. il Conte Aimone Roero di Monticello - 2. scherzi... da frate: “Ti
faccio solo sentire il profumo e me lo bevo io!”
Passato, presente e futuro si amalgamano
in una perfetta simbiosi che sin’ora ho riscontrato solo nell’odierno
Conte Aimone Roero di Monticello e nella Contessa Elisa Ricardi di Netro,
con le figlie Lucrezia, Domitilla e Clotilde.
Considero che prima di tutto la loro nobiltà sia “un anima”
nobile, più pregevole dei titoli nobiliari e sono molte le cose
che mi hanno colpita.
Ascolto la Contessa Elisa mentre racconta le origini del nobile casato
dei Roero e mi accorgo che sto... ascoltando e parlando con secoli di
storia che lei rappresenta e mi viene spontaneo domandarle se è
consapevole di questo e cosa comporta, di come si vive in un luogo in
cui ogni cosa racconta secoli di storie e leggende.
la Foresteria
E’ come vivere semplicemente una
bella fiaba che lei stessa narra alle figlie insegnandole a non dimenticare
la storia dei propri antenati, ma a vivere nel presente. Nelle sue risposte
non c’è aristocratica presunzione arrogante, ma una risposta
semplice, che però rispecchia la personalità di chi valuta
più l’anima degli uomini che il loro blasone: per questo
quel castello somiglia di più ad una casa ed è vivo e accogliente!
si degusta e si sorseggiano i vini del Roero
Ogni castello ha un fantasma! Deve avere
un fantasma sennò... che castello sarebbe? E così sorride
avvicinandosi alla campana posta all’ingresso della cappella narrandomi
la leggenda di Chiara, la giovane fanciulla che perse il futuro marito
poco prima delle nozze e dal dolore si lasciò morire: da allora
vaga per le stanze del castello alla ricerca dell’amato e di tanto
in tanto suona la campana per chiamarlo!
Un altro segno della dolcezza dei Conti Roero di Monticello è l’amore
per gli animali, tanto da raccontarmi come si preoccupò per un
povero uccellino che credeva imprigionato nel pozzo del cortile interno
e della felicità scoprendo che aveva un nido ed entrava ed usciva
da un foro. Cose semplici, ma umane che ti colpiscono e ti accorgi di
quanto quei “sangue blu” somiglino a noi: stessi sentimenti,
stesse emozioni e sensazioni.
E non è mancato un altro gesto a commuovermi quando mentre dava
il benvenuto agli ospiti, senza sciocche formalità, ha preso in
braccio il cagnolino piccolo che piangeva.
Dopo l’intervento degli ospiti si è passati alla visita al
castello e nel cortile interno si è assistito ad un duello... con
morti e feriti, e si è finito con un corpo a corpo di spade e poi
senz’armi tra un armigero e un prete dove non è mancato lo
spazio umoristico quando l’armigero ha chiesto al frate se ne aveva
abbastanza e di chiudere il duello con... due birre fresche!
stuzzicanti golosità alla “Foresteria” del castello
Ottima Dimostrazione di combattimento medievale
dell’Associazione Culturale Compagnia dell’Artiglio del Drago.
Sorrisi e applausi alla consegna dei “nasi rossi” donati dal
Direttore Generale della Fondazione Theodora Onlus, Emanuela Basso Petrini
e anche qui la Contessa ha dimostrato un lato umano per i problemi dei
bimbi malati e un pizzico di humour non esitando ad indossare il “naso
rosso simbolo della clownterapia”.
Al termine si è passati nella Foresteria dove ad attendere gli
ospiti c’erano delizie gastronomiche in gran quantità, annaffiate
dal buon vino roerino.
A raggiungerci è stato il Conte Aimone Roero di Monticello: tale
e quale alla consorte Elisa di Roero! Stessa semplicità, stessa
simpatia, stesso sorriso e cortesia!
Questa è la vera nobiltà!
