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EVENTI
A Borgo d’Ale tra auto e moto d’epoca,
trattori e... gastronomia
Storia e cultura, folclore e tradizioni, paesaggio ed enogastronomia:
questo è il “tutt’uno” che fa il turismo e se
provate ad eliminare uno degli ingredienti è come vedere una donna
elegante... ma con le ciabatte ai piedi, o bere un bicchiere di Spumante...
nel bicchiere di plastica!
Questo è il turismo e turismo significa viaggiare e non importa
con quale mezzo: a piedi, a cavallo, in bici, moto, auto, nave o aereo.
“Si viaggiare. Dolcemente viaggiare rallentare per poi accelerare.
Gentilmente senza strappi al motore”. Ricordare queste parole
della canzone di Lucio Battisti? Viaggiare per scoprire i paesaggi e la
cultura, per pellegrinaggi o per la gastronomia, e allora ripercorriamo
la storia dei viaggi dell’uomo ad una bella manifestazione a Borgo
d’Ale in provincia di Vercelli, alla “Mostra scambio ed
esposizione di moto e auto d’epoca”, organizzata dal
Club Ruote Storiche del Canavese con uno spazio per la... meccanizzazione
agricola e commerciale di vecchi trattori, motocarri, e altri attrezzi
agricoli a motore.
Ma non è mancato uno spazio di quelli che sono gli attuali souvenir:
la gastronomia!
Per l’occhio attento, o se preferite... indiscreto di chi fa il
nostro mestiere non sono mancati spunti per scattare foto curiose, alcune
su personaggi insoliti, altre su graditi piccoli “visitatori”
a quattro zampe, altre con spunti umoristici un pò... trasgressivi
e molti sulle insolite presenze tra le due e quattro ruote... di vecchi
oggetti che ci ricordano l’infanzia.
Ma meglio delle parole ci si esprime con le immagini e quindi vi lascio
in compagnia dei nostri scatti fotografici e... come diceva Sant’Agostino:
“Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono
solo una pagina”. Si, viaggiate, ma portando con voi il vostro
cagnolino: per fortuna sono molti quelli che vi accoglieranno nel loro
locale.
Viaggiare, ma senza dimenticare che non ci sono solo le mete lontane:
le terre più sconosciute sono proprio quelle che avete dietro l’uscio
di casa e spesso... non sapete o non conoscete o peggio ancora ne siete
indifferenti e magari dietro l’uscio si nasconde qualcosa per cui
altri percorrono chilometri e chilometri per venirle a vedere!
Roger Bacon (1200), scienziato, alchimista, occultista,
filosofo inglese e frate francescano, già nel XIII secolo affermava
che “Un giorno l’uomo costruirà dei carri in grado
di muoversi da soli, senza essere spinti o tirati da animali, le navi
saranno sempre più grandi e veloci e senza i rematori e basterà
solo in uomo a pilotarle. Macchine alate potranno sollevarsi in volo,
come gli uccelli”.
Il primo veicolo capace di muoversi da solo fu la cosiddetta “macchina
azionata dal fuoco”, il carro di Cugnot, progettato nel 1769 e in
grado di muoversi alla velocità di... circa 10 km l’ora grazie
ad un motore a vapore, ma quasi incapace di sterzare il prototipo si distrusse
contro un muro. Questo “carro a vapore” è conservato
nel museo a Parigi e un’altra versione si può tuttora ammirare
al Museo dell’Automobile di Torino.
Occorse un altro centinaio di anni per vedere in funzione i modelli, come
quelli di Carl Benz, e Isaac de Rivas che nel 1802 mise a punto una vettura
con motore a combustione interna.
Trentasette anni dopo nacque la prima auto elettrica di Robert Anderson.
A gas troviamo quella del belga Etienne Lenoir del 1860, mentre Innocenzo
Vanzetti nel 1864 creò la prima autovettura a vapore che circolava
sulle strade.
Il primo motore a benzina fu inventato e brevettato nel 1882 da Enrico
Bernardi, che nel 1884 applica un piccolo motore al triciclo a legno del
figlio e gli fa percorrere le strade di Quinzano (Verona): indubbiamente
il primo esempio di “moto”. Solo nel 1894 realizzò
la prima automobile italiana, preceduto da francesi e tedeschi.
Nel 1896 a Padova nasce la prima fabbrica italiana di automobili che esordisce
con ben 150 vetture “Bernardi”.
Nel 1899 a Torino nasce il marchio automobilistico Fiat, la casa produttrice
di automobili simbolo di Torino e dell’automobile e con essa la
storia dell’automobile!
di Alexander Màscàl e Matteo Saraggi
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