APPUNTAMENTI Una delle più sentite tradizioni
della vita milanese era la Panerada, quando, in famiglia e fuori si gustava
il pan mein, aromatizzato con i fiori di sanbuco intinto nella panera
Una tradizione che si ripeteva ogni anno nel giorno di San Giorgio che
nel rito ambrosiano cade il 23 aprile e nel romano cade il 24 aprile.
Una tradizione rispettata dai lattai che regalavano ai clienti la panna
per mangiarla col pan de mej, così come i fornai regalavano il
panettone a Natale. Gentili usanze finite con la grande guerra! E' durato
fino agli anni '60 l'uso della panerata" alla Società del
Giardino nel giorno di San Giorgio. Rimase nell'uso, che probabilmente
data dall'inizio dei contratti annui per la fornitura di latte e panna
fra mandriani (i bergamini) e lattai, di mangiarlo con la panna per solennizzare
l'avvenimento, che cadeva il giorno di San Giorgio, quando fiorisce il
sambuco e le mandrie lasciano la pianura per i pascoli montani. L'uso
è di tutto il contado milanese e in Milano stessa perché
le mandrie, dette "bergamine", erano alloggiate anche in città
perché la fornitura di latte fosse più immediata e il latte
più fresco. La via Bergamini presso l'Ospedale Maggiore fondato
da Bianca Maria e Francesco Sforza (ora sede dell'Università) si
chiama così perché lì vi erano le stalle delle mandrie
che fornivano il latte agli ammalati dell'Ospedale. Le strutture in legno
durarono sino alle cinque giornate del '48, quando il popolo le tolse
per farne barricate, e non furono più sostituite. Col tempo la
ricetta del pane si trasformò leggermente: al posto della farina
di miglio, si mise il granturco e, per mangiarlo con la pannera, si aggiunse
lo zucchero e si profumò col fior di sambuco. Era il pan de mej"
dolce, detto anche "pan d'angiol". Per informazioni
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