AZIENDE E PRODOTTI

Rilanciare il vuoto a rendere in Italia
Dal Pianeta Birra Beverage & Co a Riminifiera un osservatorio comune sul mondo delle bevande. Gli operatori nazionali del beverage uniti per un mercato più attento alle esigenze del consumatore finale

Grazie ai recenti ingressi di CBF (Consorzio Bottiglierie Fiorentine, Firenze), CODIT (Consorzio Distributori Italiani, Napoli) e UDIAL (Unione Distributori Alimentari, Bari) Italgrob, da 15 anni unica associazione nazionale di riferimento per il settore della distribuzione di bevande nel canale Horeca, riunisce oggi i 14 consorzi italiani del settore e numerosi distributori indipendenti, per un totale di quasi 900 affiliati.
Dal 10 al 13 febbraio a Riminifiera, nel grande stand di Italgrob, hanno trovato spazio tutti i consorzi membri della federazione che rappresentano in numerica oltre il 45% della distribuzione Horeca, con un giro d’affari complessivo che sfiora l’80% dei traffici globali.
L’unità della categoria e gli impegni per il futuro sono stati al centro del grande convegno degli operatori del beverage, organizzato da Italgrob nel corso della fiera. A moderare il talk-show dal titolo “L’unità come condizione fondamentale per il futuro delle imprese di distribuzione del beverage e dei loro partner” la nota giornalista televisiva Francesca Grimaldi.
Padrone di casa, Giuseppe Cuzziol, Presidente di Italgrob e a discutere sul palco di prezzi, servizi, ambiente, unità e collaborazione c’erano i rappresentanti di tutta la filiera: Ettore Fortuna, Presidente di Mineracqua (Federazione nazionale delle imprese produttrici di acqua nel nostro Paese) in rappresentanza del mondo industriale, Edi Sommariva, Direttore Generale di Fipe-Confcommercio (Associazione di riferimento per gli esercenti) in rappresentanza dei pubblici esercizi italiani, e Sergio Veroli, vice Presidente di Federconsumatori, a dar voce ai diritti e alle esigenze di tutti i consumatori.
Ospiti d’eccezione, l’onorevole Antonio Mazzocchi, parlamentare e Segretario alla Presidenza della Camera dei Deputati, chiamato a rappresentare il mondo politico italiano e Maurizio Focchi, vice Presidente di Confindustria Rimini, in qualità di rappresentante del mondo industriale della riviera romagnola, una delle province con la maggiore concentrazione di locali e pubblici esercizi in Italia.
“Stiamo affrontando un momento economico delicatissimo ed ora come non mai è necessaria una attenta sensibilizzazione ed una collaborazione più fattiva di tutti i membri della filiera produttiva e distributiva delle bevande” ha precisato Cuzziol, che ha sottolineato come al centro di ogni decisione debba trovarsi il consumatore finale. “Proprio il consumatore infatti è oggi l’elemento fondamentale e discriminante che può decretare il futuro positivo o negativo di un settore come il nostro. Noi ci stiamo impegnando ad implementare la nostra professionalità, trasformandoci in consulenti a 360° per i nostri clienti allo scopo di incrementare la qualità dei prodotti anche e soprattutto in termini di servizio offerto. Lo stesso dovrebbero fare dal canto loro anche gli altri membri della filiera.”
Naturalmente d’accordo sulla necessità di considerare il consumatore al centro della filiera del beverage il vice Presidente di Federconsumatori, Sergio Veroli, che ha evidenziato come “troppo spesso purtroppo le innovazioni si traducano non solo in un miglioramento della qualità dei prodotti e dei servizi offerti, ma anche in un incremento di prezzo che si ritorce quasi esclusivamente sull’ultimo anello della filiera”.
Tra i molti argomenti dibattuti, il primo progetto comune della filiera: il rilancio in Italia del Vuoto a Rendere (VAR). Il Direttore Generale di Fipe ha posto l’accento su questo importante progetto: “Da qualche tempo abbiamo intrapreso un proficuo dialogo su questo argomento con Italgrob e con alcuni rappresentati del mondo industriale, che ora deve essere approfondito a livello più ampio. Il ritorno del contenitore a rendere può essere a nostro avviso la strada giusta per una nuova valorizzazione dell’intero settore dell’Horeca e per una sensibilizzazione del mercato sul tema della salvaguardia dell’ambiente e di sicurezza sociale (ricordano tutti il caso di Bologna e delle bottiglie di vetro abbandonate, utilizzate per atti vandalici)”.
Per poter essere realizzato concretamente questo progetto necessita della piena e totale collaborazione di tutti i membri della filiera, dai produttori – che dovranno impegnarsi nella creazione di confezioni dedicate all’Horeca – ai distributori – chiamati a rivedere tempi e modalità di consegna dei prodotti – fino agli esercenti – che dovranno imparare a gestire diversamente i propri stock. Dal convegno di ieri è emersa la ferma volontà di collaborare fattivamente in questo senso, con l’immediata attivazione di un osservatorio comune sul mercato del “fuori casa” e di un nucleo di studio sul VAR.
Grande plauso per questa iniziativa è arrivato anche dal mondo politico, rappresentato in sala dall’onorevole Antonio Mazzocchi, parlamentare e Segretario alla Presidenza della Camera dei Deputati. “L’attivazione di un osservatorio comune e l’impegno in termini di salvaguardia dell’ambiente e di attenzione al consumatore di questo settore – ha sottolineato Mazzocchi – meritano sicuramente l’appoggio da parte delle istituzioni italiane, attraverso incentivi come la possibile riduzione della tassa sui rifiuti per quegli esercenti che adottano il VAR”.
“Le osservazioni e i temi emersi in questa sede ci fanno pensare di essere sulla strada giusta per una piena riqualificazione del fuori casa e ci fanno andare avanti con più convinzione nel progetto di rilancio del VAR – ha concluso Giuseppe Cuzziol al termine del dibattito – Italgrob si impegnerà sin da subito per fissare le date dei prossimi incontri con la filiera e le istituzioni e procedere con i lavori”.