EVENTI
Una Giornata sull’educazione alimentare,
intervista all’On. Cenni
Sensibilizzare alla cultura del cibo, alla
sicurezza e qualità alimentare. E’ l’obiettivo della
proposta di legge della deputata Susanna Cenni (Pd) che prevede l’istituzione
di una Giornata nazionale sull’educazione alimentare. Se l’iter
parlamentare andrà a buon fine la Giornata si celebrerà
ogni 16 ottobre, in occasione della Giornata mondiale sull’alimentazione. Per
approfondire l’iniziativa capirne i contenuti e le origini Help
Consumatori ha intervistato l’On. Cenni proprio partendo dalle origini.
Onorevole, come è nata l’idea di una Giornata sull’educazione
alimentare?
Da anni mi occupo di questo tema e da sempre ho riscontrato una grande
sensibilità tra le donne del mondo agricolo e imprenditoriale,
delle associazioni, della scuola. Esistono già molte iniziative
spontanee femminili, per questo sono sicura che introdurre la Giornata
sull’educazione alimentare porterà a grandi risultati concreti.
Ho molto apprezzato le dichiarazioni del Ministro Martina e l’auspicio
per il futuro sarebbe quello della introduzione di un’ora di educazione
alimentare durante le ore scolastiche.
Educazione alimentare obbligatoria
a scuola, ci vorrebbe in Italia?
Assolutamente sì: sebbene il nostro Paese sia maestro in materia
di qualità alimentare non mancano bambini che pensano che le uova
siano un prodotto da supermercato e che escano dalla fabbrica e non che
derivino dalla attività agricola. La dieta mediterranea e l’origine
dei prodotti saranno tra le “materie” fondamentali dei percorsi
incentivati dalla Giornata.
Un’occasione per dare unitarietà
alle tante iniziative derivanti da soggetti diversi sul tema…
Il tema è rilevante e raccoglie una grande attenzione e la Giornata
sarà sicuramente l’occasione per far dialogare i tanti soggetti
impegnati, volontariamente e non, sull’educazione alimentare nelle
scuole. Inoltre, nei prossimi mesi a Bruxelles si aprirà un dossier
proprio sulla formazione alimentare dei più piccoli.
La Giornata sarà celebrata
nelle istituzioni scolastiche, quale è stato il percorso condiviso
con il mondo della scuola?
Tra le firmatarie delle proposta di legge ci sono molte colleghe della
Commissione scuola e affari sociali a dimostrazione di come l’agricoltura,
salute e cultura sono l’asse fondamentale attraverso il quale si
muove questa iniziativa.
Prevenire l’obesità
infantile significa prevenire molte malattie croniche dei cittadini del
futuro ma anche un importante risparmio in termini di costi sanitari e
sociali.
E’ chiara e condivisa la convenienza per lo Stato nel garantire
a tutti una adeguata educazione alimentare e non solo per i costi sanitari
e sociali dell’obesità ma anche dei tanti disturbi alimentari
che si diffondo anche grazie a messaggi culturali sbagliati. Il Sistema
Sanitario continua a intervenire per arginare e prevenire questi problemi.
Investire nell’educazione alimentare e in una cambiamento culturale
porterebbe grandi vantaggi alla salute dei bambini e delle loro famiglie,
quindi anche degli adulti.
Il prossimo novembre si svolgerà
la Seconda conferenza internazionale sulla nutrizione organizzata dalla
FAO e dall’OMS e un tema centrale sarà quello della malnutrizione
del pianeta. Onorevole Cenni pensa che si potrà mai superare il
paradosso di un mondo dove c’è chi si ammala di obesità
e chi di malnutrizione?
Noi viviamo in un mondo dove un terzo della ricchezza è ancora
allocato nei paradisi fiscali. Il tema dell’equità della
distribuzione delle risorse è essenziale soprattutto in materia
alimentare. Per questo rimango perplessa quando si prevede la necessità
di un aumento della produzione agricola per poter sfamare le generazioni
del futuro. E’ necessario lavorare a livello di politiche internazionali
e mi auguro l’Expo 2015 non sia solo una grande fiera ma l’occasione
per incentivare queste politiche a livello globale.
( Silvia Biasotto - www.helpconsumatori.it)
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