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Milano: cinquanta aree in città per i farmers’
market a filiera corta
L'iniziativa è volta alla valorizzazione
del territorio agricolo milanese e alla promozione dei prodotti rurali
a filiera corta
Da piazza Duca d’Aosta davanti alla
Stazione Centrale alla piazzetta dell’Ortica, dal parco Alessandrini
a piazza San Nazaro in Brolo alle spalle di corso di Porta Romana, da
piazza Santa Maria del Suffragio in corso XXII Marzo al parco cascine
Chiesa Rossa, da piazzetta Capuana a via Pirelli in zona Bicocca: sono
alcune delle 47 aree pubbliche individuate dalle nove Zone cittadine per
ospitare i farmers’ market, i mercati delle eccellenze agricole
milanesi e lombarde. Palazzo Marino dà il via a una nuova iniziativa
di valorizzazione del territorio agricolo milanese e di promozione dei
prodotti rurali a filiera corta, anche in vista di Expo 2015.
“Sosteniamo con forza l’agricoltura milanese e lombarda, che
produce eccellenze apprezzate ovunque, in Italia e nel mondo: aziende
e prodotti che vogliamo promuovere e valorizzare sempre più anche
in vista di Expo 2015, importante vetrina per la ricchezza agricola del
nostro territorio”, ha detto il vicesindaco e assessore all’Urbanistica
con delega all’Agricoltura Ada Lucia De Cesaris.
Il progetto sperimentale di due anni è rivolto a operatori agricoli,
coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali, società
agricole, singoli o associati, iscritti alle Camere di Commercio della
Regione Lombardia o delle Province immediatamente limitrofe: fino al prossimo
14 novembre potranno presentare le domande per la concessione delle aree
pubbliche che il Comune di Milano destina all’istituzione e allo
svolgimento dei mercati. Oltre alla vendita diretta delle eccellenze agricole,
potranno essere realizzate anche attività didattiche, culturali,
artistiche, dimostrative per promuovere una corretta alimentazione, a
partire dai bambini, e sensibilizzare i consumatori verso i prodotti alimentari,
tradizionali e artigianali dei territori rurali.
Ogni area avrà un “referente di mercato” che sarà
responsabile della sua organizzazione e gestione: sarà individuato
dagli stessi operatori agricoli tra le imprese, le cooperative, i consorzi,
le confederazioni di settore, le società di gestione dei distretti,
le associazioni no profit, le onlus, le imprese sociali con sede in Lombardia
o nelle Province limitrofe. Particolare attenzione sarà rivolta
alla tracciabilità dei prodotti, con il riconoscimento della loro
origine, delle aziende agricole e dei Comuni di provenienza. È
previsto inoltre che ogni mercato abbia un’immagine coordinata e
che la disposizione delle strutture di vendita sia in linea con il contesto
urbano e lo spazio pubblico circostante. (www.comune.milano.it)
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