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CORSI
E CONCORSI
Seminario di studi all’Università di Padova
E’ a cura del prof. Otello Fabris ed è intitolato
“Esplorazioni enogastronomiche, letterarie e folkloriche del paese
di cuccagna dove chi manco lavora più guadagna”.
L’Università di Padova dedica agli studenti del Corso di
laurea in Scienze e Cultura della Gastronomia e della Ristorazione (www.agraria.unipd.it/castelfranco/)
un ciclo di seminari che si terranno presso il Liceo “Giorgione”
di Castelfranco Veneto il 15, 22 e 29 novembre. Gli incontri, rivolti
a chi fa ristorazione e a chi ne gode, vogliono tracciare attraverso una
bizzarra geografia del fantastico, un percorso utile anche al presente.
In questo contesto si inserisce il seminario: “Esplorazioni enogastronomiche,
letterarie e folkloriche nel Paese di Cuccagna, dove chi manco lavora
piu’ guadagna” tenuto da Otello Fabris, docente di Storia
dell’Alimentazione presso l’Istituto Alberghiero di Castelfranco
Veneto. Il relatore, un noto esperto dell’argomento, vuol far comprendere
agli allievi come la cultura enogastronomica ed in particolare quella
veneta, si sia mossa e sviluppata attraverso alcune forme “promozionali”
costituite dalla circolazione di una letteratura e di un’iconografia
“minore”, di tipo pseudo-popolare e goliardico. Ne sono testimonianza
i racconti duecenteschi della Navigatio Sancti Brandani, i Carmina Burana,
l’interesse manifestato da Giambonino da Cremona per i ricettari
del mondo arabo, le Macaronee di Tifi Odasi e di Teofilo Folengo. In questo
sfondo si inserisce il mito carnascialesco di Cuccagna, che attraverso
i secoli rappresenta l’apoteosi di grandi abbuffate, sempre sognate
e certo mai fatte. A ricordare la sobrietà c’è l’antitetica
Quaresima, madre di una“Cucina da magro” che certo i cuochi
hanno saputo rendere non meno ghiotta di quella dei giorni “grassi”.
Il seminario si concluderà il 6 dicembre nella palladiana Cà
Marcello (www.camarcello.it/) a Levada di Piombino Dese, con un convito
(allestito dal Teatro dei Sapori di Giuseppe Agostini di Castelfranco
Veneto) che esemplificherà come sia possibile utilizzare oggi il
patrimonio storico e letterario per creare nuova gastronomia e occasioni
di promozione, prendendo a modello la famosa rassegna “A tavola
con Merlin Cocai” (www.teofilofolengo.org/) .
Ecco il programma:
Prima lezione (due ore): L’ Eden
perduto e la promessa della sua riconquista. Il suo avvistamento narrato
in un testo veneto del ‘200, la “Navigatio Sancti Brandani”.
Cenni sull’alimentazione marinara dell’epoca. Diffusione del
mito attraverso i predicatori, i trovatori , i “clerici vagantes”.
Laicizzazione del mito fino al Bengodi boccaccesco. Alimentazione e Cuccagna
nei “Carmina Burana”. Morando da Padova e l’elogio del
vino.
Seconda lezione (due ore): Nascita della
poesia macaronica – nell’ambito della goliardia padovana -
e sue correlazioni con Cuccagna . Merlin Cocai, la simbologia dei macaroni
e correlazioni con il messaggio di emancipazione artistica e letteraria
del Folengo. Il Regno delle Lasagne e il Paradiso delle Oche. Merlin Cocai
e le caratterizzazioni locali degli alimenti, con relative annotazioni
storiche. Le “Doctrinae Cosinandi” testimoni cinquecentesche
dei travasi medioevali della cucina araba nell’alimentazione italiana.
Terza lezione (due ore): Il Paese di Cuccagna
teatro dei “Contrasti” tra il re di Carnevale e madonna Quaresima.
Simbologia alchemica dell’equilibrio dei contrasti cosmici e alimentari.
Simbologie legate alla cucina grassa e alla cucina magra. Questioni religiose
correlate a queste suddivisioni, nel “Libreto de tutte le cosse
che se manzano comunamente” del medico padovano Michele Savonarola.
Quarta lezione (presso Cà Marcello)(due
ore): materializzazione dell’Eden nella vita in campagna, in età
umanistica e nella letteratura del Ruzante. Mito e realtà nelle
strutture interne ed esterne della Villa veneta. La cucina nei progetti
palladiani. Esemplificazione nella visita di Cà Marcello. Conclusione:
la cultura storica gastronomica come veicolo di promozione. Come si progetta
una manifestazione gastronomica. Come utilizzare il materiale storico.
Esemplificazione pratica con la partecipazione ad un convito della rassegna
“A tavola con Merlin Cocai”.
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