EVENTI
Primo Internatiornal Poultry Forum
12 miliardi di uova prodotte in Italia
per un fatturato di 5,7 miliardi di euro. Il settore si prepara a riunirsi
al primo International Poultry Forum. CremonaFiere lancia la nuova iniziativa
(24 ottobre 2013) in contemporanea con la Fiera Internazionale del Bovino
da Latte. Il punto della situazione sull'andamento e le prospettive del
mercato a livello europeo e gli aggiornamenti sulla normativa comunitaria
con i maggiori specialisti da Olanda, Danimarca, Germania, Inghilterra
e Italia.
Con oltre 5.000 allevamenti industriali
e 40 milioni di galline ovaiole, l'Italia gioca un ruolo di primo piano
nel settore avicolo internazionale. Un settore in fermento che si prepara
a riunirsi al gran completo in occasione del primo International Poultry
Forum, una nuova iniziativa di CremonaFiere al servizio degli imprenditori
avicoli italiani.
Per l'organizzazione di questo primo importante appuntamento, CremonaFiere
collabora con la World's Poultry Science Association, al più importante
organizzazione di settore a livello internazionale.
Le implicazioni della normativa sul
benessere animale in primo piano
“Le ricadute dell’applicazione della normativa sul benessere
animale nell’allevamento delle galline ovaiole, spiega il professor
Achille Franchini, presidente della sezione italiana della World’s
Poultry Science Association, sarà il fulcro del convegno pomeridiano
del Forum. Selezione genetica, implicazioni economiche, welfare e nutrizione
saranno gli argomenti trattati in questo ambito grazie alla partecipazione
di alcuni tra i più illustri esperti in materia a livello internazionale.
Si tratta della professoressa Wiebke Icken, genetista in Ricerca e Sviluppo
presso il Dipartimento dell’Università di Cuxhaven, in Germania;
del professor Hans-Wilhelm Windhorst, economista e membro, tra gli altri
incarichi, del Consiglio di amministrazione della sezione tedesca del
World’s Poultry Science Association; del collega inglese Arnold
Elson, esperto in benessere animale e del nutrizionista italiano Franco
Calini”.
Un comparto produttivo di grande rilevanza
e da sempre all’avanguardia
L’apertura da parte della Commissione europea della procedura di
infrazione a carico dell’Italia, insieme alla Grecia, per non aver
attuato correttamente la Direttiva sul benessere animale delle ovaiole
mette in ulteriore rilevanza il tema in questione, soprattutto se si considerano
i numeri che nel nostro Paese caratterizzano questo segmento produttivo:
nel 2012 abbiamo prodotto qualcosa come 12 miliardi di uova, pari a un
fatturato di 5.750 milioni di euro.
L’allevamento a terra inasprisce
i costi di produzione
“Al di là di qualsiasi considerazione sulle cause della nostra
inadempienza rispetto alla normativa europea – puntualizza Franchini
– è necessario avviare un’analisi approfondita sulle
implicazioni che essa determina per gli allevatori, soprattutto in termini
di costi di produzione, tenuto conto che rispetto all’allevamento
in gabbia, il costo kg/uovo nella produzione di ovaiole a terra registra
un incremento medio che varia dal 10 al 20%. A questo bisogna aggiungere
che la necessità di cambiare l’allevamento per ottemperare
alla Direttiva impone l’ulteriore esigenza di selezionare ceppi
con caratteristiche biologiche diverse da prima. Non ultimo, è
comunque necessario arrivare a valutazioni oggettive rispetto alla questione
del benessere animale delle ovaiole attraverso la visione oggettiva ed
equilibrata di un esperto come è il collega Elson”.
L’appuntamento è quindi fissato
per il 24 ottobre 2013 presso i padiglioni di CremonaFiere, giorno in
cui avrà inizio anche la 68ma edizione della Fiera Internazionale
del Bovino da Latte e la 17ma di Italpig - Rassegna Suinicola di Cremona,
prova tangibile che Cremona va ormai considerata l'indiscussa capitale
della zootecnia italiana.
Paolo Bodini
Responsabile Ufficio Comunicazione di CremonaFiere
Tel. +39 0372-598206
Cell.+39 345-2586239
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