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CONCORSI
Nasce a Firenze l’Università
della buona tavola
L’Ateneo, in collaborazione con l’Ente Cassa
di Risparmio, presenta CeRA, la task force di studiosi più avanzata,
complessa e agguerrita mai creata in Toscana. Obiettivo: battersi in Italia
e in Europa per la qualità e tipicità degli alimenti e per
la salute del consumatore
Firenze – Qualità, tipicità, salute.
Sono tre le parole d’ordine del Centro Interdipartimentale di Ricerca
per la Valorizzazione degli Alimenti (CeRA), la task force di studiosi
più avanzata, complessa e agguerrita mai assemblata in Toscana
in materia di cibi e buona tavola. Creato dall’Università
e sostenuto dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il Centro ha
due obiettivi principali: 1) operare a 360 gradi in una dimensione europea
(dallo studio degli aspetti produttivi a quelli nutrizionali e dietetici)
secondo criteri innovativi e con strumenti scientifici d’avanguardia;
2) offrirsi come punto di riferimento a istituzioni (prima fra tutte la
Regione Toscana), operatori sanitari, imprese, associazioni dei consumatori.
Istituito in questi giorni, CeRA è stato ufficialmente presentato
alla stampa a Firenze dal professor Calogero Surrenti (pro-rettore), dall’avvocato
Edoardo Speranza, presidente dell’Ente Cassa di Risparmio, e dal
professor Vincenzo Vecchio, direttore del Centro. Con l’ex rettore
Paolo Blasi nella doppia veste di docente e di consigliere d’amministrazione
dell’Ente Cassa, presente anche il comitato scientifico di CeRA
al completo (professori Rosanna Abbate, Mario Bertuccioli, Maria Luisa
Brandi, Alessandro Casini, Nadia Mulinacci, Giuliano Pinto, Bianca Maria
Poli e Gianluca Stefani).
CeRA nasce e si sviluppa sulla spinta dell’Osservatorio dell’alimento
dalla produzione alla tavola, progetto di alcuni Dipartimenti dell’Università
di Firenze cofinanziato dall’Ente Cassa con un significativo contributo
che ha consentito di potenziare le apparecchiature scientifiche di sette
laboratori e di completare una serie di studi, 25 dei quali pubblicati
sulle più importanti riviste italiane e internazionali.
La dimensione interdisciplinare del Centro è ora garantita dalla
partecipazione di quattro Facoltà (Agraria, Medicina, Farmacia,
Lettere) e da ben otto dipartimenti (Scienze Agronomiche, Economia Agraria,
Scienze Zootecniche, Medicina Interna, Area Critica Medico Chirurgica,
Fisiopatologia Clinica, Scienze Farmaceutiche, Studi Storici e Geografici).
Le aree di competenza spaziano dunque dalla storia al marketing, dall’agricoltura
all’enogastronomia, fino alla salute del cittadino-consumatore.
CeRA è dunque una macchina pensata per studiare a fondo gli alimenti
nei loro vari aspetti (evoluzione, produzione, trasformazione, nutrizione,
funzione), ma anche per svolgere un ruolo nella formazione e nel trasferimento
delle tecnologie e dei risultati. Il progetto prevede di operare in costante
rapporto con le organizzazioni territoriali degli imprenditori e dei consumatori,
con questi obiettivi:
a) fare opera di controinformazione in tema di preferenze alimentari sbagliate
suggerite dalla pubblicità e da tradizioni non verificate sperimentalmente;
b) rendere disponibili validi supporti scientifici sulla qualità
e tipicità a garanzia della salute;
c) contribuire alla valorizzazione storica e culturale delle tradizioni
enogastronomiche della Toscana;
d) disporre di dati statistico-sperimentali sulle relazioni tra abitudini
alimentari e incidenza di alcune patologie (diabete, obesità, osteoporosi,
malattie epatiche e cardiovascolari);
e) integrare le attività del Centro con quelle delle strutture
didattiche (Facoltà, Corsi di Laurea, Dottorati di ricerca, Masters)
per garantire la formazione di figure professionali e di ricercatori idonei
allo sviluppo del settore agroalimentare a livello regionale e nazionale;
f) definire modelli di tracciabilità e rintracciabilità
(carta d’identità degli alimenti), ovvero le tappe del percorso
dalla produzione alla tavola;
g) conoscere il marketing territoriale dei prodotti agroalimentari tipici:
ruolo delle istituzioni, forme di coordinamento dei produttori, marchi
e comunicazione collettiva e problemi connessi;
h) comunicare i risultati a produttori, commercianti, consumatori anche
per arricchire l’offerta turistica.
Sono peraltro già in cantiere numerose ricerche sia sui prodotti
di largo consumo e di nicchia che sulle abitudini alimentari. I risultati
saranno annunciati il 6 giugno a Firenze nel corso del convegno Alimento
e ricerca dalla produzione alla tavola: qualità, tipicità
e salute in programma a Palazzo Incontri.
C.eRA, c/o Disat, Facoltà di Agraria, Piazzale
delle Cascine 18, 50144 (Fi), tel. 055.3288245 email. segrcera@unifi.it
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