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AZIENDE E PRODOTTI
Franciacorta, non spumante
La Franciacorta, coerente alle sue scelte e alla sua storia, afferma
il suo risoluto no alle indicazioni -riportate dalla stampa- alla presunta
necessità di un riordino nel mondo dello spumante emersa in occasione
dello scorso “Forum degli spumanti”.
Il Consiglio d’Amministrazione
del Consorzio per la tutela del Franciacorta ha esaminato la questione
deliberando all’unanimità la sua posizione netta e contraria
in merito a tali ipotesi. Il Consorzio ha illustrato la sua posizione,
prima che ad altri, al ministro delle Politiche agricole professor Paolo
De Castro, riepilogando le oggettive motivazioni da cui trae origine.
Si tratta di una serie di elementi che tendono a evidenziare quanto la
Franciacorta sia un territorio unico e irripetibile. E quanto il prodotto
Franciacorta sia l’espressione di questo territorio in una magistrale
fusione di storia, tecnologia e lavoro dell’uomo. Franciacorta:
una sola espressione che identifica territorio, metodo e vino. Non una
ma cento Aziende perfettamente coese in una unica formulazione di intenti:
realizzare un prodotto di eccellenza nel rispetto di territorio, tradizione
e metodo. Ogni passaggio della filiera produttiva del Franciacorta da
parte di ciascuna Azienda è rigidamente controllato dal Consorzio
di tutela per il Franciacorta sulla base di rigorosi dettami del disciplinare
di produzione, primo e unico del settore in Italia ad aver ottenuto la
Docg nel 1995. Un sistema che vuole creare cultura, conoscenza, chiarezza.
Una filosofia basata sul rispetto e sulla consapevolezza della qualità
e della unicità del prodotto.
Per questi motivi il Consorzio di tutela del Franciacorta sostiene con
forza la sua netta e decisa posizione di assoluta estraneità da
quanto eventualmente potrà accadere nel mondo dello spumante generico.
Per questo rifiuta perentoriamente di essere inglobato all’interno
di un aggettivo spumante, che fa spuma divenuto sostantivo.
Una valutazione oggettiva di questi elementi ha già sancito il
riconoscimento, per Regolamento n. 753 dell’Unione Europea del 29
Aprile 2002, a non utilizzare altri termini in etichetta che non siano
solo ed unicamente Franciacorta. Il privilegio di non dover usare nessuna
altra menzione specifica tradizionale come Docg oppure Denominazione di
Origine Controllata e Garantita -condiviso solo con altre nove Denominazioni
in tutta la vastissima produzione di vini di qualunque tipologia in Europa-
sottolinea la capacità del nome Franciacorta ad essere sufficiente
e necessario per evocare da solo un metodo, un prodotto di qualità
elevata ormai affermata e riconosciuta. Una posizione che il Consorzio
ribadirà, se necessario, in ogni occasione, ovunque vengano fatti
tentativi di identificazione, coinvolgimento in generalizzazioni di massa
e confusione.
Franciacorta rivendica la consapevolezza, la responsabilità e la
capacità di rispondere di fronte a qualunque provocazione e tentativo
di camuffare maldestramente o ad arte la sua unicità.
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