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7300 …. buoni motivi per consultare una Guida dei vini

Presentazione della guida “VINIBUONI D’ITALIA 2015” di Mario Busso e Luigi Cremona


Nella prestigiosa Sala Congressi della Cassa di Risparmio di Asti, è stata presentata la Guida “Vinibuoni d’Italia 2015”, in collaborazione con la Produttori Moscato d’Asti Associati, la Cassa di Risparmio di Asti e la Camera di Commercio di Asti.
Ad introdurre l’evento Sergio Miravalle, seguito dal Presidente della Produttori Moscato d’Asti Associati - Giovanni Satragno,  dal Presidente della Cassa di Risparmio di Asti - Aldo Pia, dal Presidente della CCIA di Asti - Mario Sacco e da Mario Busso, in qualità di curatore nazionale della Guida.
Sono stati consegnati i diplomi alle aziende vitivinicole piemontesi e valdostane che hanno raggiunto gli ambiti riconoscimenti.
Al termine un buffet di degustazione dei vini piemontesi e valdostani premiati e selezionati, abbinati a salumi tipici. Gran finale dolce, con il Moscato d’Asti dei Produttori di Moscato d’Asti per i tipici dolci della tradizione piemontese.

Prendete una bottiglia di vino e versate il contenuto nel bicchiere.
Chiudete gli occhi e assaporate quel nettare degli dei, lasciando che i sapori e gli aromi stordiscano i pensieri e piano piano lasciate scivolare la mente indietro nel tempo sino a dare vita ad una storia: quella che di generazione in generazione ha dato origine a quel “vino” che state sorseggiando!
Ogni bottiglia ha la sua storia, quella vecchia di decenni o di secoli, che narra di vigne e ciabot, di “canti della vendemmia”, di mosto nei tini, di duro lavoro, di malasorte, di vino versato per scordare un amore infelice o una disgrazia.
Un vino per brindare ad una nascita, un matrimonio, un compleanno o alla Leva del primogenito.
Ogni vino ha dentro di sè l’anima di chi lo ha accudito nei vigneti, sino alla trasformazione nel vino che state degustando!
Ed ora correte nel tempo, sino ai nostri giorni per premiare quegli “uomini del vino” e riaprite gli occhi per assaporare il loro lavoro racchiuso in quell’abito di vetro, su cui una etichetta è simile alla “carta d’identità” che racchiude i vostri dati anagrafici!



Tutto questo è racchiuso nel bellissimo volume di Mario Busso e Luigi Cremona, “Vinibuoni d’Italia 2015”, Touring Editore.
La prima cosa che mi colpisce sfogliandolo è la perfezione narrativa per introdurre alla lettura anche i neofiti.
La “Suddivisione Regionale”, con 23 capitoli che corrispondono alle Regioni, la divisione del Trentino dall’Alto Adige e l’introduzione dell’Istria Croata.
Un capitolo presenta i produttori di ogni Regione, selezionati in ordine alfabetico e segnalando solo quelli ottenuti da vitigni autoctoni al 100%. Per ogni cantina è riservato uno spazio informativo con il profilo sintetico, l’anagrafica aziendale e il numero delle bottiglie prodotte.

“Vini da non perdere” è la sezione dei “Top” che segnala i vini di particolare pregio, quelli che nelle degustazioni delle commissioni regionali hanno avuto la massima valutazione con le 4 stelle.
Non solo vino, ma anche ospitalità, visite, e altre utili notizie in “Icone dell’azienda”: icone per
indicare la possibilità di visitare l’azienda, di fare acquisti, l’eventuale ospitalità agrituristica. Non mancano le segnalazioni sul tipo di azienda: biologica, biodinamica, ad impegno ecosostenibile, che aderisce al progetto Magis, cioè il primo e più avanzato protocollo per la sostenibilità della produzione del vino in Italia certificato e controllato.


1) vino... al femminile / 2) il vino nel futuro di un giovane

Infine troviamo le “Icone del vino” che indicano il colore del vino: rosso, bianco, rosato e la tipologia, fermo, mosso, ecc.
E non mancano le indicazioni sui vari momenti di apprezzamento del vino: pronto da bere, conservato nel tempo, ecc.
I prezzi e l’icona dell’euro che ride stanno ad indicare un buon rapporto tra qualità/prezzo.
Una sezione è riservata ai punteggi che variano da 1 stella per quelli buoni, ma senza pregi particolari alle 4 stelle, quelli delle eccellenze.




