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SALUTE
E BENESSERE
Il v° concorso del formaggio Asiago prodotto in alpeggio
Vincono Malga di Porta Manazzo e Malga Verde. La premiazione
ad Asiago in piazza Secondo Risorgimento gremita per l’occasione.
Vincendo il titolo di miglior Asiago Vecchio (prodotto con latte 2010)
e classificandosi ex equo per il miglior Asiago Stravecchio (latte 2009),
Malga di Porta Manazzo di Asiago, del maestro casaro Antonio Rodeghiero,
ha dominato la quinta edizione del concorso tra i centri di produzione
d'alpeggio del celebre formaggio DOP veneto-trentino. A controbilanciare
il dominio di Porta Manazzo, Malga Verde, di Maurizio Cortese, aggiudicatasi
alla pari il titolo per lo Stravecchio.
Le due malghe sono state selezionate tra le sei finaliste specializzate
nella realizzazione del prodotto a cui concorrono 8.000 vacche dell'altopiano
vicentino che con i suoi 7.775 ettari è il più grande comprensorio
d'Europa di pascoli in attività. Gli altri produttori, i cui formaggi
Asiago sono andati molto vicino a quelli classificatisi primi, sono Malga
Pusterle di Mario Basso, Malga Larici di Sotto di Roberto Frigo, Malga
I Lotto Valmaron dei F.lli Dalla Palma e Malga II Lotto Marcésina
di Lorenzo Tognon.
Per la prima volta nella storia del concorso, la consegna dei riconoscimenti
è uscita dalle stanze istituzionali per presentare al pubblico
di turisti e residenti, nella piazza Secondo Risorgimento di Asiago, quegli
allevatori "eroici" che conducono le proprie vacche libere nei
pascoli durante i mesi estivi e che fra mille difficoltà producono
l'Asiago rigorosamente a Denominazione d'origine protetta (DOP). Per l'occasione
sul palco è salito Alberto Marcomìni e la piazza è
stata gremita della presenza di oltre un migliaio di persone, che hanno
assistito alla premiazione ed hanno potuto degustare i formaggi premiati
in abbinamento ai vini DOC Breganze Vespaiolo Spumante Extra Dry e Cabernet
Savardo della Cantina Beato Bartolomeo.
Quest'anno la manifestazione è stata dedicata al 150° anniversario
dell'Unità d'Italia, attraverso un'iniziativa gustosa che ha anche
suggerito il sottotitolo della giornata, "L'Italia prende... forma!".
Grazie ai pizzaioli Raffaele Colucci e Giovanni Fiorillo, sono stati preparati
quasi 1.000 tranci di pizza "Altopiano", da loro creata per
i ristoranti "Napulèone" di Caserta in collaborazione
con il giornalista enogastronomico Vincenzo D'Antonio. La ricetta, di
una semplicità dirompente, unisce su un disco di pasta alla napoletana,
alcune specialità del Nord e del Sud del Paese: Pomodorini del
Piennolo del Vesuvio DOP con una foglia di basilico, una pioggia di formaggio
Asiago DOP Mezzano tagliato a julienne e, fuori dal forno, una cascata
di Speck e olio extravergine di oliva.
A giudicare i formaggi d'alpeggio è stata una commissione riunita
nei locali del Caseificio "Pennar", composta da rappresentanti
dell'Onaf, di Slow Food, di Veneto Agricoltura e del Consorzio Tutela
Formaggio Asiago (organizzatore della manifestazione), insieme a rappresentanti
delle istituzioni locali, per la prima volta coinvolte nella giuria, a
testimonianza di un rapporto sempre più stretto tra il formaggio
Asiago DOP e il proprio territorio di origine. Il concorso è stato
realizzato grazie alla preziosa collaborazione di un ampio gruppo
di persone ed enti, fra i quali - oltre ai già citati - il Comune
di Asiago e la Pro Loco Asiago, il Consorzio Tutela Vini DOC Breganze
e i produttori della Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze, la distilleria
Bonaventura Maschio e il Birrificio 32 con cui il Consorzio ha organizzato
un innovativo abbinamento tra birra e Asiago Stagionato, di grande interesse
sensoriale.
Un ringraziamento particolare va a Gianbattista Rigoni Stern, dottore
forestale, che ha accompagnato i giornalisti ospiti in una passeggiata
naturalistica presso un pascolo, a Malga Pusterle, tenendo una vera
e propria lectio magistralis sulla vita in malga, la conservazione e il
miglioramento dei pascoli alpini; presto pubblicata integralmente sul
canale video "You Cheese" del Formaggio Asiago (www.youcheese.tv).
Oggi l'Asiago è il quarto formaggio DOP italiano di latte vaccino
per quantità prodotta. Nel 2010 ne sono state realizzate oltre
22.000 tonnellate per un totale di circa un milione 700 mila forme.
Testo e foto di Jimmy Pessina
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