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APPUNTAMENTI
10° edizione di Fieragricola Verona, all’insegna della qualità,
del controllo, della sostenibilità
Espositori, delegazioni e buyer provenienti da 46 Paesi del
mondo, e oltre 100.000 presenza: un bel regalo per il cento decimo compleanno
di Fieragricola!
Dieci padiglioni più le aree espositive
all’aperto, 1.300 espositori, e un vasto ventaglio di aree tematiche,
da Agriservice e Agripiazza a Zoosystem, Agrimeccnica e Bioenergy.
Argomenti “portanti” di questa edizione di Fieragricola sono
stati la QUALITA’ – sottolineato anche dal Ministro delle
politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania: «La qualità
dei nostri prodotti è sempre più proiettata verso l’alto.
L’azione del Ministero è continuamente impegnato a presidiare
il sistema agroalimentare per mantenere gli attuali standard produttivi
di livello superiore. “
Inoltre, il CONTROLLO – citiamo sempre il Ministro Catania: “Naturalmente
non dobbiamo mai abbassare la guardia e in questa ottica, nelle prossime
settimane, metteremo in cantiere un disegno di legge che svolgerà
una parte importante a tutela della qualità e del “Made in
Italy”. Abbiamo bisogno di norme che garantiscano i consumatori
e permettano di rendere più leggibile sulle etichette l’origine
dei prodotti. Si tratta di un elemento importante, perché non c’è
nessun motivo per negare ai cittadini una informazione trasparente».
E, infine, la SOSTENIBILITA’, evidenziato da un grande numero di
rassegne, convegni e conferenze, nonché da specifiche proposte
dei vari espositori, nel corso di tutte le giornate della Fiera. Ad “Agripiazza”
nel Padiglione 1 sono stati svolti eventi come “Linee guida per
un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”, “Una catena
alimentare di qualità e salute”, “Istituzioni e imprese,
insieme per l’agricoltura sostenibile”, “S.O.F.T. Sustainable
Operations in Fitoiatric Treatments”, “L’informatica
per la protezione integrata delle colture”, “Agricoltura Blu:
produzione agricola efficiente e servizi eco sistemici per la collettività”,
“Innovazione in campo per l’agricoltura sostenibile”,
“Il Quaderno di Campagna per la gestione delle produzioni sostenibili”.
Citiamo, uno per tutti, l’evento organizzato dalla Bayer Crop Science,
dal titolo “Rintracciabilità di filiera: esperienza in viticoltura
sostenibile – Il progetto Magis”. Magis è proprio l’impegno
del progetto, cioè arrivare a risultati sempre maggiori, e ciò
attraverso l’innovazione, un protocollo sempre aggiornato e, appunto,
la sostenibilità, in questo caso dal vigneto alla cantina. Il vino
“sicuro” infatti, come spiegano i diversi relatori, ha inizio
con una difesa di precisione delle viti, evitando doppioni o eccessi dei
trattamenti ma dando una sufficiente “copertura”. Gli strumenti
sono, tra l’altro, i sistemi informativi a sostegno del tecnico,
comprensivi delle previsioni meteo, nonché il rilievo della cosiddetta
impronta carbonica dell’azienda, cioè del suo impatto sull’ambiente.
Attualmente sono 73 aziende coinvolte nel monitoraggio e nella raccolta
di una banca dati; il risultato finale, cioè il vino, sarà
poi sottoposto ad un panel di enologi.
Il Professor Attilio Scienza, padrino del progetto e presidente del suo
comitato scientifico, sottolinea che si tratta della prima proposta organica
per la compatibilità in Italia, il quale si confronta con progetti
simili in California, Nuova Zelanda e altri paesi. Uno dei punti di forza
del progetto Magis è che raccoglie gli stimoli delle aziende per
elaborare i dati, da restituire poi a tutto il gruppo di partecipanti:
un flusso di informazioni dalla ricerca alla produzione e ritorno.
GDV
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