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CORSI E
CONCORSI
Mafia: Forestale e 'Libera' ancora insieme
per la II edizione di “Libera la Natura”
Un progetto educativo del Gruppo Sportivo Forestale e dell’Associazione
di Don Ciotti che coinvolge 200 ragazzi delle scuole medie italiane in
corse campestri sui beni confiscati alla criminalità organizzata
Roma, 23 maggio 2012- Ha preso il via la seconda edizione di “Libera
la Natura”, il progetto educativo che vede impegnato in prima linea
il Corpo forestale dello Stato con il proprio Gruppo Sportivo nella sensibilizzazione
dei giovani sul rapporto tra sport e natura, sport e legalità e
sport e sana alimentazione, anche attraverso il coinvolgimento di testimonial
sportivi di valore internazionale. L’iniziativa interessa circa
200 studenti delle scuole medie che, in questi giorni, percorrono un viaggio
di corsa nei beni confiscati alla mafia, attraversando quelli che fino
a poco tempo fa erano i simboli del potere economico della criminalità
organizzata, oggi di nuovo rientrati in possesso della collettività.
Una corsa campestre dalla Lombardia alle Marche, dall’Abruzzo alla
Sicilia passando dal Lazio e la Campania. La prima tappa è stata
Milano, venerdì 18 maggio, presso il Palazzetto Ripamonti di Affori,
oggetto di un recente attentato incendiario, dietro il quale, secondo
gli inquirenti, potrebbe esserci la mano della malavita organizzata. Duecento
studenti della scuola media Saba e Scialoia hanno gareggiato nel campetto
sportivo di via Iseo, in una giornata dove, come in tutto il tour di “Libera
la Natura”, il richiamo all’impegno civile è andato
di pari passo al piacere di “riprendersi”, anche fisicamente,
un luogo che era stato sottratto alla collettività. La carovana
di “Libera la Natura” si sposterà il 24 maggio in Sicilia,
a Naro, in provincia di Agrigento, su un terreno confiscato di oltre dieci
ettari e dove sorgerà la cooperativa “Libera Terra”
dedicata al giudice Rosario Livatino. Infine, il 31 maggio, la carovana
si sposterà in Campania a Castelvolturno, in provincia di Caserta
su un terreno confiscato ai Casalesi dove sorge il caseificio della cooperativa
“Le terre di Don Peppe Diana” che produce la mozzarella della
legalità. Le altre tre tappe continueranno nel mese di settembre.
Il progetto rientra nella convenzione per la gestione dei beni confiscati
alla criminalità organizzata stipulata, nel giugno del 2012, tra
il Corpo forestale dello Stato, l'Agenzia nazionale per l'amministrazione
e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità
organizzata e Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Scopo
della convenzione è quello di attuare significative forme di collaborazione
per rafforzare la cultura della legalità e mantenere elevata l'attenzione
sui fenomeni di criminalità diffusa, contribuendo alla conoscenza
di essi e della loro evoluzione e soprattutto proponendo, tramite la riutilizzazione,
per finalità sociali, dei beni confiscati alla mafia, modelli alternativi
di sviluppo. Ad oggi i beni confiscati alle organizzazioni criminali e
affidati al Corpo forestale dello Stato sono oltre venti. Attraverso questo
protocollo, il Corpo forestale dello Stato in sinergia con gli altri Enti
firmatari, continuerà a mettere in atto una serie di azioni mirate
a ridurre le cause dei fenomeni e finalizzate alla deterrenza delle azioni
illegali e criminose commesse in danno all'ambiente e alle risorse del
territorio agroforestale ed agroambientale nazionale. (www.agenparl.it)
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