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AZIENDE E PRODOTTI
SUGHI FIRMATI
Due griffe si incontrano. Una dell’agroalimentare e
una della cucina internazionale
23 giugno 2006. Sono una delle novità più rimarchevoli
nel panorama gastronomico della prima parte di quest’anno. A presentarli
è una firma prestigiosa del made in Italy sin dal 1887, il pastificio
F.lli De Cecco molto noto ai consumatori italiani e di mezzo mondo. Azienda
abruzzese di solido impianto capitalistico familiare è giunta alla
quinta generazione e produce giornalmente 500 tonnellate di pasta in 180
formati. Ha filiali in Francia e Inghilterra ed una forte vocazione all’export
ed in particolare negli Usa, mercato che assorbe il 34% del totale esportazioni.
Se la pasta è ovviamente il core business dell’azienda il
recentissimo lancio di una gamma di cinque sughi (alle olive, al basilico,
all’arrabbiata, al ragù e al pesto) non ha soltanto il mero
significato di un allargamento di referenze da proporre alla clientela
ma il sinergico completamento di una politica aziendale che si propone
con prodotti di fascia alta che in altre tipologie è definita premium.
In buona sostanza, se è vero, come è vero che De Cecco è
una “griffe”, i suoi sughi non potevano essere che “firmati”
da una omologa griffe dell’alta gastronomia qual è il pluristellato
chef Heinz Beck considerato al primo posto tra i 100 migliori chef italiani
nella hit parade delle più importanti guide internazionali. Ebbene,
le ricette esclusive create con materie prime rigorosamente selezionate
sono oggi disponibili per i consumatori nelle catene della grande distribuzione
organizzata, proposte in vasetti vetro da 200 e 400 grammi. Poiché
cucinare la pasta è nel Dna anche del più improvvido degli
italiani, ora con questi sughi sembrerà di cenare a casa propria
come al ristorante La Pergola dell’Hilton di Roma dove cucina quotidianamente
proprio l’inventore de “I sughi De Cecco” (g.c.)
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