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EVENTI
Parmigiano Reggiano: ad un anno dal doppio terremoto, caseifici aperti
“per dire grazie”
Ad un anno di distanza dal doppio sisma
del 20 e 29 maggio 2012, i caseifici del Parmigiano Reggiano colpiti dal
terremoto rialzano la testa e, in segno di gratitudine per ogni aiuto
ricevuto, per due week end consecutivi aprono le porte a quanti vorranno
vedere i frutti della ricostruzione, effettuare nuovi acquisti solidali
e partecipare a visite guidate all’interno di strutture di trasformazione
e magazzini.
“All’indomani del terremoto – sottolinea il presidente
del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai – i 37 caseifici
colpiti – con danni superiori ai 100 milioni di euro, quasi 600.000
forme cadute, 15.000 classificate come “rifiuto” e distrutte,
8.000 bins di forme avviate alla fusione perché inutilizzabili
altrimenti, 600 allevamenti coinvolti - sono stati sostanzialmente “adottati”
da milioni di consumatori, associazioni, imprese, gruppi spontanei formatisi
sia in Italia che in altri Paesi”. A tutti coloro che hanno partecipato
a questa gara di solidarietà – prosegue Alai - il Consorzio
ha espresso una gratitudine senza riserve, assicurando inoltre assoluta
trasparenza nella gestione dei fondi versati spontaneamente a favore del
Comitato dei caseifici colpiti, la cui assegnazione è già
iniziata sulla base di una ripartizione che tiene conto dell’effettivo
danno subito al netto di quanto sarà recuperabile dalle polizze
assicurative e dai contributi pubblici, la cui erogazione procede comunque
con eccessiva lentezza”.
“Il bilancio delle diverse azioni solidali rivolte ai consumatori
e imprese – sottolinea il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti
– si chiude con un saldo pari a 1.199.332 euro: il dettaglio parla
di 514.233 euro derivanti dalle vendite solidali effettuate dai caseifici
del comprensorio di produzione, 486.614 euro legati alle vendite solidali
effettuate dalle catene Coop Italia, Sigma, Mc Donald’s, Auchan,
Unes e Sogegross, 31.046 euro pervenuti da altri operatori commerciali
e 167.121 euro legati a donazioni spontanee e dirette al Comitato dei
caseifici, tra le quali spicca il contributo di Fatro, impresa italiana
attiva nei prodotti per la salute animale, che, da sola, ha versato 100.000
euro”.
“Una mobilitazione straordinaria - spiega il presidente Alai - che
bene esplicita il legame di tanti persone ed enti rispetto a quest’eccellenza
italiana, tanto che la parola dell’anno 2012 è stata identificata
dall’Università multilingue di Bolzano in “Parmigiano
Reggiano solidale” (l’antiparola è stata “esodati”
– ndr)”.
E’ dunque a questa diffusa attenzione solidale che i caseifici emiliani
e mantovani colpiti dal terremoto rispondono, ora, con un’iniziativa
che non casualmente si intitola “Aperti per dire grazie”:
due fine settimana (25-26 maggio e 1-2 giugno) in cui, come si diceva,
i caseifici apriranno le loro porte e i magazzini per incontrare tutti
coloro – sottolinea Deserti – “che vorranno toccare
con mano i frutti di una rinascita alla quale hanno concorso davvero in
tanti, a partire dagli stessi caseifici dell’intero comprensorio
di produzione del Parmigiano Reggiano”. “Purtroppo –
conclude Deserti – non tutti i caseifici colpiti dal terremoto sono
già in grado di assicurare l’accoglienza e la partecipazione
attiva all’iniziativa, ma anche per questi la rinascita è
vicina”.
L’elenco dei caseifici aderenti all’iniziativa – continuamente
aggiornato – è disponibile sul sito del Consorzio (www.parmigianoreggiano.it).
Centro Stampa Comunicazione Integrata
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