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ENTI E
MINISTERI
Riorganizzazione Mipaaf: risparmi per 15,3
milioni di euro
Risparmi per 15,3 milioni di euro ed una riduzione significativa della
struttura ministeriale: i dirigenti di seconda fascia passano da 77 a
62, mentre il personale delle aree impiegatizie passa da 1.896 a 1.539
unità. Queste alcune tra le principali novità della riorganizzazione
del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, contenuta
nel Decreto del Presidente della Repubblica n. 41 del 14 febbraio 2012,
pubblicato in Gazzetta ufficiale il 16 aprile 2012 e che entrerà
in vigore dal 1 maggio 2012.
Con lo stesso provvedimento, ispirato a criteri di efficienza ed efficacia
funzionale ed operativa, vengono decise anche significative modifiche
strutturali rispetto al precedente assetto, pur essendo confermata l'articolazione
in tre dipartimenti.
1. Il Dipartimento delle politiche europee ed internazionali assume la
denominazione di Dipartimento delle politiche europee ed internazionali
e dello sviluppo rurale ed ha le seguenti funzioni:
In un'ottica di razionalizzazione e coordinamento delle funzioni collegate
alle materie comunitarie, la Direzione generale dello sviluppo rurale
viene trasferita all'interno di questo dipartimento e riceve dalla ex
Direzione generale dello sviluppo agroalimentare e della qualità
le competenze in materia di credito agrario e meccanizzazione;
la Direzione generale delle politiche
internazionali e dell'Unione europea amplia le proprie
competenze con le seguenti:
esercizio delle attribuzioni statali in materia alimentare;
attività concernenti il Codex alimentarius (FAO-OMS);
gestione degli accordi internazionali in materia di risorse biologiche;
gestione delle attività ministeriali in sede UNESCO;
regolamentazione comunitaria concernente la raccolta dati.
accordi con Paesi terzi;
misure connesse alla politica dei mercati.
2. Il Dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale e della
qualità assume la denominazione di Dipartimento delle politiche
competitive, della qualità agroalimentare e della pesca e comprende
ora anche la Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura,
alla quale sono state attribuite le competenze relative alle attività
di controllo e vigilanza di tutte la autorità di controllo nazionali
competenti per il rispetto delle norme della politica comune della pesca,
raccolta, trattamento e certificazione dei dati sulle attività
di pesca.
Tale Dipartimento risulta pertanto articolato in 3 Direzioni generali:
Direzione generale per la promozione
della qualità agroalimentare;
Direzione generale degli affari generali, delle risorse umane e
per i rapporti con le regioni e gli enti territoriali;
Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura.
3. Il Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della
qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari vede modificate
al suo interno le competenze tra le due direzioni generali:
La Direzione generale della vigilanza per la qualità e la tutela
del consumatore assume il nome di Direzione generale per il riconoscimento
degli organismi di controllo e certificazione e tutela del consumatore
e riceve la funzione di "avvio della procedura di esecuzione forzata
delle ordinanze-ingiunzioni mediante emissione dei ruoli";
Direzione generale della prevenzione e repressione frodi assume il nome
di Direzione generale della prevenzione e del contrasto alle frodi agro-alimentari
e riceve la funzione di "vigilanza sugli organismi pubblici e privati
di controllo nell'ambito dei regimi di produzioni agroalimentari biologici
e di qualità registrata".
Contestualmente il Consiglio nazionale dell'agricoltura, dell'alimentazione
e della pesca viene sciolto.
Con la stessa norma, infine, i compiti dei soppressi Comitato Nazionale
Italiano per il collegamento tra il Governo e la FAO, e del Centro
per la Formazione in Economia e Politica dello Sviluppo Rurale sono stati
riassorbiti dalle strutture ministeriali.
(www.politicheagricole.it)
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