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CORSI E
CONCORSI
Master della Cucina Italiana, non solo una scuola di cucina ma
un corso di studi che eleva il pensiero
L’edizione 2014, che inizierà
il 3 febbraio, è stata presentata il 2 dicembre a Milano. E’
una proposta di specializzazione d’eccellenza per giovani cuochi,
arricchita quest’anno dal contributo formativo di Aimo Moroni. Tra
i docenti del Master, chef “stellati” e Cavalieri della Cucina
Italiana, pasticceri di fama internazionale e professionisti dell’enogastronomia
Non è semplicemente un corso di
alta formazione professionale finalizzato all’apprendimento delle
migliori tecniche di cucina a fianco di alcuni dei più noti cuochi
“stellati” e Cavalieri della Cucina Italiana. E’ anche,
e soprattutto, un percorso destinato ad “aprire le menti”,
fornendo stimoli culturali ed estetici, nonché conoscenze scientifiche,
utili a sviluppare la personalità del futuro chef, la sua creatività,
la sua originale visione.
Questa la filosofia del Master della Cucina Italiana edizione 2014, sottolineata
- nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Peck Italian Bar di Milano
- dai componenti del Comitato Scientifico: lo chef Massimiliano Alajmo,
in prima fila nella progettazione del Master assieme al fratello Raffaele
Alajmo; il medico Mauro Defendente Frebbrari, esperto di salute e nutrizione
e Sergio Rebecca, presidente di Esac SpA nel cui Centro di Formazione,
a Creazzo (VI), si svolge il percorso formativo. L’inizio del Master
è fissato al 3 febbraio 2014 e la conclusione il 4 luglio.
Ospite speciale dell’incontro è stato Aimo Moroni, fondatore
de “Il Luogo di Aimo e Nadia”, che durante lo svolgimento
del Master sarà il protagonista di una serie di approfondimenti
(compresa una “lectio magistralis” a fine corso) sul ruolo
fondamentale degli ingredienti nella cucina italiana, tema di cui Aimo
Moroni è il massimo esperto: a lui, infatti, si deve la scoperta
e la valorizzazione di tantissimi dei più apprezzati ingredienti
italiani.
Una storia di successo, la sua, fondata su creatività e tecnica,
ma soprattutto sulla capacità di scegliere i migliori prodotti
in cucina: “Voglio prima di tutto trasmettere agli allievi del Master
– ha esordito Aimo Moroni – il ruolo fondamentale che, in
un ristorante, riveste il momento della spesa, quando si scelgono le materie
prime. Perché non esiste una cucina ricca o una cucina povera,
ma solo una buona cucina, basata sulla qualità, sulla stagionalità,
sulla profonda conoscenza degli ingredienti. Si può infatti avere
talento, creatività, fantasia e tecnica, ma senza grandi materie
prime non si potrà mai fare un grande piatto”.
Proprio per questo il Master della Cucina Italiana, come ha ribadito in
apertura di conferenza stampa il presidente Sergio Rebecca, “ha
l’intento di formare chef tecnicamente preparati in possesso di
solide basi culturali e scientifiche, in grado di portare all’interno
dei ristoranti italiani nuovi stimoli alla valorizzazione delle eccellenze
enogastronomiche nazionali”.
“Una scuola che anch’io avrei desiderato fare - ha affermato
Massimiliano Alajmo -, un percorso di studio dal “taglio sartoriale”,
studiato per dare la possibilità ai ragazzi di acquisire gli strumenti
più adatti per sviluppare un’idea di cucina che corrisponda
alla loro personale natura”. Un obiettivo, questo, che è
stato centrato già nell’edizione 2013 del Master, come ha
spiegato Mauro Defendente Febbrari: “Abbiamo accompagnato il percorso
di crescita degli allievi, rispettando i tempi di ciascuno”, anche
insegnando il sacrificio di saper attendere, perché un eccellente
cuoco, oggi, deve “cercare ogni giorno un’idea. E se non la
trova deve saper aspettare: sarà l’idea a trovare lui, stimolata
dall’esperienza sensoriale”.
