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AZIENDE E PRODOTTI
Fresco il latte è meglio;
crudo ancora di più.
Tavola rotonda della Regione Piemonte sugli aspetti nutrizionali
Domenica 23 settembre
2007 a Bra durante la manifestazione organizzata da Slow Food –
Cheese 2007 si è svolto il convegno con tema il latte crudo organizzato
dalla Regione Piemonte.
Hanno partecipato al convegno in qualità di relatori il Presidente
dell’ASA – Associazione Stampa Agroalimentare Italiana Roberto
Rabachino, il Prof. Giorgio Calabrese – docente di alimentazione
e nutrizione umana dell’Università di Piacenza, Carlo Grillo
– veterinario responsabile Area ASL 18 di Cuneo, Riccardo Pozzoli
– A.D. Centrale del Latte di Torino, Armando Gambera – Consigliere
Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi e Salvatore Vullo –
responsabile di settore della Regione Piemonte.
Il convegno ha dibattuto come è importante conoscere un po' meglio
le caratteristiche particolari del latte crudo, in quanto costituisce
la base di molti dei nostri migliori latticini e inoltre, cosa che pochi
sanno, fa molto bene alla salute. Il latte crudo non pastorizzato è
un alimento pressoché completo. Contiene in quantità varie
proteine anti-microbiche e altri agenti anti-infettivi importanti per
fornire una protezione ai bambini e per limitare lo sviluppo dei batteri
nella versione in bottiglia o in cartone che compriamo. Contiene proteine
del siero fortemente nutrienti ed enzimi essenziali il cui contributo
alla salute non è ancora stato studiato a fondo
C’è, poi, chi sostiene che è più facile da
digerire rispetto al latte pastorizzato, e quindi adatto anche a chi è
intollerante al lattosio, perché contiene ancora alcuni enzimi
essenziali che invece perdono le loro proprietà una volta superata
una certa temperatura. Si tratta però di enzimi bovini: siamo sicuri
che abbiano effetto anche sull’organismo umano?
Insomma, il latte crudo è un ottimo prodotto dal punto di vista
nutrizionale, ma in mancanza di evidenze scientifiche a riprova dei benefici
del consumo di questo prodotto rispetto a quello pastorizzato, meglio
evitare di gridare al miracolo.
Il latte fresco ha più ricco di vitamine; il trattamento termico
di pastorizzazione, infatti, riduce il contenuto di vitamina B12, tiamina,
folati, riboflavina e soprattutto di vitamina C (la più sensibile
al calore).
Citando William Campbell Douglas, stimato medico americano e autorità
riconosciuta nel campo dei latticini: «Oggi la nostra più
grave perdita agricola è dovuta all’insensata distruzione
del latte fresco attraverso la pastorizzazione, l'ultra-pastorizzazione
(UHT) e adesso l'ultra-pastorizzazione a alta temperatura, che trasforma
un grande alimento in una bevanda bianca all’aroma di latte, nutriente
più o meno come il latte di magnesia».
Gladys Torres
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