APPUNTAMENTI

Profumi e sapori con Quintessenza
La primavera ai piedi delle montagne del cuneese, più precisamente a Savigliano, ha i profumi e i colori delle erbe di montagna e delle spezie d'oriente: questa cittadina ricca di palazzi e cultura con un delizioso centro storico di impronta medioevale, ospita da 12 anni la manifestazione Quintessenza che quest'anno avrà luogo nel week-end centrale di maggio sabato 16 pomeriggio e domenica 17.

Per gli appassionati di tutta Italia, ma anche della vicina Francia è ormai un appuntamento fisso da segnare in calendario: qui arrivano tanti piccoli produttori di eccellenza per esporre erbe selvatiche e quelle prodotte spesso in alta quota e quindi lavorate con cura per l'ambiente e grande attenzione per la qualità. All'edizione dello scorso anno hanno partecipato più di 150 produttori.
Quintessenza è stata voluta per ricordare che in questi luoghi i monaci dell'antico convento di San Pietro coltivavano nel chiostro erbe aromatiche e curative, altre le raccoglievano sui vicini monti, poi le distillavano ed essiccavano per farne un appunto delle essenza pregiatissime con grandi poteri: cinque erano i passaggi per arrivare al prodotto puro, quasi celestiale, ed è per questo che anche nella nostra lingua è rimasto nell'uso comune indicare con la parola quintessenza qualcosa di veramente superlativo. Inoltre Savigliano era una della tappe sulla via carovaniera che portava i prodotti liguri e le merci che arrivavano al porto di Genova da tutto il mondo, qui transitavano prima di rifornire la nobile casata dei Savoia a Torino e poi, proseguendo ancora verso il nord ,gran parte dell'Europa continentale.
La kermesse si articola su più livelli: incontri per gli appassionati e addetti ai lavori, laboratori didattici per grandi e bambini, aree degustazioni, luoghi di sperimentazione dell'uso delle erbe per la bellezza e il benessere, quindi domenica grande esposizione dei vivaisti che portano piante rare e da giardino.


ERBE E SPEZIE QUALCHE CURIOSITÀ
Tutti sanno che esistono le erbe aromatiche, le erbe officinali, le piante medicinali, le spezie .... ma spesso non si sa poi nello specifico, quali differenze ci siano tra le une e le altre a cosa servono e come vengono riconosciute e classificate.
Ecco quindi alcune informazioni di base e alcune curiosità.
Una pianta officinale è un organismo vegetale che è riconosciuto e inserito in un elenco ufficiale, la farmacopea, diverso da nazione a nazione, che ne consente l'utilizzato dalle officine farmacologiche, ciò a prescindere dal fatto che possa avere o meno delle proprietà mediche. Per esempio un estratto di fragola, può essere utilizzato per aromatizzare uno sciroppo, quindi come ingrediente che non altera la funzionalità medicinale dello stesso, ma solo il gusto. Una pianta medicinale invece ha proprietà intrinseche, ha un valore terapeutico, ad esempio, basti pensare alle proprietà antibatteriche di alcune muffe per la realizzazione della penicillina.
La lista delle piante officinali è dettagliata e per ognuna di esse si indica anche la parte utilizzabile, ad esempio, della conosciutissima liquirizia vengono utilizzate le radici, mentre della camomilla i fiori.
Le erbe aromatiche sono state per secoli il modo per insaporire i cibi dei poveri, perché il sale era, diversamente da oggi, un prodotto assai caro e difficile da reperire. Esistevano un tempo le vie del sale che dal mare portavano nell'entroterra questo importante alimento. La stessa Savigliano era una tappa di uno di questi corridoi. Il basilico, il prezzemolo, il rosmarino, erba cipollina, scalogno sono invece, sempre stati facilmente reperibili nel nostro paese e per questo molto utilizzati anche se con modalità e ricette diverse da regione a regione. Le erbe aromatiche possono essere considerate protagoniste di una sorta di competizione gastronomica con le spezie che già in epoca antica arrivavano dall'oriente e dall'Africa. In alcuni periodi storici questi prodotti di terre lontane hanno preso il sopravvento nelle mense nobili e si sono radicate nelle cucine di alcuni paesi europei più delle più povere erbe aromatiche. Molti paesi del centro e Nord Europa infatti, ancora oggi, privilegiano le spezie.
Le spezie si differenziano dalle erbe sia per la provenienza, sia per la lavorazione, si tratta quasi sempre di sostanze essiccate e polverizzate che derivano da semi, frutti e radici. Il loro uso non è solo connesso alla cucina, ma anche in medicina, in cosmesi e in occasione di riti religiosi. Erano così preziose che anticamente venivano persino utilizzate come moneta di scambio: pepe e noce moscata si può veramente dire, valessero come l'oro. Lo stesso nome spezie deriva dal latino species che significa merce speciale, non comune. Lo speziale era nel medio evo una figura molto importante, apparteneva alla Corporazione dei medici e degli speziali per l'appunto, preparava con le spezie e con le erbe pozioni curative oltre a vendere anche le spezie per fini gastronomici o per la tintura di tessuti e la preparazione di colori per i pittori.
A livello nutrizionale sia le erbe aromatiche che le spezie insaporiscono gli alimenti senza aggiungere calorie e per questo sono adatte a ben conciliarsi con le esigenze della cucina moderna sempre alla ricerca di alimenti ipocalorici per il controllo del peso.
Esistono erbe o spezie con proprietà particolari: il pepe è un conservante naturale, aglio, menta e origano ad esempio hanno capacità degli antibatteriche e antibiotiche, i chiodi di garofano sono antiossidanti.

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