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AZIENDE E PRODOTTI
In crescita il Prosciutto Toscano
DOP
Chiude il 2006 con + 3,5% e decolla il preconfezionato: + 40%. Modifica
allo statuto che consente l’ingresso nel Consorzio anche alle aziende
di porzionamento e confezionamento.
Il Consorzio del Prosciutto Toscano DOP comunica
che la produzione del 2006 è stata di circa 300.000 prosciutti
per un corrispettivo di quasi 2.650 tonnellate e per un valore economico
che supera i 40 milioni di Euro. La produzione è cresciuta del
3,5% rispetto al 2005, confermando l’ottimo trend di crescita del
Prosciutto Toscano DOP che aveva fatto registrare nell’anno precedente
un incremento produttivo del 24%.
Sul fronte del prodotto affettato preconfenzionato, nel 2006 sono state
prodotte circa 1.400.000 vaschette, per un corrispettivo di poco superiore
alle 173 tonnellate. La crescita è stata del 40% rispetto al 2005,
per un valore al consumo intorno ai 4,5 milioni di Euro. L’ottimo
andamento del settore conferma l’apprezzamento da parte del consumatore
nei confronti del prodotto affettato, il quale offre al consumatore una
garanzia circa l’identificazione delle confezioni sulle quali è
riportato un codice che ne assicura la rintracciabilità. Inoltre,
le operazioni di affettamento avvengono sotto il rigoroso controllo dell’Organismo
di controllo incaricato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari
e Forestali.
Nel 2006 il numero dei laboratori di affettamento è passato da
3 a 4.
Altra sostanziale novità è quella della modifica dello Statuto
del Consorzio del Prosciutto Toscano, realizzata per renderlo conforme
alla L. 526/99 relativa al riconoscimento dei Consorzi di tutela delle
DOP e IGP. In tal modo, sarà possibile anche l’ammissione
al Consorzio delle aziende che provvedono al porzionamento e confezionamento
del Prosciutto Toscano DOP.
Il Consorzio del Prosciutto Toscano, a cui aderiscono 23 Soci, è
nato per salvaguardare e valorizzare il tipico prosciutto di questo territorio,
che ha caratteristiche e peculiarità ben precise.
I produttori, consapevoli della necessità di proteggere il Prosciutto
Toscano dalla proliferazione incontrollata di altri prosciutti che avevano
poco in comune con la tradizione toscana, hanno adottato un rigido disciplinare
di produzione che prevede l’obbligo della “tracciabilità”
dall’allevamento al consumo così garantire all’acquirente
un prodotto di eccellenza.
Nel 1996 il Prosciutto Toscano ha ottenuto l’ambito riconoscimento
comunitario della “Denominazione di Origine Protetta”. Da
quella data può fregiarsi di tale nome solo il prosciutto prodotto
in Toscana seguendo le regole dettate dal Disciplinare di Produzione,
che prevede la provenienza delle cosce esclusivamente da suini nati e
ingrassati in Toscana o nelle regioni del centro-nord Italia, l’utilizzo
di essenze aromatiche tipiche del territorio toscano e una lunga stagionatura.
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Ufficio Stampa IVSI
Augusto Cosimi
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