1) una vita per il vino / 2) Tutti per il vino! I premiati

Come si legge nella Guida, Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano, afferma che: “Cibo e vino sono, dopo arte e cultura, le principali ricchezze del nostro Paese”. E’ il turismo del cibo una delle realtà trainanti che porta nel nostro paese i turisti che seguono le rotte turistiche affiancando la buona cucina e il buon vino a paesaggi, arte, cultura, folclore.

Mario Busso, curatore della Guida nella pagina “Il vigneto Italia”, dedica le sue attenzioni alle “Donne protagoniste tra promozione e sostenibilità”, con un elogio alla loro attività.
Sono le Donne del Vino a cui la Guida dedica una particolare attenzione.
Secondo Busso, sono loro le più dinamiche, intraprendenti, innovative, fantasiose creatrici di immagini capaci di promuovere il prodotto. Le donne protagoniste non solo della promozione e dell’immagine del vino, ma anche dell’accoglienza, della narrazione, della salvaguardia del territorio e dell’ambiente.
Vere ambasciatrici del vino, del territorio, dell’ospitalità!

Altre pagine sono dedicate a Luigi Veronelli “il primo comunicatore del vino”.

Ad “A tavola con il Grana Padano: 40 donne del vino protagoniste della cucina italiana”, per ricette con il Grana Padano.

“Orgogliosamente buoni: i salumi e i vini”, in un incontro tra vino e cibo.

“Vermouth. Il vino speciale”: la storia del Vermouth, dalla nascita in Turchia, ai confini con Iran e Armenia, nei luoghi biblici del monte Ararat. Dal vino in medicina ad Omero e Ippocrate sino alla Torino del XVIII secolo, con Carpano e l’invenzione del Punt e Mes, per giungere ai giorni nostri con il ritorno dell’aperitivo negli storici bar della “Torino bene”.



E a me non resta che lasciarvi con uno spazio culturale dedicato al vino e tratto dal volume “Il Vino” di Edmondo De Amicis, edizione del 1989, della Biblioteca Civica Luigi Einaudi di Dogliani.
Gli artisti del bere e il vino: “Sentono già in sé, al solo apparire del recipiente, tutta la forza e la gaiezza che v’è imprigionata. Si beano in quella varietà di forme delle bottiglie, snelle, pienotte, maestose, come in altrettanti profili incompiuti di belle donne; provano un senso diverso di piacere alla vista del turbantino verde e del caschetto d’argento; godono a palpare le rotondità eleganti dei calici; nel suono della bottiglia percossa dai cavatappi, sentono una nota di Adelina Patti. Prima di alzare il bicchiere rimangono qualche momento in ammirazione di quei bei rubini o di quell’oro sciolto: poi ne aspirano la fragranza, e tutte le loro ghiandole salivari versano a onde e a spruzzi i loro succhi. Infine mettono il vetro fra le labbra, ma quasi con rammarico, poi bevono cogli occhi chiusi, e dividono in due operazioni rigorosamente distinte l’assaggio e la deglutizione; sentono il primo sapore, il secondo sapore, il terzo sapore; rivoltano il vino colla lingua, lo fanno scorrere verso le gote, lo gettano verso le fosse nasali per sentirne meglio il profumo, e non si decidono che a stento a lasciarlo colare nella gola, dopo di che stanno ancora raccolti un momento per assaporare la voluttà dell’ultimo effluvio”.

“Vinibuoni d’Italia 2015”, curata da Mario Busso per Touring Editore è l’unica Guida italiana dedicata ai vitigni autoctoni.
Nell’edizione 2015 sono presenti anche i vini dell’Istria Croata e gli Spumanti Metodo Classico selezionati da Alessandro Scorsone sommelier di fama internazionale e maestro di cerimonia a Palazzo Chigi.
Sono oltre 700 pagine per 4300 vini presenti nella Guida.
Redazione Vinibuoni d’Italia: Tel. 0173 95699 - info@vinibuoniditalia.it

di Alexander Màscàl e Matteo Saraggi - ASA




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