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CORSI
E CONCORSI
“I GIORNI DEL VINO E DELLE ROSE”, tra memoria e creazione
L’edizione 2008 del Concorso letterario di Villa
Petriolo
“In ogni bicchiere di vino l’immagine
di una giovane donna giovane giovane di annata pronto subito alla beva
profuma di dolci incantamenta il vino liberato di botte ha l’allegria
della ragazza di domenica come dimenticare morbida tenero vellutato diffusa
elegante calda vivace amoroso sensuale seduttore frizzante si accompagna
fa mostra della veste rosso granata profuma di maliziosa vaniglia lo bacio
lo bacio sapido acerbo ragazza in fiore primo amore in quella scontrosità
avverti la dolcezza poco poco non si scopra a furia di innocenti bacetti
si fa venire i cerchioni agli occhi la timida vinella dolce dolce bionda
cantina lustra e ‘llaria tene chesta padrona fa mostra della veste
gialla profuma di malizioso zafferano giungono ragazze ridendo hanno lasciato
l’alba in città a bere il vino nuovo piedi nudi cosce colte
dal vento il n’est pas de samedi quin’ait soleil à
midi femme ou fille soleilant ui n’ait vin sans amant il vino cola
da loro d’ottobre gli danno vita profumo di rose fresche la rosa
è una rosa una rosa una rosa odora di rose il vino spogliato carnoso
spogliata sensuale calda soz ciel n’a home par quant sii barbue
qui ne la veult avoir en sit braz nue ha atteso che giungessero ridendo
a far completo l’amore di rose vino nuovo lo bacio lo bacio giovane
vivido brucia l’immaginazione le ragazze ridono ma non lo sanno
fuggire”. Luigi Veronelli, dalla Prefazione a “Confesso che
ho bevuto. Racconti sul vino e sul piacere del bere”, a cura di
Luigi Ananìa e Silverio Novelli, DeriveApprodi, Roma, 2004
L’assaggio del vino serba in sé una traboccante potenzialità
evocativa, racchiude tanto il piacere di gola quanto, nel rammentarne
– dirne, riportando alla memoria - le sensazioni, il com-piacimento,
la voluptas, della parola. Sa di…E’ come il…Ricorda
la….sono spie linguistiche, frutto di un allenamento appassionato,
di una coltivazione della sensibilità gustativa, di un ‘rapporto
vivificante con ciò che è assolutamente vitale’ ,
che ci spinge ad aprire i cassetti della memoria per rintracciare la quintessenza
del nostro vissuto e tentare di darne voce autentica. E il nominare, come
la lezione di Luigi Veronelli insegna, estende la sensibilità.
Il concorso letterario di Villa Petriolo “I giorni del vino e delle
rose” intende esplorare la densità simbolica e l’immaginario
del vino, incentrando il tema dell’edizione 2008 specificatamente
sulla sua valenza di medium, eminente mezzo di godimento anche, e soprattutto,
spirituale, tramite per raggiungere l’ebbrezza, la comunione, frequentare
la seduzione, la meditazione, assaporare la nostalgia, il ricordo. E sulle
parole per raccontare e far raccontare il vino. E’, infatti, soprattutto
nella letteratura che il linguaggio del vino e del cibo si mescola, moltiplicandosi,
con la parte più ritrosa della vita umana: il lessico delle sensazioni
e dei sentimenti. Si ricordi la celebre madeleine intinta nel thé,
quel dolcetto in grado di scatenare tutte le memorie nelle migliaia di
pagine de La ricerca del tempo perduto. Un tipo di esperienza praticabile
da chiunque eserciti i sensi. Un profumo, un sapore, ci trascinano nel
vivo di una situazione vissuta anche tanti anni prima, con un’immediatezza
nel sentire che ci meraviglia. Il vino può persino evocare volti,
personalità, divenendo dimensione metaforica di un’esistenza;
il valore di un vino, la sua fragilità o resistenza, il momento
giusto per esser bevuto o il tempo del riposo in cantina, identificano
gli umori e le inclinazioni di chi quel vino lo ha prodotto, lo ha bevuto,
o di chi, semplicemente, a quel vino somiglia. Oltre che generare ricordi
personali, il vino può regalarci un’impressione più
indefinita, evocare a sua volta altre rappresentazioni, quali brani musicali,
opere pittoriche, testi letterari, film, generatori di una stessa atmosfera
emozionale. Il piacere della degustazione procurato dall’ abbinamento
di uno stimolo sensoriale ad un prodotto intellettuale può essere
un modo ulteriore per mettere in contatto mondo delle sensazioni e mondo
delle rappresentazioni, affettività e ragione, passione e discernimento.
Ai tannini setosi e al finale elegante del “Rosae MnemoSis”
di Villa Petriolo, Chianti D.O.C.G presentato in anteprima durante la
serata di premiazione del concorso letterario del 2007, Silvia Maestrelli
accompagna la prodigiosa voce di velluto di Ella Fitzgerald in “The
days of wine and roses.” Ascoltare per assaggiare…e scrivere.
