APPUNTAMENTI

Convegno Internazionale Filosofia del Vino
Venerdì 30 e sabato 31 maggio presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo-Bra (Cuneo)

Il vino nelle sue varie e complesse declinazioni è il tema centrale del Terzo Convegno Internazionale “Filosofia del Vino” che si tiene nell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche venerdì 30 e sabato 31 maggio prossimi (Aula Magna, Cascina Albertina, via Amedeo di Savoia 8, Pollenzo – Bra). Questo terzo convegno, a cura di Nicola Perullo (Università degli Studi di Scienze Gastronomiche), Barry Smith (University of London) e Gloria Origgi (Institut Jean Nicod, Parigi), segue la prima edizione svoltasi presso la University of London nel 2004 e la seconda, presso l’American Philosophical Association di San Francisco nel 2007. La scelta dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo quale sede di questa terza edizione vuole sottolineare il carattere interdisciplinare dell’evento, per garantire un ampio respiro alle tematiche affrontate e che si rivolgono non solo ad accademici ma anche a produttori, specialisti e appassionati del vino.
La due giorni di convegno prevede quattro sessioni seguite da una tavola rotonda.
La giornata di venerdì 30 maggio si suddivide in due sessioni (dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18,30). La prima vede protagonista il rapporto tra il vino e i sensi. Si parlerà di quali fattori contribuiscono alla percezione gustativa, di come si riconosce l’aroma di un vino, di come il giudizio sulla qualità di un vino comprende la sfera percettiva e come tutti i sensi contribuiscano alla degustazione. Intervengono Nicola Perullo (Estetica, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche), Barry Smith (Filosofia, University of London), Adrian Cussins (Filosofia, Universidad Nacional de Colombia, Bogotà), Yann Grappe (storico del vino, Università di Bologna); modera Ann Noble (Viticoltura e Enologia, University of California, Davis).
La seconda sessione riguarda il rapporto tra vino e memoria. I relatori si interrogheranno su qual è il ruolo della memoria nella degustazione, su come si possa essere in grado di conservare i dettagli di esperienze precedenti attraverso il ricordo gustativo, qual è il grado di affidabilità degli esperti nel rievocare vini particolari, quanto l’abilità nel riconoscere un vino durante le degustazioni alla cieca è segno di una memoria eccezionale. In questa sessione si discuterà anche di come l’evoluzione nelle tecniche di vinificazione e i gusti del vino possono influenzarci oggi.
Modera il dibattito Neil Beckett (direttore di The World of Fine Wine, Regno Unito), intervengono Frédéric Brochet (enologo e viticoltore, Francia), Ole Martin Skilleås (Filosofia, University of Bergen, Norvegia), Kevin Sweeney (Filosofia, University of Tampa, Florida), David Schildknecht (critico e scrittore, USA).
Nella giornata di sabato 31 si terranno altre due sessioni (dalle 9 alle 13 e delle 14,30 alle 20).
Nella terza si dibatterà di vino e natura. Le virtù della vinificazione naturale sono sempre più esaltate, ma quanto possono essere naturali i vini in quanto prodotti? È possibile distinguere con certezza tra un prodotto naturale e uno che non lo è? E il concetto di terroir è in sostanza una questione di natura, o di cultura e tradizione? Questi sono solo alcuni dei temi discussi da Noga Arikha (storica delle idee, Institut Jean Nicod, Parigi), Ophelia Deroy (Filosofia, Institut Jean Nicod, Parigi), Teobaldo Cappellano (produttore, Piemonte), Alessio Planeta (produttore, Sicilia), moderati da Alberto Capatti, rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche.
Infine la quarta sessione riguarda vino e cultura. A parlarne saranno Gloria Origgi (Filosofia, CNRS, Institut Jean Nicod, Parigi), Massimo Montanari (Storia dell’Alimentazione, Università di Bologna), Steven Shapin (Storia della Scienza, Harvard University, USA), Antoine Hennion (Sociologia, École des Mines, Parigi), moderati da Carlo Petrini, presidente di Slow Food Internazionale. Alcune delle questioni in esame riguardano il ruolo del vino nella nostra vita, le conseguenze del passaggio da prodotto locale – di accompagnamento al cibo e celebrativo delle occasioni conviviali – a prodotto di lusso e bene di consumo, la perdita della tradizione enologica minacciata dalle forze globali quale perdita di cultura, il rapporto tra vino e corpo nei secoli, l’influenza civilizzatrice del consumo enoico e il suo contributo culturale
Chiuderà il convegno una tavola rotonda con Carlo Petrini, professionisti del mondo del vino, critici, produttori e giornalisti. Il programma è scaricabile sul sito: http://www.unisg.it/

Per informazioni e adesioni:
Segreteria organizzativa del Convegno - Barbara Carrara – b.carrara@unisg.it

Per info sull’Università di Scienze Gastronomiche:
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