|
CORSI E CONCORSI
Le pomme de terre
sfidano i cuochi italiani
In
questi giorni è partito un concorso organizzato da Sopexa, che
come è noto cura la promozione dei prodotti agroalimentari francesi,
improntato sulle Patate di Francia riservato agli chef di casa nostra
che dovranno elaborare ricette e piatti con questo duttilissimo tubero.
Partner dell'iniziativa: l'olio Carli e le pentole di Baldassare (attenzione
il nome è scritto proprio così) Agnelli unitamente alla
Unione Italiana Ristoratori (Uir). Quest'ultima, o più precisamente
la professionalità dei loro aderenti, individuata quale perfetto
organismo per la valorizzazione del prodotto.
Una sorta di anteprima si è avuta nei mesi scorsi, quando l'idea
del concorso era praticamente in nuce, con un pranzo ovviamente a base
di patate di Francia presentato alla stampa agrolimentare dal management
di Sopexa ma soprattutto da quegli artisti dei fornelli che rispondono
al nome di Chicco e Roberto Cerea nel loro ristorante Da Vittorio di Bergamo.
Si è trattato di un raffinatissimo menu "tuttopatata"
che è riuscito a debanalizzare quelle che in generale sono considerate
semplici commodity facendole diventare straordinarie protagoniste alla
stregua delle più costose e raffinate leccornie. Intanto ricordando
che le varietà sono decine, differenti per colore, consistenza,
farinosità, composizione degli amidi, ecc, e conseguentemente,
differenti gli impieghi in cucina. Sorprendentemente risulta che davvero
pochi sono i cucinieri di professione che conoscono queste elementarietà
ed anche molti di loro, sciaguratamente alla stregua della più
sprovveduta delle massaie, le considera buone per tutti gli usi.
Ripassando mentalmente il menu proposto dai Cerea significa che, al contrario,
circa le varietà della patata loro sappiano molto. Altrimenti come
spiegare la soavità di piccoli pavé di patate sormontati
da una freschissima alice, piuttosto che la delicatezza di una sfoglia
di patata croccante ad abbracciare un uovo di quaglia. Di tutt'altra consistenza
la varietà utilizzata per delle aeree crocchette. Questo, assieme
ad altri piccoli appetiser con le patata quali protagoniste, gli antipasti.
Come primo piatto una cosina laboriosetta: ravioli di patate e spinaci
insaporiti con un classico formaggio orobico, il taleggio di montagna.
Ad aprire quel raviolo sono scaturiti effluvi di profumi
che nemmeno
da Givency. Due i secondi: leggendo la carta un commensale sano avrebbe
prima chiesto udienza al suo stomaco per misurare lo sforzo alla digeribilità:
crema di patate con guanciotto di vitello. Ingerito ciò scopri
che il concetto di tenerezza non è un bacio, ma questo piatto.
A seguire, una perfetta scaloppa di fois gras accompagnata da una purea
di patate che però evidentemente non erano né quelle utilizzate
per la crema né quelle che farcivano i ravioli, altra e forse migliore
varietà. Si potrebbe sorvolare nella descrizione di questo menu
d'autore sulla farandole di dolci e dolcetti senonché quel "mostro"
di Chicco Cerea, che non a caso è tra i migliori pasticceri d'Italia,
ha approntato dei bon bon
. Si indovini con che cosa?
Altri chef, come detto, potranno cimentarsi mandando le loro ricette entro
il 19 febbraio 2005 con la non peregrina possibilità di vincere
una preziosa pentola in oro massiccio quale primo premio, oppure dal secondo
al quarto pentole in rame della Agnelli.
Gli interessati inviino a:
Patate di Francia c/o Sopexa - via Cusani, 10 - 20121 Milano
Giuseppe Cremonesi
-Torna all'Indice
dei Corsi
- Torna all'Indice delle Rubriche
|
|
|