Villa Petriolo (Cerreto Guidi - FI) è stata per secoli possedimento
degli Alessandri, famiglia fiorentina protagonista della vita politico-culturale
di Firenze fin dalla seconda metà del XIV secolo. Siamo in zona
di ville medicee e proprio nel podere Golpaja, un toponimo già
esistente nel 1577 dal quale prende il nome il rosso di punta dell’azienda,
la famiglia Alessandri possedeva una fornace nel quale furono cotti i
mattoni della villa di Cerreto Guidi. Nell'austera semplicità dei
fronti dell'edificio signorile di Petriolo si ritrovano i caratteri peculiari
dell'architettura di villa toscana della tardo rinascimento. Oggi, l’area
produttiva della tenuta si estende su 160 ettari dei quali 14 di vigneto
e 13 di uliveto. La tenuta è stata acquistata negli anni ’60
dalla famiglia Maestrelli, e oggi Silvia (figlia secondogenita di Moreno
Maestrelli) è decisa a far diventare Villa Petriolo un luogo di
aggregazione e promozione per giovani artisti, anche se naturalmente gli
sforzi maggiori (a partire dalla recente ristrutturazione e dai nuovi
impianti di sangiovese del 2002) sono stati rivolti a farla diventare
una efficiente azienda agricola vocata alla produzione di alta qualità.
L’enologo è Federico Curtaz.
Enucleare in un’ azione culturale puntuale le molteplici valenze
della poeiutica del vino non è semplice, poiché molte sono
le suggestioni e le implicazioni generate da tale tema, così importante
per il mondo dell’agricoltura, ma anche per il paesaggio, il genius
loci e più in generale per l’identità storica di un
territorio. Nell’ambito di un progetto pluriennale che intende esplorare
in modo creativo ed interdisciplinare le connessioni e le interazioni
possibili fra vino, arte, paesaggio, economia, marketing, storia e contemporaneità,
attraverso una collaborazione aperta con professionalità esterne
al mondo produttivo, secondo l’ottica della contaminazione e della
ricerca dell’eccellenza, il primo passo è stato individuato
nell’istituzione di un concorso letterario, destinato a maturare
come il liquore dell’uva. L'iniziativa è volta dunque a promuovere
e valorizzare il vino e il territorio di produzione, catalizzando istanze
e suggestioni provenienti da ambienti diversi, come quello della cultura
in generale e della scrittura in particolare.
Il concorso si rivolge ad un largo pubblico e ne verrà data la
più ampia diffusione.Si ritiene che il territorio di Cerreto Guidi,
con le sue valenze storico-culturali, possa essere la giusta 'cornice'
in cui collocare questa iniziativa, territorio che al contempo può
trovare nuove forme di promozione e valorizzazione attraverso percorsi
di questo tipo. L'azienda vitivinicola Villa Petriolo, con il Patrocinio
della Regione Toscana, Comune di Cerreto Guidi, Circondario Empolese-Valdelsa,
Le terre del Rinascimento, Associazioni Città del vino, Fondazione
Città Italia e Dimore Storiche sezione Toscana, Associazione Italiana
Sommeliers Toscana, Comitato Dama di Bacco, e la collaborazione della
casa editrice ETS di Pisa, indice la seconda edizione del concorso letterario
“Villa Petriolo”, dal tema “I giorni del vino e delle
rose”. Il concorso è nato nel 2007 con l’intenzione
di scoprire e promuovere opere inedite di autori italiani e stranieri,
esordienti o già affermati, scritte in lingua italiana e incentrate
sui temi della cultura del vino, uniti a più ampie suggestioni
connesse al paesaggio, alla storia, all’arte, alla lingua del nostro
Paese.
Sezione speciale “Il vino dell’amicizia”
Grazie alla collaborazione con il Circondario Empolese Valdelsa ed al
supporto dell’ Istituto Superiore Statale Federigo Enriques di Castelfiorentino
(FI), il concorso letterario Villa Petriolo 2008 prevede una sezione speciale,
riservata agli studenti della scuola Enriques, dal tema “Il vino
dell’amicizia”, dedicato a tutte le opere aventi come oggetto
i valori della convivialità, dell’ accoglienza, del piacere
di stare insieme con semplicità e franchezza. Un omaggio alla cultura
del bere bene bere sano anche tra le giovani generazioni. Le modalità
di partecipazione rimangono invariate rispetto alle coordinate trasmesse
per la sezione generale I giorni del vino e delle rose.
Linee guida del progetto:
- Partecipanti: partecipazione libera
- Natura e tipologia del testo: racconto breve della lunghezza massima
di 8.000 (ottomila) battute, spazi inclusi, redatto in lingua italiana.
