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APPUNTAMENTI
Politica agricola, la “lezione” di Dorfmann agli studenti
Mach
Incontro il 31 ottobre tra l’eurodeputato Dorfmann e 280 alunni
della Fondazione Mach sulla nuova pac
Il tema del biologico e la sua sostenibilità
economica nel futuro dell’Unione Europea, la difesa delle denominazioni
di origine, gli effetti della nuova politica agricola sul territorio trentino,
le conseguenze dell’abolizione delle quote latte. Sono alcune questioni
poste dagli studenti della Fondazione Edmund Mach all’eurodeputato
Herbert Dorfmann, invitato il 31 ottobre a San Michele a relazionare sui
contenuti della nuova Politica agricola comune 2014-2020.
Duecentottanta alunni hanno assistito nell’aula magna con interesse
ed attenzione alla relazione del parlamentare europeo che ha sottolineato
più volte l’importanza del sostegno all’agricoltura
di montagna. L'agricoltura ha sempre avuto un ruolo predominante
all'interno delle politiche europee e la nuova PAC 2014-2020 risulta più
attenta alla qualità e all'ambiente. “I lavori possono dirsi
conclusi –ha spiegato Dorfmann- e il legislatore europeo dovrà
affrontare ora tre nuovi dossier molto importanti: la riforma del biologico
che dovrebbe dare più garanzie al consumatore e uniformare il settore;
la vendita di carne derivante da animali clonati: in questo caso abbiamo
un vero e proprio problema pratico con l'import di carne prodotta da animali
che discendono da cloni; terzo, l'accordo di libero scambio con gli Stati
Uniti: i negoziati sono in corso e il Parlamento è stato moto chiaro
nel definire i punti sui quali non si deve transigere. Tra questi troviamo
la tutela delle denominazioni di origine, fondamentali per l'agricoltura
italiana ed europea”.
L’intervento del parlamentale europeo è stato preceduto dal
direttore generale, Mauro Fezzi, che ha ripercorso le tappe fondamentali
dell’agricoltura trentina illustrando ai ragazzi la sua evoluzione
negli anni. “Nell’agricoltura ci sono state tante evoluzioni
e tante mode. L’agricoltura di oggi non è la creazione di
un programmatore - ha spiegato il direttore generale Fezzi intervenuto
con Marco Dal Rì, dirigente del Centro Istruzione e Formazione-
ma è il risultato di tante variabili: globalizzazione, evoluzione
delle nuove tecnologie, mercato: siamo figli di ieri ma molte delle cose
di ieri non ci servono per interpretare il domani”.
Il tema della politica agricola viene affrontato nelle classi di San Michele
in tutte le discipline tecniche, perché ha cadute concrete sulle
aziende agricole, e in particolare nelle discipline economia estimo e
legislazione e gestione ambiente e territorio. “La particolare lezione
di oggi – spiegano le insegnanti promotrici Romina Menapace,
Serena Bettini e Roberta Valentini- si inserisce nel percorso didattico
educativo che ha tra gli obiettivi primari quello di formare degli
eurocittadini consapevoli e degli operatori del settore agricolo informati,
critici e propositivi”.
--
Silvia Ceschini
Responsabile dei rapporti con i media
Servizio Sistemi Informativi, Organizzazione e Comunicazione
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T.+39 0461 615126 - M.+39 339 7392973
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