Il nostro viaggio volge al termine, ancora due righe sulla manifestazione
del 31 maggio e del 1° giugno, anche se ho preferito narrarvi dei
suoi abitanti perchè la storia del nobile casato dei Roero la troverete
ovunque, e nel mio prossimo articolo, ma la storia dei nobili Conte Aimone
Roero di Monticello, e della Contessa Elisa Ricardi di Netro la potrete
leggere solo andando a visitare il loro castello... casa...
Numerosi ed interessanti gli eventi che daranno vita ad incontri tra storia,
leggenda, folclore, gastronomia e divertimento che coinvolgeranno anche
i più piccoli attraverso manifestazioni tutte dedicate a loro.
Sabato
31 maggio e domenica 1°giugno, dalle 10 alle 19, il castello dei Conti
Roero di Monticello d’Alba si animerà di armigeri per la
rievocazione dell’assedio, proponendo visite al maniero con guide
e figuranti in costume medioevale, in contemporanea ci sarà “L’angolo
degli artigiani” il mercato dell’artigianato e per i piccini
la “Locanda degli elisir” il laboratorio per scoprire e conoscere
le erbe.
Se amate le favole e le leggende, alle ore 11, Maurizio Rosso vi condurrà
nella “Leggenda del cavaliere veloce” un entusiasmante libo
da leggere tutto d’un fiato. Se amate gli animali non perdetevi
il rito della rimessa in libertà dei volatili trovati feriti e
curati con la collaborazione della LIPU, alle ore 16.
Uno spazio storico sarà l’allestimento del campo, nel Parco
alle ore 17 e per terminare potrete degustare la deliziosa apericena presso
la Foresteria dei Conti Roero, alle ore 19.
Domenica 1 giugno il programma riproporrà le visite al castello,
L’Angolo egli artigiani, La locanda degli elisir, ma ad ogni ora
si rivivranno tutte le fasi dell’Assedio al Castello dei Conti Roero,
con la collaborazioni della Compagnia dell’Artiglio del Drago, i
musici della Compagnia del Coniglio, i combattenti e gli antichi mestieri
di Castrum Montis, la Compagnia dell’Orso Nero e quella di Il Mastio
e i Cavalieri Templari del Nord Ovest (curioso riferimento agli storici
Templari...) e la voce narrante di Paolo Tibaldi.
Alle 10 si rivivrà la sveglia nell’accampamento dell’esercito
dei Roero, alle 11 si incontreranno giullari e musici e alle 12 riscopriremo
gli antichi mestieri mentre alle 13 potremo pranzare con i figuranti e
alle 15 ci si preparerà per l’assedio con le prove di combattimento
che faranno da sfondo, alle 17, all’assedio vero e proprio, dove
il malvagio Lodovico Malabaila verrà sconfitto e incarcerato.
Dalle 10 alle 24, nel Parco, potrete deliziarvi con agnolotti, pesce,
pollo e patatine, agnolotti, vini del Roero e altre stuzzichevoli golosità
e se amate la musica, per voi dalle 19 alle 24 ci sarà “L’evento
tricolore”.
Alle 22 è la volta dei comici di Zelig, gratis per tutti. Sul palco
Rokko il Gigolò, Andrea di Marco, Bruce Ketta, Marco della Noce,
e a finire dj set per tutti.
Ingresso al Parco, visita guidata ai giardini storici, possibilità
di assistere agli interventi e agli spettacoli: € 4.
Se si vuole anche entrare a visitare il castello, in compagnia delle guide
e dei figuranti: il prezzo parco+castello è di 8 euro.
L’abbonamento per i due giorni è di € 10.
Va ricordato che il ricavato dei banchi enogastronomici e della serata
verrà devoluto alla Fondazione Theodora ONLUS, “Clow per
i nostri bambini in ospedale”, www.theodora.it.
La locandina è ricca di divertimenti che proseguiranno sino a Natale,
con spazi di divertimenti, storia, cultura e gastronomia per tutti.
Info www.castellomonticello.it
- www.turismoinlanga.it
di Alexander Màscàl e
Matteo Saraggi - ASA
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