AZIENDE E PRODOTTI

Export di prosciutti crudi in Cina
Cadute le ultime barriere per le esportazioni, un risultato che premia l’azione congiunta di ASS.I.CA. e Governo italiano negli ultimi 4 anni. Prime aperture anche per i prodotti cotti: prosciutto cotto, mortadella e cotechino.

Positiva conclusione della missione in Cina del Ministro delle Politiche Agricole De Castro che ha annunciato il definitivo via libera ottenuto per 36 impianti di stagionatura italiani di prosciutti crudi. A partire dai prossimi mesi, si potranno esportare nel gigante asiatico i prosciutti crudi stagionati, in primis i prosciutti DOP di Parma e di San Daniele. A questo si aggiungono importanti aperture anche per i salumi cotti, come il prosciutto, la mortadella e il cotechino che potrebbero portare a chiudere presto anche questo dossier.
Successivamente all’incontro tra i Ministri, inoltre, si è tenuto un seminario tecnico sui prodotti DOP e IGP che ha creato le premesse per una positiva collaborazione con la Cina sulla tutela internazionale delle denominazione di origine.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Direttore dell’ASS.I.CA. (Associazione Industriali delle Carni,’organizzazione nazionale di categoria che, nell’ambito della Confindustria, rappresenta le imprese di macellazione e trasformazione delle carni suine). Il Dr. Gianni Gorreri, che fa parte della delegazione italiana del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali insieme a esponenti del Ministero della Sanità, ha dichiarato: “Il via libera ai prosciutti crudi è un risultato doppiamente importante, sia per le dimensioni e l’importanza del mercato cinese, sia perché arriva a coronamento di un’azione tenacemente perseguita da ASS.I.CA., negli ultimi 4 anni…. Questa apertura, unita alla recente possibilità di esportare in Corea del Sud, accresce in maniera significativa le potenzialità di penetrazione sui mercati esteri dei prodotti della salumeria italiana, in particolare del prosciutto crudo. Nel primo semestre 2006 gli invii verso i Paesi esteri di prodotti di salumeria hanno raggiunto le 47mila tonnellate, in crescita del 6,8%, e un corrispettivo di 346 milioni di euro con un aumento del 7,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente.”
Con l’invio dei primi prosciutti crudi stagionati verrà avviato un programma di promozione della salumeria italiana a cura di IVSI – Istituto Valorizzazione Salumi Italiani che, in collaborazione con l’ICE e i contributo dell’Unione Europea e dell’Italia, realizzerà nel biennio 2007/2008 una corposa e articolata serie di iniziative indirizzate ai giornalisti, agli operatori del settore, alla ristorazione e ai consumatori cinesi.
La firma dell’accordo finale conclude con successo l’attività negoziale, durata quattro anni, del Governo italiano con la Cina, anche se un ruolo di “apripista” va riconosciuto anche alla Regione Lombardia, la quale organizzò, nel 2002, una delegazione di operatori per favorire i rapporti commerciali tra Italia e Cina.
A questo incontro partecipò una delegazione dell’agro-alimentare con una serie di prodotti tra cui quelli della salumeria italiana. Per quest’ultimi l’iniziativa in Cina si rivelò un grande successo politico/istituzionale, perché, grazie alla presenza in Cina della delegazione di ASS.I.CA. e al suo ruolo propositivo e di stimolo, si crearono le premesse per i successivi contatti tra i Ministeri della salute italiano e cinese.
Infatti, dopo mesi di intense trattative e contatti, nel luglio 2003, fu sottoscritto tra i due Governi il primo fondamentale Memorandum d’intesa, che conteneva rilevanti aperture per consentire l’export in Cina dei prodotti della salumeria italiana. A seguito di questa firma e di diverse missioni dei rappresentanti del Governo italiano, sempre coadiuvati da ASS.I.CA. nei passaggi strategici, il 6 dicembre 2004 vennero firmati - in occasione della visita in Cina del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi - i protocolli veterinari per l’esportazione in Cina dei prosciutti crudi stagionati e dei salumi cotti (prosciutto cotto, mortadella e cotechino). Dopo due visite degli ispettori del Ministero cinese della Salute a febbraio/marzo 2005 e ad agosto/settembre di quest’anno, e grazie a un ulteriore intervento negoziale, a gennaio 2006, del prof. Romano Marabelli del Ministero della Salute, si è giunti oggi all’importante risultato dell’apertura di questo nuovo mercato.

INFORMAZIONI:
Augusto Cosimi
Ufficio Stampa ASS.I.CA.
Tel. 02/892590.1