AUTORI ASA

Non solo vino
Non solo cibo
Idee e strumenti per comunicare nell’enogastronomia
di Anna Goffi – Lucia Siliprandi
pagg. 157 - € 18
Manuali /Franco Angeli


Questo manualetto scritto a due mani da colleghe dell’Asa, considerata la materia e il contesto è, come dire, sin troppo agile. Nel senso che lo scibile trattato è in continuo divenire quindi è inevitabile possa contenere, approfondendolo, il compendio delle azioni, degli strumenti e delle leve (anch’essi in fieri) della comunicazione. Rivolto agli operatori del settore enogastronomico ma anche alle aziende turistiche, alla ristorazione, ai distributori di prodotti agroalimentari, ai consorzi, alle scuole di cucina, ecc, leggendolo avranno un discreto spaccato di quanto succede in questo universo ma, per i motivi suddetti, non certo approfonditi. Alcune delle case history citate sono oggettivamente modeste ancorché “provinciali”; non c’è traccia, infatti, dell’operato (più o meno discutibile) di chi legifera, muove, organizza e decide nei settori relativi al contesto di questo libro: Ministeri, Coldiretti, Confindustria, Confartigianato, Federdistribuzione, Enit, Ice, eccetera. Utile sarebbe stato, ad esempio, raccontare il fenomeno merger & acquisition, ossia le fusioni e le acquisizioni da parte delle imprese straniere che stanno depauperando le nostre aziende alimentari con ricadute sul prodotto. Così come interessante sarebbe stato accennare al peso condizionante della distribuzione, in particolare i cash and carry, dove acquista oltre il 60% della media ristorazione pubblica, che impedisce la presenza - e quindi la conoscenza - sui punti di vendita, frequentati anche da turisti stranieri, di gran parte delle nostre specialità enogastronomiche legate da profonde radici territoriali. Oppure segnalare ai lettori con quali mezzi e strategie gli organismi preposti si adoperano per comunicare il riconoscimento, sia visivo sia gustativo, delle 155 tra Dop e Igp conquistate sino ad oggi dall’Italia. Informazioni che arricchirebbero culturalmente gli operatori che li propongono e li servono a tavola potendo così trasferire ai fruitori i plus insiti. Un argomento ben trattato dal manuale, ad esempio, è il comparto del pomodoro da consumo (“Il Signore in Rosso” cfr) seppure non si accenni a quello da industria che ha un peso molto maggiore sia economicamente sia in termini di volumi per il cospicuo uso quotidiano sia casalingo sia extradomestico. A parte la davvero modesta veste editoriale con la totale mancanza del colore nelle pagine interne che ne penalizza l’appeal, il manuale è scritto bene, si legge con facilità e contempla molti spunti utili. Arricchito con ulteriori approfondimenti e una più puntigliosa precisione, avrà sicuramente copiose ristampe. (g.c.)