- Emissione del bando: 17 marzo 2008
- Scadenza della consegna dei testi: 30 giugno 2008
- Proclamazione vincitori: 20 luglio 2008
- Serata di premiazione/introduzione tema edizione 2009: settembre 2008
- Composizione della giuria:
La giuria, composta da personalità
impegnate nell’arte e nella valorizzazione del patrimonio enogastronomico
e ambientale a livello nazionale, sarà presieduta quest’anno
da Enrico Ghezzi, critico cinematografico ideatore di programmi quali
Fuori orario, Schegge e Blob.
* Federico Curtaz, enologo di Villa Petriolo. Umanista del vino ama definirsi,
convinto che il vino sia segno ed espressione di civiltà, che racchiuda
la memoria dell’uomo e ne rispecchi la complessità. Perché,
dietro al prodotto, c'è l'anima del luogo e dell’uomo che
lo hanno generato. Dal 2001 inizia la sua collaborazione con Villa Petriolo
in qualità di agronomo, divenendone nel gennaio 2006 anche consulente
del settore enologico.
* Ernesto Gentili, giornalista del settore eno-gastronomico. Da tempo
grande personaggio nel mondo del vino italiano, come degustatore ha collaborato
per tanti anni alla Guida Vini di SlowFood-Gambero Rosso e, da alcune
stagioni, è curatore nazionale di un'altra importante pubblicazione
del settore, la Guida Vini d'Italia dell'Espresso.
* Ledo Prato, esperto di marketing territoriale e culturale. Dal 2003,
è Segretario generale della Fondazione per il patrimonio culturale
delle Città dell’Italia. Svolge, inoltre, una intensa attività
pubblicistica sulle pagine culturali di alcuni quotidiani italiani e su
riviste specializzate. È docente in diversi Master e relatore in
convegni e dibattiti sulle tematiche del marketing e della gestione dei
beni culturali.
* Chiara Riondino, cantautrice. E’ cresciuta alla scuola della canzone
popolare e di impegno civile, fin dai tempi del collettivo Victor Jara,
insieme a suo fratello David, nella Firenze degli anni Settanta. Dal 2001,
porta in giro nei teatri di mezza Italia la “Buona Novella”.
Lo spettacolo trae ispirazione da una delle più significative opere
del maestro genovese, ispirata ai Vangeli apocrifi. La versione proposta
dai due fratelli Riondino è riarrangiata per due voci, coro e banda.
Nel febbraio 2008 va in scena con il concerto Tra De André e Gaber.
* Cristina Tagliabue, giornalista esperta in creatività e innovazione
culturale. Nel 2007 ha vinto il Premio Giornalistico Ischia Giovani. Scrive
nella pagina "Media" de Il Sole 24 Ore, e si occupa di una pagina
titolata "Creatività" su Nòva24. Scrive inoltre
per il Corriere Economia e Corriere della Sera Magazine. Nel gennaio 2007
ha pubblicato un saggio insieme ad Enrico Ghezzi: "Blobblog. Linguaggi
mediatici da Blob ai Blog". Ha tenuto seminari di scrittura all'interno
del corso di Letteratura Contemporanea di Pavia, organizzati insieme alla
rivista universitaria "Inchiostro".
* Carlo Tempesti, Sindaco di Cerreto Guidi, da sempre impegnato nella
valorizzazione del territorio e, specialmente, del settore agricolo. Promotore
del progetto "Cerreto top wine", che ha dato vita all'associazione
Viticoltori del “Cerreto”.
Saranno assegnati i seguenti premi e riconoscimenti:
- 1° premio in denaro di euro: 1.200,00
(milleduecento);
- 2° premio in denaro di euro: 800,00 (ottocento);
- 3° premio in vini dell’azienda Villa Petriolo per un controvalore
di euro 300,00 (trecento);
- Premio sezione speciale “Il vino dell’amicizia”, riservata
agli studenti dell’Istituto Superiore Statale Federigo Enriques
di Castelfiorentino: buono acquisto per pubblicazioni a tema enogastronomico,
per un controvalore di euro 300,00 (trecento)
- La giuria avrà inoltre facoltà di segnalare, senza l’assegnazione
di premi, due ulteriori opere che si potranno distinguere in base a specifici
criteri di giudizio.
Il bando e tutti i documenti informativi sono ufficialmente pubblicati
nell’apposita sezione del website www.villapetriolo.com.
Chiarimenti ed informazioni potranno essere richiesti via e-mail ai seguenti
indirizzi: ufficio.stampa@villapetriolo.com
- info@villapetriolo.com,
oppure contattando i seguenti recapiti: tel. +39 0571 55284 / fax. +39
0571 55081
L’indirizzo postale a cui inviare le opere per la partecipazione
al concorso è:
Villa Petriolo srl
Casella postale 446
50053 Empoli (Fi), indicando sulla busta “ Concorso letterario Villa
Petriolo 2008”
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