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La “Bandiera verde” della Cia è sempre più verde.
Quest’anno trionfa l’agricoltura giovane ed ecosostenibile
Il premio, giunto alla decima edizione, va alle realtà
italiane più innovative. Dalle spugne vegetali alle matite colorate
ottenute dagli scarti della vendemmia, dai bio-mattoni al 100% riciclabili
ai fiori fritti: una carrellata di novità che fotografa un settore
sempre più creativo, anche in chiave “green”. L’assegnazione
dei riconoscimenti oggi alla Protomoteca del Campidoglio con il ministro
Catania. Menzioni speciali, tra gli altri, alla scrittrice Simonetta Agnello
Hornby e al giornalista Mauro Rosati.
L’attenzione all’ambiente prima di tutto. Il segreto del successo
delle aziende agricole più competitive è l’innovazione,
che in 7 casi su 10 è interpretata in chiave ecosostenibile. Ed
ecco allora che si moltiplicano le imprese che rivalutano gli scarti di
produzione nei modi più redditizi, ma anche più originali:
da chi usa i resti della vinificazione per ricavare matite colorate e
packaging originali per le bottiglie di “rosso” a chi costruisce
con terra e paglia realizzando edifici al 100% biodegradabili e riciclabili,
passando per la valorizzazione energetica dei residui della potatura degli
olivi, che diventano cippato e pellet per il riscaldamento domestico.
È quindi un’agricoltura profondamente rinnovata e sempre
più “green” quella premiata con Bandiera Verde, la
manifestazione della Cia-Confederazione italiana agricoltori che quest’anno
spegne dieci candeline.
E questa volta si tratta di un’edizione all’insegna degli
“under 40”. Perché l’assegnazione dei riconoscimenti
2012, che si è tenuta oggi a Roma nella Protomoteca del Campidoglio,
alla presenza del ministro Mario Catania e del presidente di Libera don
Luigi Ciotti, è andata alle realtà più all’avanguardia
del settore, nella maggior parte dei casi guidate proprio da giovani.
Sono gli imprenditori “junior”, infatti, a dimostrarsi i più
attenti a cogliere le opportunità della ricerca e della sperimentazione:
una dinamicità e un’intraprendenza capaci di creare in media
il 35 per cento di valore aggiunto in più dei colleghi maturi.
Solo nei servizi all’ambiente e nella produzione di agroenergie
i giovani sono quasi il doppio degli “over”: il 7,2 per cento
degli “under 40” contro il 4 per cento dei produttori “senior”.
Ma l’innovazione non è solo “green”. Bandiera
verde -sottolinea la Cia- premia anche chi accompagna alla qualità
delle produzioni agricole l’originalità dell’offerta,
rispondendo prontamente alle esigenze di consumatori sempre più
consapevoli, che chiedono oltre alla salubrità e alla trasparenza,
anche creatività e ricercatezza. Tutti ingredienti fondamentali
delle imprese selezionate quest’anno: a partire dall’azienda
zootecnica del frusinate che produce, trasforma ed esporta latte d’asina
e di cavalla, che diventano prodotti di bellezza o terapie per la psoriasi.
Inserendosi così in mercati finora poco battuti dal settore primario,
come quello cosmetico e farmaceutico. Ambiti a cui si rivolge anche l’azienda
sarda che produce un’intera linea di spugne vegetali da una particolare
varietà di zucca, la “luffa cylindrica”, completamente
biodegradabili e ipoallergeniche, ideali per la cura del corpo e l’igiene
personale.
E le novità si concentrano anche nella trasformazione, che è
sempre più elaborata. C’è chi -continua la Cia- si
inventa l’“agri-griglia” o l’“agri-gelato”,
allestendo nella propria impresa zootecnica una vera e propria macelleria
in campagna con gli spazi adibiti a barbecue per pic-nic “aziendali”,
o vendendo gelati artigianali prodotti con il latte fresco della stalla.
Ma tanti sono anche gli agricoltori che reinventano completamente il ruolo
dei prodotti sulla tavola: ed è così che l’aglio diventa
una crema dolce, ottima come ripieno di sfiziosi cioccolatini, mentre
i fiori non hanno più solo un valore ornamentale, ma finiscono
nei menù più sofisticati dello chef-agricoltore marchigiano,
che nel suo ristorante aziendale unisce alta cucina e filiera corta, cucinando
con i petali dei suoi campi.
Ma nei campi si coltiva anche l’integrazione e si fa crescere l’impegno
sociale. Un impegno valorizzato anche quest’anno dalla Cia, che
ha premiato con le bandiere verdi l’azienda toscana divenuta centro
di accoglienza per i rifugiati provenienti dalla Libia, ma anche alcune
imprese protagoniste di progetti di cooperazione internazionale orientati
all’esportazione di tecniche agricole nel Sud del mondo. E ancora,
la premiazione di Bandiera Verde sarà l’occasione per la
Cia di dare un nuovo contributo concreto al lavoro dell’associazione
“Libera” sui terreni confiscati alla mafia. Per questo il
presidente Politi consegnerà a don Luigi Ciotti le chiavi di un
trattore, destinato a una giovane cooperativa siciliana.
Tra i premi speciali, che da sempre la Cia assegna a personalità
della cultura e del giornalismo, quest’anno ci sono quelli alla
scrittrice Simonetta Agnello Hornby -per le sue pagine appassionate che
ci restituiscono sapori e profumi tipici della tradizione e dell’arte
gastronomica siciliana- e al giornalista Mauro Rosati, esperto del mondo
agroalimentare -per il suo impegno costante nella promozione delle eccellenze
“made in Italy” e dei prodotti di qualità del territorio.
Ma non solo, ritireranno il riconoscimento speciale anche i comuni di
Carpi e Poggio Rusco, colpiti dal terremoto del maggio scorso. (www.cia.it)
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