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EVENTI
Al via la settimana europea dei parchi
Sino al 2 giugno, ciascuno può raccontare proprie emozioni
Uscite subacquee con pulizia dei fondali, escursioni, visite guidate,
pic-nic sostenibili, pulizia della spiagge, visite ad aziende agricole
dei parchi, trekking, liberazione di rapaci, itinerario turistici ed enogastronomici,
attività di educazione ambientale, mostre, visite speleologiche.
Questo e tanto altro si svolgerà nell'ambito della ''Giornata Europea
dei Parchi'', in programma dal 24 maggio al 2 giugno, nei Parchi, nelle
Riserve e nelle Aree marine protette lungo tutta la penisola e in tutta
Europa.
L'iniziativa della Federazione Europea dei Parchi (EUROPARC) si festeggia
il 24 maggio per ricordare il giorno in cui, nell'anno 1909, venne istituito
in Svezia il primo parco europeo. La Giornata avrà come obiettivo
quello di raccontare ''Il mio Parco. La mia Passione. La mia Storia'':
attraverso storie, musica, video e altre forme d'arte, i gestori delle
aree protette daranno l'opportunità a tutti di raccontare la propria
esperienza e le proprie emozioni vissute all'interno di un Parco.
Nel nostro Paese, spiega Legambiente, le aree protette hanno saputo legare
in maniera feconda la conservazione della natura allo sviluppo sostenibile
locale promuovendo concretamente la green economy e coinvolgendo molte
realtà territoriali.
''Il nostro patrimonio di aree protette - dichiara Antonio Nicoletti,
responsabile nazionale aree protette di Legambiente - è fondamentale
non solo dal punto di vista naturalistico ma anche per il contributo economico,
culturale e sociale che queste apportano al Paese. Per rilanciare l'azione
dei parchi in questa fase difficile e per valorizzare il contributo delle
aree protette auspichiamo che il Ministro dell'Ambiente promuova la terza
Conferenza nazionale delle aree protette da svolgersi in un'ottica di
respiro nazionale ed europeo e d'intesa con le Regioni e le autonomie
locali, con il contributo delle associazioni ambientaliste e del mondo
della ricerca, delle forze produttive, economiche e sociali e con tutti
coloro che vivono in questi territori, spesso marginali, e ne sono i custodi
rappresentando i nodi della rete di conservazione e di socialità
fondamentali per mantenere integri questi luoghi fragili ma straordinari''.
(www.ansa.it)
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