Un percorso, dunque, quello del Master della Cucina Italiana, dove la
tecnica è necessaria, ma dove conta soprattutto la passione “che
è fondamentale nel nostro lavoro per evitare la standardizzazione”
ha ben spiegato Giancarlo Perbellini, tra gli chef stellati docenti del
corso, che ha partecipato alla conferenza stampa, durante la quale erano
presenti anche i docenti Diego Magro e Marco Perez (tecniche di cucina),
Antonio Di Lorenzo (comunicazione) e Giordano Frealdo, coordinatore del
corso.
Proprio passione, tecnica e conoscenza saranno il leitmotiv di tante lezioni
del Master della Cucina Italiana edizione 2014, un “corso di studi
che eleva il pensiero”, si diceva, ma che tramite il pensiero migliorerà
anche l’azione, fornendo le chiavi per un futuro più libero
e creativo, nel quale ogni allievo potrà scrivere la propria storia
professionale.
TUTTI I PARTICOLARI DEL CORSO FORMATIVO
Il Master della Cucina Italiana si sviluppa in 800 le ore di lezione,
dal lunedì al venerdì per cinque mesi, che si terranno nelle
modernissime cucine, laboratori e aule del Centro Formazione di Creazzo
(VI), la struttura formativa di Confcommercio Vicenza. Dopo questa prima
fase sono previsti 4 mesi di stage in alcuni dei più importanti
ristoranti italiani. Venti gli allievi che potranno essere ammessi dopo
un’accurata selezione. Il corso si rivolge ai migliori studenti
delle scuole alberghiere, che abbiano conseguito però un’esperienza
di base nelle cucine dei ristoranti, ma anche a giovani chef che vogliano
perfezionare la loro conoscenza.
L’edizione 2014 del Master, che inizierà il 3 febbraio prossimo,
sarà all’insegna del più classico “squadra che
vince non si cambia” e avrà tra i docenti alcuni degli chef
più noti del panorama nazionale e Cavalieri della Cucina Italiana,
come Massimiliano Alajmo, Heinz Beck, Andrea Berton, Massimo Bottura,
Moreno Cedroni, Chicco Cerea, Gennaro Esposito, Norbert Niederkofler,
Giancarlo Perbellini, Giovanni Santini, Ciccio Sultano, Mauro Uliassi.
Il percorso formativo prevede 360 ore di lezione di cucina e 96 ore di
pasticceria con alcuni dei migliori professionisti italiani del calibro
di Corrado Assenza, Luigi Biasetto, Gianluca Fusto ed Ezio Marinato; 32
ore di sommellerie e abbinamenti enologici con il docente Mauro Meneghetti.
La manualità, che rimane dunque al centro del Master, sarà
affiancata da più di 300 ore di lezioni di teoria e cultura, per
dare all’allievo l’opportunità di cogliere stimoli,
condividere esperienze per dispiegare tutte le sue potenzialità.
Nel programma del Master sono state a tale proposito contemplate materie
quali: Food Cost e Management Aziendale, con il manager Raffaele Alajmo;
Chimica e Fisica degli Alimenti, con il prof. Davide Cassi; Nutrizione
ed Igiene, con il dott. Mauro Defendente Febbrari; Storia della gastronomia,
con l’enogastronomo Alfredo Pelle; Analisi Sensoriale, con il Maestro
profumiere Lorenzo Dante Ferro. Ad intervallare le lezioni di cucina,
poi, anche approfondimenti su Agraria e Zootecnia, con l’agronomo
Filippo Scortegagna; Storia della Cucina Italiana, con i professori Massimo
Montanari e Danilo Gasparini; Comunicazione, con il giornalista Antonio
Di Lorenzo; Arte ed estetica, con l’Art Director Filippo Maglione;
Team Building, docente Roberto Gesuato.
Info: www.mastercucinaitaliana.it
Ufficio Stampa:
Confcommercio Vicenza
Diego Trevisan
Tel. 0444 964300
ufficio.stampa@ascom.vi.it
diego.trevisan@ascom.vi.it
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