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APPUNTAMENTI
Iniziativa di Coldiretti per il settore vitivinicolo
A Brescia il convegno: in Europa da protagonisti:
quale futuro per il vino italiano?
E’ in programma per domenica 24 maggio alle ore 18 a Lonato
un importante convegno per valutare le prospettive di successo della vitivinicoltura
italiana, ma anche per i vini del nostro territorio, alla luce delle nuove
norme di settore dettate dall’Unione Europea e dalle mutate abitudini
nel consumo di vino che pongono sempre più al centro il tema della
corretta educazione alimentare.
Organizzato da Coldiretti Brescia, l’evento gode del patrocinio
del Ministero dell’Istruzione dell’Università e Ricerca,
dell’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Brescia
e del Comune di Brescia. Dopo i saluti del presidente della Provincia
Cavalli e del Sindaco di Brescia Paroli, sono previsti gli interventi
di qualificati relatori tra cui: Michele Satta produttore in Bolgheri,
Vittorio Moretti produttore in Franciacorta, Paolo Massobrio presidente
dell’Associazione club di Papillon, Mariastella Gelmini Ministro
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mario
Mauro Europarlamentare e Vice Presidente del Parlamento Europeo. Le conclusioni
sono affidate al Presidente Nazionale di Coldiretti Sergio Marini.
“Vista la portata dell’evento, si tratta di un’occasione
importante – commenta il Presidente di Coldiretti Brescia Ettore
Prandini – soprattutto per gli operatori del settore vitivinicolo
che potranno assistere ad un confronto sui punti di forza e di debolezza
della nostra vitivinicoltura che, pur avendo raggiunto in questi anni
risultati di assoluta eccellenza, non può sottrarsi agli effetti
di un mercato sempre più “globale” ed alle regole dettate
dalla riforma dell’OCM vino recentemente varata dall’Unione
Europea. Una riforma che Coldiretti ha seguito molto da vicino, esprimendo
forti preoccupazioni, in particolare laddove è stata messa a rischio
la tutela delle nostre denominazioni di origine. Ma pure una impedibile
occasione – continua Ettore Prandini – per analizzare l’evoluzione
del consumo del vino in questi ultimi anni, con attenzione alle nuove
generazioni e ad una corretta educazione alimentare”.
Un recente studio dell’Ispo commissionato da Federvini registra
come il consumo familiare di vino si è ridotto complessivamente
del 2% in questo ultimo anno, ma è aumentato dell'1,8% l'acquisto
di bottiglie di vini a denominazione di origine. L'analisi dimostra l'efficacia
della formazione, poiché tra molti giovani si sta anche affermando
un consumo responsabile di vino che è divenuto l'espressione di
uno stile di vita "lento" attento all'equilibrio psico-fisico
che aiuta a “stare bene con se stessi". Occorre investire nella
prevenzione promuovendo la conoscenza del vino a partire dalle giovani
generazioni per fermare gli abusi che negli adolescenti sono spesso provocati
dal consumo di bevande alcoliche mascherate da bibite alla frutta. Bisogna
invece fermare la diffusione di cocktail, superalcolici e "alcolpops",
bibite che contengono spesso vodka e rum mascherate da innocui analcolici
"ready to drink” che si presentano con una immagine accattivante
di divertimento e socializzazione che favoriscono gli eccessi e il bere
fino ad ubriacarsi. Un impegno per in linea con il progetto comunitatario "wine
in moderation" che ha l'obiettivo di diffondere la cultura del buon
bere senza esagerazioni.
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