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1 giugno: tutto il mondo festeggia il “World Milk Day”

Con la “Giornata mondiale del latte“ la FAO vuole valorizzare quest‘importante alimento caratterizzato dall’alto valore nutrizionale e dalla bassa densità energetica. Nel 2012 i consumi mondiali hanno raggiunto i 201 miliardi di litri. In Italia il latte si conferma la bevanda più diffusa dopo l’acqua.

E’ giunto alla sua 13esima edizione il “World Milk Day”, patrocinato dalla FAO per sensibilizzare i consumatori sul ruolo e sull’importanza del latte e delle sue mille forme, dai formaggi alla panna, dal burro allo yogurt.
Anche Assolatte aderisce alla manifestazione che sabato 1 giugno vedrà coinvolto tutto il mondo nella celebrazione di quello che da 8.000 anni rappresenta il primo alimento per ogni essere umano che viene al mondo. E che oggi è l’alimento “glocal” per eccellenza, visto che viene consumato ovunque ma con profonde differenze locali che ne testimoniano il radicamento nelle realtà territoriali. In Europa si usa principalmente latte di mucca, e in misura minore di capra o di pecora; in India e Malesia il latte di bufala, in Lapponia quello di renna, in Medio Oriente quello di cammella o di asina, e in Madagascar quello di zebù.

Il semplice gesto di bere una tazza di latte caldo o di rinfrescarsi con un bicchiere di latte freddo consente di assicurarsi tanti importanti nutrienti:
- proteine di qualità, perché contenenti in quantità elevata tutti gli amminoacidi essenziali;
- grassi importanti per fornire energia ed acidi grassi essenziali;
- carboidrati come il lattosio, che migliora la capacità dell'organismo di assorbire il calcio e lo zinco, e come gli oligosaccaridi, che agiscono positivamente sulla salute, stimolando la crescita dei batteri probiotici;
- minerali (in particolare calcio e fosforo), presenti in un rapporto ottimale e facilmente assimilabili;
- vitamine che aiutano la salute e la bellezza, come la A, la C, la D, la E, la K, l'acido folico e la riboflavina;
- “componenti funzionali”, ossia molecole presenti in quantità minori che svolgono funzioni fisiologiche benefiche per l'uomo. Come i peptidi, che hanno effetti antiossidanti, antipertensivi, antinfiammatori e immunomodulanti.

I nutrizionisti di tutto il mondo definiscono il latte un alimento “a bassa densità energetica e ad alta densità nutrizionale” poiché fornisce un elevato numero di nutrienti ma con poche calorie: 100 g di latte scremato forniscono 36 kcalorie mentre 100 g di latte intero apportano 64 kcalorie. Essendo più nutriente che calorico il latte è un alleato importante di chi si mette a dieta. “Le evidenze scientifiche dimostrano che gli alimenti a bassa densità energetica giocano un ruolo importante nelle diete ipocaloriche e nelle diete di mantenimento del bilancio energetico, perché forniscono adeguate quantità di nutrienti ma con minore energia” sottolinea Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca dell’INRAN (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione).
Nonostante queste fantastiche caratteristiche, riconosciute dalla FAO a livello mondiale, il latte è spesso vittima di campagne denigratorie pseudo-scientifiche veicolate soprattutto sul web e incentrate sui suoi presunti effetti negativi sulla salute umana. Si tratta di vere e proprie leggende metropolitane, prive di qualsiasi fondamento scientifico. “Il latte e i suoi derivati sono presenti nelle raccomandazioni nutrizionali ufficiali di tutti i Paesi – spiega Ghiselli – In Italia, le ‘Linee guida per una corretta alimentazione‘ elaborate dall’INRAN suggeriscono di consumare ogni giorno 3 porzioni da 125g l’una di latte o yogurt. Così facendo ci si garantisce tutti i nutrienti di cui questi alimenti sono ricchi, in particolare il calcio, di cui latte e derivati rappresentano la fonte migliore e più significativa presente in natura“.


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