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APPUNTAMENTI
Un viaggio fra le eccellenze agroalimentari e vitivinicole
italiane
La prima e unica pubblicazione che unisce l’Italia degli oltre
700 distretti della qualità. Educazione ai consumatori, sostegno
alle politiche della qualità, la nuova dimensione della sicurezza
alimentare: le tre peculiarità sintesi di questo nuovo format divulgativo
Come il libro di Pellegrino Artusi unì l’Italia frammentata
delle ricette culinarie, così l’Atlante Qualivita FOOD&WINE,
per la prima volta, avvicina mondi fino a oggi nettamente separati; agroalimentare,
settore vitivinicolo e biologico. Per la ricorrenza dei primi
dieci anni di attività, la Fondazione Qualivita presenta
l’Atlante Qualivita FOOD&WINE, frutto dell’impegno
di una squadra di circa 30 persone che ha seguito questo lavoro
per quasi due anni. In un periodo non facile per il nostro Paese,
caratterizzato da un diffuso senso di incertezza e di malessere, proprio
mentre incombe la minaccia di nuove tasse anche nel settore
food, questa opera vuole rappresentare un segnale positivo forte
e concreto per il settore.
A sostegno delle nuove politiche europee
L’Atlante Qualivita, realizzato anche con la collaborazione
di AICIG, Federdoc e ACCREDIA e con il patrocinio del Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali, nasce per unificare il
comparto italiano della qualità certificata, in linea con le nuove
politiche comunitarie che prevedono l’applicazione delle stesse
regole di registrazione fra il settore FOOD e WINE. L’obiettivo
della pubblicazione è quindi quello di trasferire e far conoscere
alla filiera produttiva e ai consumatori le produzioni agroalimentari
di qualità, nella prospettiva dell’utilizzo, anche per i
prodotti vitivinicoli, degli acronimi DOP IGP, come stabilito dalla nuova
normativa europea.
Introduce la spiegazione dei sistemi di controllo ai consumatori
In questa opera, per la prima volta, è stato dato concretamente
spazio alla spiegazione dei sistemi di controllo, che sono la vera
discriminante fra i prodotti non certificati e quelli certificati. Queste
attività di controllo, a cui vengono sottoposte tutte le fasi di
lavorazione, rappresentano per il consumatore la vera garanzia sulla qualità.
Lasciando in disparte le valutazioni di gusto e sapore, sempre soggettive
e spesso inflazionate di aggettivi, il controllo diventa una delle caratteristiche
principali da comunicare. Una sorta di assicurazione che ogni consumatore
e impresa “paga” e che garantisce il prodotto finale.
Grazie alla collaborazione di ACCREDIA, l’ente italiano di accreditamento,
per ogni prodotto agroalimentare è stato inserito un paragrafo
dedicato al sistema di controllo, che rappresenta una vera novità
nella comunicazione settoriale dell’enogastronomia e, come tale,
ci auspichiamo diventi anche oggetto di attenzioni per tutti gli
esperti di marketing, per i giornalisti e le aziende di produzione
La percezione del comparto della qualità certificata
La qualità certificata rappresenta un settore a parte, sia per
quanto riguarda la produzione, che la vendita. Spesso, i prodotti definiti
“locali”, “tipici” o “km 0”,
vengono scambiati con i prodotti biologici e DOP IGP. Purtroppo, questa
confusione, persiste non solo fra i consumatori, ma
anche fra gli addetti ai lavori (buyers, distribuzione e Horeca).
Senza entrare nel merito della valutazione della qualità percepita,
attraverso questa pubblicazione, abbiamo voluto evidenziare con
un linea netta, la differenza che esiste fra i prodotti generici
e quelli a denominazione di origine e biologici. Così, il
consumatore potrà più facilmente capire quali siano le vere
peculiarità di un prodotto certificato che ha dietro di sé
una filiera produttiva la quale si attiene a specifici disciplinari, controllata
da organismi terzi e rappresentata dai consorzi di tutela. Elementi
che sicuramente valgono molto più di tanti slogan senza verifiche.
“In occasione dei primi dieci anni di attività della Fondazione–
sottolinea Mauro Rosati, segretario generale di Qualivita ed autore dell’opera
– un segnale chiaro e positivo per l’intero sistema. Al di
là del tanto parlare un lavoro che riunisce e identifica la qualità
italiana sia nell’agroalimentare che nel settore vitivinicolo. Dietro
ognuna di queste eccellenze c’è un microcosmo che abbiamo
cercato di raccontare per renderlo fruibile agli addetti ai lavori e agli
appassionati”.
“Nella prospettiva comune di favorire una crescente conoscenza del
settore, Aicig, in rappresentanza dei Consorzi soci aderenti, plaude alle
iniziative progettuali ed editoriali della Fondazione Qualivita –
commenta il Presidente AICIG Giuseppe Liberatore - ed esprime soddisfazione
per lo sforzo compiuto nella nuova, ampliata edizione dell’Atlante,
strumento utile per tutti coloro che desiderano approfondire aspetti fondamentali
del patrimonio agroalimentare italiano”
“L’Atlante Qualivita – dichiara Federico Grazioli Presidente
ACCREDIA – deve promuovere le eccellenze italiane, diffondere la
conoscenza e la cultura alimentare, così importanti per il nostro
Paese, e rendere il mercato più consapevole del meccanismo di garanzia
sotteso ai prodotti DOP, IGP, STG, BIO e ai vini di qualità. Il
più grande vantaggio offerto dall’accreditamento è
poter scegliere, con fiducia, un prodotto che garantisce effettivamente
quello che promette. Anche grazie all’Atlante – conclude il
Presidente Grazioli – il meccanismo di garanzia offerto da ACCREDIA,
l’ente italiano di accreditamento, potrà essere sempre più
visibile.”
“Siamo lieti – commenta Riccardo Ricci Curbastro, Presidente
Federdoc - di vedere rappresentate per la prima volta nell’Atlante
Qualivita anche le Denominazioni di Origine e le Indicazioni Geografiche
dei vini italiani. Un lavoro impegnativo, per la complessità del
nostro mondo vitivinicolo, ma determinante in questo particolare
momento di cambiamento con la riforma del settore”.
Ufficio Stampa
MG Logos
Giulia Siena
mglogos@mglogos.it
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